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Martedì 30 Aprile 2024 07:04

Tramvia Termini-Tor Vergata: ecco il progetto definitivo. L'apertura slitta al 2029

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C’è voluto un grosso sforzo, ma alla fine l’iter amministrativo della tramvia Termini-Tor Vergata si è sbloccato. Il 12 febbraio è stata avviata la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) presso la Regione Lazio, che avrà a disposizione fino a 180 giorni di tempo, ovvero fino a settembre, per accogliere o rigettare l’istanza.




La VIA si è resa necessaria a causa del tracciato della linea che interessa per un breve tratto il parco regionale dell’Appia Antica. Questa interferenza, per quanto contenuta, sarà oggetto della valutazione assieme alla coerenza del progetto rispetto ai pareri espressi dagli enti competenti in sede di conferenza dei servizi.


Consultando
la documentazione pubblica del progetto definitivo
, emergono alcune differenze rispetto
al progetto di fattibilità tecnico-economica che avevamo analizzato poco più di un anno fa
.

È stato innanzitutto soppresso il servizio a “loop” tra Porta Maggiore e Termini con tutta la linea a binario singolo su via Giolitti, ripristinando il doppio binario sulla tratta eccetto che sulla curva davanti al tempio della Minerva Medica. Per tutelare il monumento, il progetto attuale ha recepito l’indicazione della soprintendenza di allontanare quanto più possibile i binari dal tempio, riducendoli a tratta singola alternata per una lunghezza di 75 metri

A questa sezione a binario singolo e a quella già esistente di 100 metri a binario interlacciato prima del Ponte Casilino se ne aggiungerà una terza - lunga ben 150 metri - presso la svolta della tramvia da via Casilina su via Ingegnoli, per intaccare al minimo il traffico su via Casilina.




Altro elemento di novità è l’alimentazione elettrica che sarà estesa sulla salita di Giolitti fino al nuovo capolinea presso l’incrocio di via Gioberti. Questo aiuterà certamente a non stressare inutilmente le batterie dei tram sulla strada verso la stazione Termini, garantendo una maggiore longevità dei mezzi.

La linea aerea sarà comunque soppressa tra la fermata di S. Bibiana (tempio di Minerva Medica) e Ponte Casilino, perciò anche sotto gli archi di Porta Maggiore, per una lunghezza totale di 1.155 metri. Una tratta che, oltre ad essere dotata di filo di contatto sin da inizio '900, riteniamo eccessivamente lunga, visto che la trazione elettrica sarebbe comunque potuta arrivare almeno fino a piazzale Labicano.

L’alimentazione a 600 Vcc sarà assicurata da 6 sottostazioni elettriche di conversione: Vittorio Emanuele (nei locali tecnici metro A), Casilina/Zenodossio, Centocelle (esistente), De Marchesetti, Giardinetti e Cambridge.




Sarà inoltre rivoluzionato il layout dei depositi di Centocelle Est e Ovest, con la soppressione dell’attuale doppio binario di attraversamento della Casilina e l’inserimento di tre comunicazioni nei pressi di via Tor de’ Schiavi: l'obiettivo è garantire una maggiore flessibilità in ingresso e uscita dei tram dal deposito.



L’esercizio sarà organizzato in due servizi parzialmente sovrapposti Termini-Giardinetti e Termini-Tor Vergata entrambi con 7,5 corse/ora (ogni 8 minuti):
  • tratta Termini-Giardinetti: frequenza di 4 minuti;
  • tratta Giardinetti e Tor Vergata: frequenza di 8 minuti.
Il tempo di percorrenza sarà di 32 minuti da Termini a Giardinetti e di 45 minuti da Termini a Tor Vergata. L’infrastruttura viaggerà pertanto in configurazione “standing alone” senza comunicazioni strutturali con la rete tramviaria esistente.

Saranno costruite delle connessioni di servizio a Termini, con il capolinea del 5-14 (a sua volta allacciato alla TVA), e all'incrocio con viale Palmiro Togliatti, con la
linea Ponte Mammolo-Subaugusta
che sfrutterà il deposito Centocelle per il ricovero dei rotabili.




Tutta la linea sarà equipaggiata con un sistema di priorità semaforica gestito mediante UTC (Unità di Traffico Centralizzata) che sarà implementato per tutta la rete tramviaria di Roma.

I semafori saranno dotati di un modulo di “previsione” che, integrando i dati del monitoraggio AVM (posizione dei tram) con i vincoli sui cicli semaforici, agirà laddove possibile per favorire l’onda verde al tram, come accade in tutte le moderne tramvie europee.


Rispetto alla linea C, gli studi trasportistici hanno evidenziato e confermato l’effetto “tandem” tra le due linee che lavoreranno in sinergia già dall’attivazione della tramvia. Si avrà, infatti, uno shift modale di 13.920 passeggeri/giorno dall’automobile privata al trasporto pubblico. Tale effetto si amplificherà con l’allungamento della linea C a piazza Venezia e a Farnesina, con buona pace di chi continua a sostenere che il trenino sottrae passeggeri non paganti alla metropolitana.




Il cronoprogramma attualmente consegnato prevede, dopo l’approvazione dell’attuale progetto definitivo in VIA, la gara per l’appalto del progetto esecutivo a novembre 2024 e il completamento dello stesso a luglio 2025, in anticipo rispetto alla nuova scadenza del MIT fissata per il 31 dicembre 2025 pena ritiro dei fondi.

Le ulteriori verifiche di ANAC e in Conferenza dei Servizi richiederanno qualche mese e solo da ottobre 2025 si potrà cominciare con la costruzione della linea in 9 cantieri.

Rispetto alle precedenti versioni del progetto è tramontata l’ipotesi di avviare prima la tratta periferica Centocelle-Tor Vergata, per evitare di fermare il trenino esistente, ma si procederà con un’unica cantierizzazione dell’intera linea in più fasi: i lavori dureranno dalla fine del 2025 all’inizio del 2029, con l’inaugurazione prevista a marzo 2029.



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