Un'altra azienda in concessione su terre pubbliche. Produzione di seminativi, un orto stagionale e anche orti in concessione. Ma Roma Capitale vorrebbe indietro 2,5 ha per farvi un'isola ambientale AMA

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I nostri sensi si affinano, cerchiamo spazio, aria più leggera, profumi, colori, sapori più veri. Il verde è magnetico, la rigenerazione un mantra. 

 

Per la dodicesima tappa di questa panoramica siamo in visita alla Tenuta Redicicoli, nel quadrante nord est di Roma, precisamente a via di Settebagni 531.

 

L’azienda è a conduzione familiare e gestita dal giovane Daniel dal 2014, quando ha vinto un bando del Comune di Roma (lo stesso che ha vinto la per Borghetto San Carlo) e ottenuto in affidamento questi 36 ettari di terre pubbliche che ricadono all’interno della Riserva Naturale della Marcigliana.

Una buona parte del terreno è oggi dedicata alla coltivazione di seminativi a rotazione di grano, erbai e leguminose; circa mezzo ettaro è dedicato all’orto stagionale e vi sono 80 lotti di orti in concessione. È stato anche piantato un giovane frutteto con 150 piante.

 

 

 

Qui si coltiva secondo la tradizione antica, per esempio senza manichette per l’irrigazione ma zappando i solchi per l’acqua, e si punta tutto sulla qualità dei prodotti (l’azienda è attualmente in conversione al biologico). Questi vengono venduti direttamente in azienda e non consegnati a casa perchè Daniel ci tiene che i clienti vengano sul posto a raccogliere al momento gli ortaggi, che più freschi di così non si può!

 

Tra gli altri progetti dell’azienda anche la collaborazione con il vicino Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni per l’alternanza scuola-lavoro, l’apertura estiva al pubblico dell’area pic-nic e barbecue ed anche un progetto con il municipio per certificare prodotti locali e di qualità.

 

 

Purtroppo anche qui, come abbiamo visto nella scorsa visita all’, circa 2,5 ettari dell’azienda rischiano di tornare nella disponibilità del Comune, ma in questo caso per diventare un’isola ecologica dell’AMA. La questione non è ancora risolta, ma purtroppo esiste la concreta possibilità di trovare una specie di discarica laddove ora crescono erbai per l’alimentazione degli animali.

La possibile perdita di una parte del terreno unita al fatto di rischiare di ritrovarsi un’isola ecologica al confine rappresentano delle serie preoccupazioni per Daniel, che già ha dovuto tollerare per anni un’area di 2500 mq occupata da rifiuti, presente nel terreno fin dall’affidamento e mai bonificata.

 

Ci auguriamo che Daniel e la sua Tenuta riescano a superare queste difficoltà continuando così a custodire e migliorare le aree agricole di Roma Capitale!

 

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