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Lunedì 12 Aprile 2021 19:04

Castelnuovo di Porto: il sindaco ci scrive sulla caserma dei carabinieri.

CASERMA DEI CARABINIERI DI CASTELNUOVO DI PORTO: UNA BRUTTA STORIA. Ora capiamo il perché di quello striscione con su scritto “vendesi”: un pignoramento del 22.11.2017 manda in fumo 3 anni di accordi tra Comune, Prefettura e Proprietari. La storia della Caserma dei Carabinieri di Castelnuovo di Porto nasce storta e continua ad essere tempestata di […]

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CASERMA DEI CARABINIERI DI CASTELNUOVO DI PORTO: UNA BRUTTA STORIA.
Ora capiamo il perché di quello striscione con su scritto “vendesi”: un pignoramento del 22.11.2017 manda in fumo 3 anni di accordi tra Comune, Prefettura e Proprietari.

La storia della Caserma dei Carabinieri di Castelnuovo di Porto nasce storta e continua ad essere tempestata di avversità, malgrado il grande sforzo di questa giunta di portare avanti le scelte già fatte dalle precedenti amministrazioni, per rendere più confortevole e idoneo lo stabile che ospita la caserma della locale stazione dei carabinieri, convinti che avere sul territorio una stazione dei Carabinieri vuol dire garantire sicurezza ai cittadini e offrire loro supporto nei momenti di emergenza, come ha dimostrato la situazione attuale di pandemia che ha visto i Carabinieri subito in prima linea nel nostro paese.
Per questo, nel 2017, appena insediati, ci siamo resi disponibili a portare a termine un lavoro iniziato con un bando pubblico del 2015, volto alla ricerca di uno stabile da adibire a Caserma dei Carabinieri che fosse in regola con tutti i requisiti di legge.
Ad aggiudicarsi la vittoria di quel bando, sono risultati, in quello stesso anno, i proprietari dello stabile di Via Montefiore 49.

Si trattava, dunque, di garantire una continuità amministrativa da reimpostare su nuovi criteri per correggere alcune clamorose anomalie: prima fra tutte la prassi consolidata dalle passate amministrazioni che impegnava il Comune di Castelnuovo di Porto a pagare per intero l’affitto della caserma: oltre 60.000 euro l’anno a partire dal lontano 2003. Una stazione dichiarata provvisoria da più di 20 anni!
Una prassi che nessun altro comune in Italia ha mai adottato, perché i contratti di locazione delle locali stazioni dei Carabinieri sono materia a carico delle Prefetture e quindi del Ministero dell’Interno.
Pagare oltre 60.000 euro l’anno per 20 anni, dirottando risorse preziosissime del bilancio comunale è stato da subito l’errore che abbiamo voluto correggere.

Per questo, la nostra Amministrazione, appena insediata, ha messo attorno ad un tavolo la Prefettura di Roma e i proprietari assegnatari della locazione per avviare una trattativa sulle condizioni del nuovo contratto: prima fra tutti una ripartizione della quota di affitto.

La trattativa ha chiarito che l’affitto sarebbe stato pagato per una quota pari a 29.000 euro dalla Prefettura di Roma, e per 20.000 euro dal Comune di Castelnuovo di Porto, disposto ad esporsi economicamente pur di mantenere la Caserma a via Montefiore. Prima problematica risolta!

Allo stesso tempo, la trattativa, ha imposto ai proprietari dell’immobile il rispetto delle condizioni previste nel bando di assegnazione: in particolare l’adeguamento dello stabile alla normativa antisismica; in effetti essendo la caserma una struttura strategica, ai sensi della Delibera Regionale n.489 del 17.10.2012, doveva possedere la classe d’uso IV. Normativa già in vigore al momento della partecipazione al banco pubblico.
In considerazione che i sig.ri proponenti non potevano far fronte a tale impegno e che attualmente il Comune non dispone di ulteriori immobili da adibire allo scopo, l’Arma dei Carabinieri ha concesso una deroga alla classe d’uso, altra immensa problematica risolta.
Ma tutto questo non è servito!

E veniamo all’oggi: dopo 3 anni di incontri, accordi tra le parti, scambi di perizie, con una nota ufficiale dei proprietari dell’immobile di via Montefiore 49, datata marzo 2021, il Comune di Castelnuovo di Porto è stato informato che l’immobile da adibire a sede della caserma, è in parte gravato da pignoramento già dal 2017. Circostanza omessa in tutti gli incontri e soprattutto in occasione dell’incontro in Prefettura nel 2019, quando i proponenti sottoscrissero l’atto d’impegno alla locazione.

Inutile dire il senso di frustrazione per aver vanificato tante energie. Ad ogni ostacolo sopraggiunto abbiamo trovato soluzioni, attribuito ad ognuno le giuste competenze, la procedura viziata è stata indirizzata verso la legalità, ma contro i comportamenti omissivi non abbiamo armi da spendere se non avviare un iter giudiziario a tutela dell’Ente e trovare nuove soluzioni che diano maggiore dignità ai nostri militari che svolgono una funzione vitale per la nostra comunità.
Insomma, a testa bassa, dobbiamo trovare un’alternativa, valida e in tempi rapidi!!

La parola d’ordine è recuperare, come sempre!

Il sindaco Riccardo Travaglini

 

 

 

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