Servizi > Feed-O-Matic > 516461 🔗

Lunedì 29 Aprile 2024 10:04

Il Palazzo Senatorio in Campidoglio a Roma

È la sede del Comune della Capitale già a partire dal 1144. Di fatto è il più antico municipio del mondo perché non ha mai cambiato sede dal suo insediamento L’edificio è stato costruito tra il XI e il XII secolo sulle rovine di precedenti costruzioni dell’antica Roma: Il Tabularium, fondato nel 78 a. C. [...]

L'articolo
Il Palazzo Senatorio in Campidoglio a Roma
proviene da
VIVIROMA
.

leggi la notizia su VIVIROMA



L’edificio è stato costruito tra il XI e il XII secolo sulle rovine di precedenti costruzioni dell’antica Roma:

Il Tabularium, fondato nel 78 a. C. dal console Quinto Lutazio Catulo, edificio che conservava i più importanti atti pubblici della Roma antica incisi su tavole di bronzo (tabulae), da cui deriva il nome, è da considerarsi un vero e proprio Archivio di Stato dell’epoca.

Ha sicuramente qualcosa in comune con Giove; viene raffigurato con tratti apollinei accompagnato da una capra o rappresentato coperto dalla pelle di questo animale. In una mano tiene raccolti in un fascio dei fulmini, analogamente al supremo dio Giove.

palazzo senatorio
palazzo senatorio
palazzo senatorio
palazzo senatorio
Il tempio fu voluto dal console Lucio Furio Purpurione nel 200 a.C. dopo la vittoriosa battaglia di Cremona contro i Galli Boi. Appaltato nel 196 a.C., venne inaugurato nel 192 a.C. da Quinto Marcio Ralla.

Sempre compresa nella struttura del nuovo palazzo c’è la sala del Carroccio. Qui e’ posta l’iscrizione che ricorda il dono del Carroccio di Milano a Roma, che all’ epoca fu posto su colonne all’interno del Tabularium, per meglio essere esposto, sottratto da Federico II dopo la sconfitta della battaglia di Cortenuova del 1237. Qui veniva conservato e protetto, con il massimo onore, da regole severe.

Venne inviato a Roma dall’imperatore come monito per il papa, che parteggiava per la fazione guelfa. Federico, con questo gesto provocatorio ed intimidatorio, sottolineava il potere e la supremazia imperiale e della fazione ghibellina.

palazzo senatorio
palazzo senatorio
palazzo senatorio
palazzo senatorio
Non tutti sanno, come riporta anche una targa esposta sul palazzo delle Assicurazioni Generali di Piazza Venezia, che Michelangelo Buonarroti aveva un’abitazione poco distante da qui, a Macel de’ Corvi, quartiere scomparso dopo la realizzazione di Piazza Venezia (vicino alla Colonna di Traiano).

Fino alla nascita della Capitale d’Italia, l’edificio fu la sede del Senatore di Roma.

Dopo averlo rinforzato e rinnovato, vennero chiusi i tre livelli di arcate che componevano la facciata del 1300 (ancora visibili dall’interno) ed alcune di queste furono trasformate in finestre, ben visibili invece sulla facciata esterna Cinqucentesca.

palazzo senatorio
Venne poi aggiunta la doppia scalinata e sotto di essa posta una fontana al cui centro troneggia ancora la statua di Minerva che impersonifica la Dea Roma , mentre ai lati furono poste altre due grandi statue: una raffigurante il Nilo, l’altra il Tevere in forma di Divinità Fluviali, databili al II sec. d.C. e provenienti dalle Terme di Costantino al Quirinale.

Il particolare disegno geometrico della piazza, opera di Michelangelo, si può vedere nella sua interezza dalla parte alta della scalinata o dalle finestre degli edifici che la circondano.

Sulla sommità dell’edificio si vede la torre campanaria detta “della Patarina”, costruita tra il 1578 e il 1582 su progetto di Martino Longhi il vecchio, eretta per sostituire la precedente torre medievale alta 35 metri e distrutta da un fulmine intorno alla metà del ‘500.

La città prestò infatti rifugio ai Patari, un movimento considerato eretico dalla Chiesa romana e dunque attaccata e saccheggiata da Roma.

palazzo senatorio
palazzo senatorio
La lupa, esposta sulla colonna ai piedi delle scale dell’accesso odierno al palazzo, è una copia. I gemelli che allattano furono aggiunti solo in seguito, intorno alla fine del XV secolo.

In seguito venne sostituita dalla leggendaria lupa, ma essendo di origine e fattura etrusca, vennero aggiunti i leggendari gemelli Romolo e Remo, simbolo della città.

L’ aula Giulio Cesare è la sede dell’ Assemblea Capitolina, che vi si tiene due volte la settimana ed è arricchita dalle bandiere che rappresentano i ventidue rioni storici di Roma. Sulle pareti sono incastonate le effigi (scudi araldici) delle famiglie dei senatori che si sono susseguite al governo di Roma durante il medioevo, precedentemente esposte sulla facciata esterna.

Una grande statua di Cesare di età traianea di oltre tre metri, sovrasta l’aula e gli scranni lignei dei consiglieri Capitolini.

Sul lato opposto della sala, invece, si trova la statua di un Navarca romano. Al centro della sala è stato posto nel 1930 un bel mosaico di età domizianea ritrovato in una villa antica nei pressi di Casal Morena.

È una delle sale di rappresentanza del palazzo e prende nome dall’ arazzo fiammingo databile nella seconda metà del XVI secolo che raffigura, a destra in piedi, l’imperatore Carlo V; vicino a sé, a cavallo, ci sono papa Paolo III ed un altro personaggio.

Sulla sinistra sono rappresentati Virgilio e Marco Aurelio, figure che rappresentano la città. Ai lati della sala si conservano i busti di Mazzini, Armellini e Saffi, protagonisti della Repubblica Romana del 1848/49.

Nella sala, attorno ad un enorme e storico tavolo in noce, risalente al 1842, si riunisce la Giunta Capitolina. Su di esso furono istituiti: il primo Consiglio Comunale nella storia di Roma, la Costituzione della Repubblica Romana ed i Trattati di Roma.

Tutto intorno nelle teche disposte sulle pareti si conservano svariate bandiere, tra cui quelle della guardia civica voluta da Pio IX nel 1847, quelle dei 14 rioni più antichi, quella dei Giochi Olimpici del 1960, il gonfalone di Roma e il tricolore issato sulla prima nave militare con il nome di Roma, con il quale fu avvolto il feretro di re Umberto I di Savoia.

La decorazione del soffitto, come anche in altri ambienti, conserva i simboli del Regime Fascista, che, nel periodo tra il 1924 e il 1932, si rese artefice di importanti lavori di restauro e di modifica all’interno del Palazzo.

Queste sono le sale dove si trova esposta la preziosa collezione di busti capitolina, detta appunto “protomoteca”.

Durante l’amministrazione Raggi la sala è stata dedicata all’ enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco. Lungo tutto il perimetro campeggiano i numerosi busti di personaggi celebri, tra cui due realizzati da Antonio Canova.

La seconda sala, più grande della precedente, ha una notevolissima poliedricità di utilizzo, dalle grandi conferenze, ad eventi di vario genere, fino alle camere ardenti di celebri personaggi romani.

È sito nella torre di Niccolò V (1451), è formato da due stanze contigue. La prima ospita lo studio, mentre la seconda è adibita a riunioni. Le stanze, arricchite da dipinti e da una statua di età Romana, si affacciano sul celebre balconcino della torre.

Bisogna prenotarsi presso la segreteria dell’ On. Fabrizio Santori, membro dell’ Assemblea Capitolina, al numero telefonico 06671077002 oppure inviando una email a fabrizio.santori@comune.roma.it inserendo nell’oggetto “VISITA CAMPIDOGLIO” e, nella data prevista, si viene accompagnati da un esperto della Polizia di Roma capitale, l’istruttore Filippo Bressan della Sezione Arce Capitolina, appassionato di storia e del luogo e particolarmente preparato in materia, che rende la visita, di circa due ore, interessante e particolarmente piacevole.

Alla fine della gradevole passeggiata, prima di riscendere nella piazza, se le condizioni meteo lo consentono, ai visitatori è riservata una sorpresa: l’affaccio dalla grande terrazza del palazzo, dalla quale si gode di una vista mozzafiato sul panorama di tutta la città e sul foro romano davvero unica.

L'articolo
Il Palazzo Senatorio in Campidoglio a Roma
proviene da
VIVIROMA
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI