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Venerdì 19 Marzo 2021 08:03

Roma-Lido: la grande occasione persa e le responsabilità di Zingaretti




E’ dal 2013 che il presidente della Regione Lazio annuncia la trasformazione della ferrovia che unisce la Piramide con Ostia in una metropolitana. Fu lui a dire che la Roma-Lido “fa schifo” e non poteva essere altrimenti dato che per quattro anni di seguito la linea ha “vinto” il premio come peggior tratta di Italia.

Ma di questa rivoluzione annunciata mille volte da Nicola Zingaretti non si è mai vista traccia. L’ultimo, ennesimo annuncio è arrivato lo scorso 9 marzo quando Regione e Comune hanno sottoscritto un accordo per spendere dei soldi che pare stiano nel cassetto da tempo, per rimodernare la stazione Tor di Valle e realizzare la fermata Acilia Sud. Poca cosa rispetto alle promesse che nessuno ha estorto all’ex segretario Pd ma che ha voluto fare in totale autonomia.

Gli amici di Salviamo la Metro C hanno riassunto in un amaro post su Facebook la sequela di dichiarazioni zingarettiane sulla Roma-Lido dal 2013 ad oggi. E mentre ogni anno veniva annunciata l’imminente svolta che avrebbe trasformato un vecchio treno in una moderna metropolitana, il rapporto Pendolaria di Legambiente le attribuiva il Premio Caronte nel 2015, 2016, 2017 e 2018. 

Il trenino è il peggiore per soddisfazione dei passeggeri, perché gli investimenti sono del tutto assenti, per la continua emorragia di convogli (erano 24 nel 2015 e 17 nel 2018), perché le biglietterie sono presenti solo in un quarto delle stazioni, perché i ritardi sono periodici e il sovraffollamento era la regola fino all’arrivo del Covid.

Il risultato è stato un calo di passeggeri come mai è accaduto su altre infrastrutture di trasporto in Italia: il 45% in meno rispetto al 2014 (senza ovviamente includere il periodo pandemico).  Significa che sulle strade di Roma sud ogni giorno sono state usate decine di migliaia di automobili private che prima restavano in garage. Una sconfitta che non può che essere imputata alla Regione Lazio, titolare della ferrovia e responsabile di non aver ancora speso gli 800 milioni di euro di cui si parla da anni per l’ammodernamento.





Denaro che non è stato impiegato perché nella realtà manca un progetto organico per la trasformazione in metro. Perfino nel Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità non vi è traccia della futura metro E. E come fa notare Salviamo la Metro C, nei bandi per l’acquisto di nuovi treni non è neanche previsto il sistema ATP che è necessario per una metropolitana (è un meccanismo automatico che controlla la distanza e la velocità fra i treni).

Eppure anche nel piano regionale per il rilancio dell’economia colpita dal Covid, Zingaretti annunciava per l’ennesima volta la decisione di investire sulle due ferrovie concesse. Qui di seguito la slide che presentò a giugno sulla mobilità.






La prima volta che il presidente parlò di trasformazione della Roma-Lido era l’ormai lontano 2013. Nella lettera che in qualità di candidato inviò ai cittadini di Acilia, prese l’impegno di trasformarla in una metro e di trasferirne la proprietà e la gestione al Campidoglio. Nonostante la stessa cosa l’abbia ripetuta ennesime volte, a marzo del 2021 siamo ancora alla ricerca di qualche nuovo treno che deve sostituire quelli ormai rottamati e garantire uno standard minimo di trasporto.






La gara che fu bandita a febbraio del 2018 per 20 convogli per la Roma-Lido (e 12 per la Roma-Viterbo) non è mai stata realmente aggiudicata. L’obiettivo di avere il primo treno in servizio per il 2021 è già slittato al Giubileo del 2025 e non è detto che si riesca in effetti a realizzarlo. L’investimento che sarebbe dovuto essere di 315 milioni si ridusse in un primo tempo a 100 milioni e poi fu semplicemente rinviato per cinque volte come racconta con dovizia di particolari Odissea Quotidiana.

I 180 milioni che sono stati stanziati nel febbraio 2019 non hanno portato neanche un nuovo treno ai pendolari. Fa quasi tenerezza il tweet della Raggi col quale annunciava lo stanziamento e pure lo Stadio della Roma (!).






Ad oggi, la frequenza dei convogli della Roma-Lido è calata ulteriormente. L’obiettivo delle 300 corse al giorno è solo un miraggio e a stento si arriva a 160.

da Diario Romano





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