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Giovedì 8 Aprile 2021 10:04

AstraZeneca, Ema: «Benefici superiori ai rischi»



Reso noto il parere dall'Agenzia europea del farmaco: trombosi, «effetti collaterali molto rari». Attenzione ai segnali d'allarme, per intervenire subito

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Il parere dell’Agenzia europea del farmaco è arrivato nella serata di ieri, 7 aprile, dopo «un’analisi approfondita su 62 casi di trombosi cerebrale e 24 di trombosi venosa, riportati nel database europeo EudraVigilance fino al 22 marzo», verificatisi in seguito alla vaccinazione anti Covid con il farmaco Vaxzevria, come è stato denominato nei giorni scorsi il siero di Astra Zeneca. Dei casi studiati, si legge nella nota diffusa dall’Ema, «18 sono stati fatali. Gli eventi rari sono stati riportati nei sistemi Eaa e nel Regno Unito, dove circa 25 milioni di persone hanno ricevuto il vaccino». La maggior parte dei casi rari di trombosi in chi è stato vaccinato con Vaxzevria «si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni e dopo due settimane dalla vaccinazione» ma «sulla base delle evidenze attuali non si possono confermare specifici fattori di rischio». Tuttavia, affermano gli esperti del Prac, Comitato per la farmacovigilanza e la valutazione del rischio dell’Ema, questi eventi avversi «dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari».

Lo ha spiegato in conferenza stampa la direttrice esecutiva di Ema, Emer Cooke: «Il nostro Comitato per la sicurezza – ha detto – ha confermato che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19 nel complesso superano i rischi degli effetti collaterali». Nessun rischio generalizzato nella somministrazione, quindi «non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio». Sono stati comunque richiesti nuovi studi, «per fornire maggiori informazioni e intraprendere ogni ulteriore azione necessaria». Dall’Ema, intanto, si sottolinea anche l’importanza di riconoscere tempestivamente eventuali campanelli d’allarme per intervenire con immediatezza. «Respiro corto, dolore al petto, gonfiore delle gambe, persistente dolore addominale, mal di testa e vista offuscata, macchioline di sangue sottocutanee nell’area dell’inoculazione»: questi i segnali da monitorare. «Riconoscendo i segni precoci dei coaguli di sangue e dell’abbassamento delle piastrine, e trattandoli precocemente – si legge ancora nella nota diffusa dall’Agenzia europea del farmaco -, gli operatori sanitari possono aiutare le persone colpite da questi eventi a guarire e a evitare complicazioni».

8 aprile 2021

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