Dopo aver vinto il concorso Voci d’Oro ed aver collezionato un incredibile successo con le prime due release – “A testa alta” e “Mumbai” -, Ninfea, all’anagrafe Asia Strangis, giovanissima cantautrice di origini calabresi, torna a suscitare emozioni con un nuovo brano “Ad occhi aperti”, dal ritmo fresco ed incalzante e con un testo denso […]

L'articolo proviene da .

Dopo aver vinto il concorso Voci d’Oro ed aver collezionato un incredibile successo con le prime due release – “A testa alta” e “Mumbai” -, Ninfea, all’anagrafe Asia Strangis, giovanissima cantautrice di origini calabresi, torna a suscitare emozioni con un nuovo brano “Ad occhi aperti”, dal ritmo fresco ed incalzante e con un testo denso di significato, che evidenzia la sua maturità autoriale nonostante i suoi 16 anni.

Il brano traduce una necessità: una ragazza che come tanti suoi coetanei non può più abbracciare, viaggiare, vivere le piccole e grandi cose. “Ad occhi aperti” racconta così la pandemia dalla parte degli adolescenti, cantata da un’adolescente ed esprime, in musica, il desiderio di ribellione proprio di quell’età.

Un manifesto di speranza e luce. Grazie alla timbrica dolce, ma incisiva e ricca di sfumature che spaziano dalla delicatezza del pop melodico all’energia dell’rock, Ninfea riesce a catturare l’attenzione sin dalle prime note, focalizzandola su tematiche attuali che coinvolgono ciascuno di noi, parlando da adolescente non soltanto ai suoi coetanei, ma anche agli adulti che, spesso immemori delle complessità che caratterizzano quel particolare periodo di vita, additano i giovani etichettandoli, senza comprendere fino in fondo il loro stato d’animo e le loro richieste di aiuto.

aiutami ad affrontare questo viaggio, aiutami, mi sembra un cortometraggio

Il nome Ninfea è nato dalla mia passione per l’Oriente e le sue culture. Per loro, essa rappresenta l’alba, il risorgere del sole in tutta la sua bellezza ed proprio ciò che ha fatto la musica con me, mi ha fatta rinascere in un momento  delicato della mia vita.

Devo ammettere che non è stato facile, perché rimanere distante dai miei affetti senza poterli vedere mi ha causato molta tristezza, così come il dover stare chiusi in casa per tutto quel tempo… Però mi ripeto sempre che la cosa più importante è la salute, perché nemmeno quella nella vita è scontata e questo periodo ce l’ha insegnato come non mai.

Per la stesura di questo singolo mi sono lasciata trasportare semplicemente dalle mie idee, mentre a livello musicale e melodico con il mio produttore ci siamo ispirati alle grandi icone come Vasco Rossi, Ligabue ed Irene Grandi.

Le mie canzoni sono scritte tutte interamente da me e nascono nei momenti di riflessione e gioia, ma molto spesso nei momenti di tristezza, in cui sono giù di morale. Il potere della musica è così sovrannaturale, quando finisco di scrivere è come se tutto il dolore scomparisse e mi scivolasse di dosso, è una liberazione. Finita la stesura del brano, nato da qualche accordo al piano o a volte senza, il mio produttore/compositore Raffaele Rinciari crea l’abito più idoneo per esso, ovvero la melodia e insieme stabiliamo l’arrangiamento e gli strumenti da inserire.

Tra tutte le artiste celebri dei giorni  nostri credo che sceglierei di essere Victoria dei Måneskin per poter far parte della loro band. Sono molto felice del successo che stanno avendo ora, li seguo dalla loro prima esibizione con “Chosen” ad X Factor e se lo meritano perché hanno talento da vendere! Mentre se potessi essere un artista maschio per un giorno, sceglierei certamente di essere Shawn Mendes, perché è un artista che ammiro molto per la sua semplicità, il suo modo di esporsi con i fan e le persone, ma soprattutto per poter essere l’autore di tutte le sue bellissime canzoni.

 

 

***

Instagram 

YouTube 

Spotify 

 

 

 

 

 

L'articolo proviene da .