Il commissario Gentiloni (Affari ecoonomici): «Più respiro agli Stati per fissare le traiettorie di bilancio». Margini più ampi per raggiungere gli obiettivi dei piani nazionali di sviluppo

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Approvate oggi, 23 aprile, dal Parlamento europeo le nuove regole di bilancio con il Patto di stabilità. Un testo articolato in tre parti, sulle quali si è registrato il consenso di un’ampia maggioranza. Astenuti i parlamentari italiani. Prima della votazione, nella discussione è intervenuto tra gli altri il commissario per gli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni, che ha ricordato il lavoro alle spalle «per correggere le regole esistenti, talmente rigide da non essere state, di fatto, applicate». E ha parlato di un «compromesso positivo, per andare avanti e migliorare il lavoro legislativo».

Nelle parole del commissario anche la sottolineatura delle difficoltà affrontate negli ultimi tre anni: il Covid, innanzitutto, che ha azzerato la crescita europea, seguito da un tempo di ripresa negli anni 2021-2022 per poi vedere una nuova, brusca battuta d’arresto con lo scoppio della guerra in Ucraina e il successivo shock energetico. Con le nuove regole, ha spiegato Gentiloni, «gli Stati avranno più respiro per fissare le traiettorie di bilancio, con adeguamenti graduali che riducano il deficit, tutelando gli investimenti e dando incentivi alla crescita, senza far venir meno la vigilanza da parte della Commissione».

L’auspicio è che con questo intervento gli Stati possano «guardare al futuro e fronteggiare le sfide con fiducia senza intaccare la crescita, la transizione verde e digitale e salvaguardando il modello sociale». I provvedimenti approvati, però, saranno interpretati e applicati dalla Commissione che si insedierà dopo il voto di giugno. In concreto, le nuove norme lasceranno agli Stati avranno una maggiore libertà negli investimenti e, nel caso in cui questi risultino essenziali, per la Commissione sarà più difficile sottoporre uno Stato a procedura di infrazione se ci saranno disavanzi eccessivi. Al contempo, i Paesi con un debito elevato saranno tenuti a ridurlo progressivamente. La nuova legge prevede poi margini di manovra più ampi per raggiungere gli obiettivi previsti nei piani nazionali di sviluppo.

Ha parlato di «ritorno alla responsabilità fiscale» il tedesco Markus Feber, uno dei correlatori. Il nuovo quadro, ha evidenziato, «sarà più semplice, più prevedibile e più pragmatico. Tuttavia, le nuove regole potranno essere un successo solo se la Commissione le attuerà correttamente».

23 aprile 2024

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