Servizi > Feed-O-Matic > 515018 🔗

Mercoledì 24 Aprile 2024 12:04

Violenze sui minori al Beccaria, Cnca: «Recuperare la centralità dell’educazione»



«Profonda preoccupazione», nella nota del Coordinamento, per i fatti emersi. «La carcerazione deve essere misura residuale per i minorenni». Il fine resta la rieducazione

L'articolo
Violenze sui minori al Beccaria, Cnca: «Recuperare la centralità dell’educazione»
proviene da
RomaSette
.

leggi la notizia su RomaSette





«La
vicenda del Beccaria
evidenzia con chiarezza che la carcerazione deve essere una misura del tutto residuale per i minorenni». A rilevarlo è il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca), in una nota in cui si esprime «profonda preoccupazione» per i fatti emersi con l’inchiesta che ha coinvolto numerosi agenti dell’istituto penale minorile Beccaria di Milano. Si tratta, spiegano, del principio che è «alla base del Dpr 448/88, che regolamenta la giustizia minorile nel nostro Paese». L’ordinamento infatti «prevede altre possibilità che vanno intese come prioritarie, a cominciare dall’istituto della messa alla prova». Un approccio, secondo il Cnca, che «ha subito un netto passo indietro con l’approvazione del cosiddetto ddl Caivano, che ha invece aumentato il ricorso alla carcerazione, in particolare ampliando il ricorso alle misure cautelari ed escludendo dalla messa alla prova diverse tipologie di reato».

In secondo luogo, sottolineano, «va recuperata la centralità dell’educazione anche negli istituti di pena. Il fine resta quello della rieducazione del reo, che comporta una responsabilizzazione da parte del giovane autore di reato sull’atto commesso e sulle sue conseguenze. Un carcere che ricorre al mero contenimento, con detenzione e farmaci come unici elementi della vita nel penitenziario, crea un contesto in cui tutti i soggetti coinvolti stanno peggio, più facile è il ricorso alla violenza, più difficile gestire ragazzi che vivono un forte malessere». Proprio per questo, nell’analisi del Cnca, «è necessario che anche gli agenti penitenziari partecipino, con gli educatori, a percorsi formativi rivolti alla rieducazione dell’autore di reato e a una supervisione continua».

Da ultimo, si ricorda nella nota che «la situazione del Beccaria è stata oggetto più volte, da molti anni, di numerosi allarmi da parte di chi segue le vicende del penale minorile. Per vent’anni l’istituto non ha avuto un proprio direttore e da parecchi anni risulta sotto organico. Per quindici anni, buona parte della struttura è stata chiusa per ristrutturazione. Il carcere milanese – riferiscono – è stato abbandonato a sé stesso. Anche per gli istituti penitenziari vale la regola che se vogliamo servizi di qualità, dobbiamo investire, con risorse economiche adeguate e con l’attenzione che queste istituzioni meritano. Proprio per non creare contesti che producono violenza e disagio».

24 aprile 2024

L'articolo
Violenze sui minori al Beccaria, Cnca: «Recuperare la centralità dell’educazione»
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI