In un’intervista rilasciata a Fanpage e rilanciata anche dalla pagina Salute Lazio, l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha fatto il punto sulla situazione vaccini. “Noi procederemo come fatto finora per fasce di età, ma adotteremo anche delle decisioni diverse qualora ne ravvisassimo la necessità. Questa settimana, ad esempio, arriveranno per la nostra […]

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In un’intervista rilasciata a Fanpage e rilanciata anche dalla pagina Salute Lazio, l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha fatto il punto sulla situazione vaccini.

“Noi procederemo come fatto finora per fasce di età, ma adotteremo anche delle decisioni diverse qualora ne ravvisassimo la necessità. Questa settimana, ad esempio, arriveranno per la nostra regione le prime 18mila dosi di Johnson & Johnson, con le quali – visto il quantitativo minimo – procederemo alla vaccinazione in tutte le carceri, operatori della sicurezza e detenuti. Si tratta di una realtà dove non è possibile attivarsi per fasce di età, in quanto sarebbe poco opportuno disperdere uomini e mezzi ogni settimana per andare nelle carceri. CI è parso più ragionevole andare una volta sola, con un farmaco monodose e chiudere la vicenda”.

“Per quanto riguarda le prenotazioni alle fasce più giovani – ha aggiunto – nel mese di maggio saranno riservate alla fascia 40/50 anni mentre a giugno sarà la volta della fascia 40/30 anni e così via a scendere nei mesi successivi. Se avremo la fornitura necessaria di vaccini. che finora non è stata all’altezza di quanto in realtà potremmo fare, conto di chiudere la campagna di vaccinazione entro agosto.”

L’assessore è intervenuto poi sulla questione del passaporto vaccinale: “Premesso che una decisione del genere spetta al Governo e al Parlamento, da parte mia sono d’accordo con l’ipotesi di un passaporto vaccinale che consenta di riaprire in tutta sicurezza a tutte le strutture del mondo della ristorazione, dello sport e della cultura.”

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