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Indolenza romana

Aldo Fabrizi

L’autentico romano è questo qui:
risparmia er fiato ar massimo che po’,
dondola la capoccia pe’ di’ “No!”
e abbassa l’occhi si ha da di’ de sì.

Pe’ risponne ar telefono fa: “Si…”
Si ha da chiama’ quarcuno, strilla: “Aò!”
E quanno co’ le mano forma un “O”
vordì du’ occhi o un bucio da ingrandì.

Invece si le mano, in quella posa,
pe’ due tre vorte l’arza e le riabbassa,
vò intenne che s’è rotto quarche cosa.

Insomma li romani, bontà loro,
so’ così igri ch’a ‘gni nòva tassa
dicheno solamente “tacciloro!”

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