Lunedì 8 Aprile 2024 06:04
Mercato S. Giovanni di Dio: fotoreportage tra cavi a penzoloni e contatori alle intemperie
Dopo l'ennesimo rinvio dei lavori per il nuovo plateatico, siamo andati a visitare la struttura. L'unico aspetto positivo resta la simpatia e cordialità degli operatori
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Ecco come potrebbe essere il Mercato di San Giovanni di Dio in questi render dello studio di architettura che si è aggiudicato il progetto
Ed ecco invece come è oggi nelle foto che diarioromano ha scattato in una mattinata di inizio aprile. Banchi barcollanti, saracinesche sfasciate, cavi elettrici che passano sopra la testa dei clienti e sembrano volersi staccare da un momento all’altro, per non parlare dell’igiene.
Molti i banchi ormai chiusi. Gli operatori che hanno lasciato o sono andati in pensione non sono stati più rimpiazzati. Nessuno crede a questo mercato con una riqualificazione che sembra non arrivare mai.
Le condizioni igieniche sono precarie e la conformazione delle lamiere permette ai topi di scorrazzare liberamente nelle intercapedini.
Le condizioni igieniche sono precarie e la conformazione delle lamiere permette ai topi di scorrazzare liberamente nelle intercapedini.
La sicurezza è il capitolo più dolente. Le tettoie si tengono con bulloni fatiscenti e per evitare l’ingresso di pioggia e sole, gli operatori hanno montato dei teli verdi in tessuto che via via si stanno sfaldando.
I contatori elettrici e i salvavita sono esposti alle intemperie e chiunque ha libero accesso agli armadi che li contengono. Gli sportelli sono divelti e lasciati in terra senza speranza.
L’aspetto positivo resta l’umanità di molti operatori che accolgono i clienti con il sorriso e con prodotti spesso freschi e di buona qualità. I prezzi sono convenienti ma tutto questo non basta a rendere accettabile le condizioni di vita e lavoro all’interno del mercato.
I fondi stanziati dal Comune nel 2020 (circa 5,1 milioni) vennero dirottati su altri scopi nel 2021/2022 e da allora la riqualificazione non è finanziata. Inoltre resta il nodo dello spostamento provvisorio. Dove potranno lavorare i banchisti durante il cantiere e chi pagherà i costi di trasferimento? Tutte domande al momento senza risposta anche se voci di quartiere parlano di un trasferimento a via Ghisleri per il tempo strettamente necessario ai lavori. Se il progetto di riqualificazione andrà in porto, il mercato potrebbe tornare a essere protagonista del quartiere, affiancando ai banchi tante altre attività tra cui ristoranti e bar che daranno vivacità all’area anche di sera.
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