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Lunedì 14 Giugno 2021 12:06

Francesco: «Se i poveri sono messi ai margini, è in crisi il concetto stesso di democrazia»

Giornata mondiale dei poveri, pranzo con Papa Francesco, 17 novembre 2019
Giornata mondiale dei poveri, pranzo con Papa Francesco, 17 novembre 2019
È un versetto del Vangelo di Marco, “I poveri li avete sempre con voi“, a dare il titolo alla V Giornata mondiale dei poveri, istituita da Papa Francesco con la lettera apostolica Misericordia et misera al termine dell’Anno santo della misericordia nel 2016. Parole forti, quelle usate dal Santo Padre, in cui il concetto di […]

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Giornata mondiale dei poveri, pranzo con Papa Francesco, 17 novembre 2019
Giornata mondiale dei poveri, pranzo con Papa Francesco, 17 novembre 2019
È un versetto del Vangelo di Marco, “
I poveri li avete sempre con voi
“, a dare il titolo alla V Giornata mondiale dei poveri, istituita da Papa Francesco con la lettera apostolica Misericordia et misera al termine dell’Anno santo della misericordia nel 2016. Parole forti, quelle usate dal Santo Padre, in cui il concetto di fondo è che «la povertà non è frutto del destino ma conseguenza dell’egoismo». Nove paragrafi in cui Francesco evidenzia una situazione aggravata dalla pandemia, denuncia squilibri e ingiustizie, indica percorsi per trovare possibili soluzioni concrete.

E il primo elemento che si nota leggendo il Messaggio è l’attenzione che il Papa rivolge alle donne: «Davanti ai fatti quotidiani di violenza nei confronti delle donne, non si può sottacere la condanna per questa barbarie che rende il mondo delle donne un teatro di autentica povertà – ha sottolineato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che ha presentato il Messaggio -. In maniera ancora più incomprensibile per una cultura che ha raggiunto le forme più mature dell’uguaglianza, si è obbligati a costatare espressioni di disuguaglianza e mancanza di dignità che feriscono, oltre alle povere vittime, l’intera società, spesso troppo inerme e afona, quasi fosse rassegnata nel rinunciare alle conquiste ottenute faticosamente nel corso dei decenni». Scrive il Papa: «Le donne, così spesso discriminate e tenute lontano dai posti di responsabilità, nelle pagine dei Vangeli sono invece protagoniste nella storia della rivelazione».

Francesco ricorda che occorre «scoprire Cristo» nei poveri e saperne condividere la sorte, perché i poveri sono «sacramento di Cristo». Il Papa, ha evidenziato Fisichella, «quando parla dei poveri non indulge alla retorica ma punta dritto verso il riconoscimento delle urgenze da affrontare. Il messaggio pone in primo piano la ricerca delle cause della povertà, per individuare poi le iniziative necessarie per approdare a una possibile soluzione. Riguardo al primo aspetto – analizza -, la denuncia è forte e puntuale: “Sembra farsi strada la concezione secondo la quale i poveri non solo sono responsabili della loro condizione ma costituiscono un peso intollerabile per un sistema economico che pone al centro l’interesse di alcune categorie privilegiate. Un mercato che ignora o seleziona i principi etici crea condizioni disumane che si abbattono su persone che vivono già in condizioni precarie”. Insomma, sostiene il Papa, oltre a dover subire la povertà, i poveri devono anche farsi carico di esserne i responsabili! Pretesa assurda, generata da una prepotente alterigia di individui protesi solo al raggiungimento di una sfrenata ricchezza senza alcun principio etico e sociale».

Il Papa mette in guardia dalla «creazione di sempre nuove trappole dell’indigenza e dell’esclusione, prodotte da attori economici e finanziari senza scrupoli, privi di senso umanitario e responsabilità sociale». A questo si aggiungono le drammatiche conseguenze della pandemia: «È urgente dare risposte concrete a quanti patiscono la disoccupazione, che colpisce in maniera drammatica tanti padri di famiglia, donne e giovani». C’è poi «il richiamo ai governi e alle istituzioni mondiali perché si sentano investiti della responsabilità a costruire un mondo migliore sulla giustizia. Se i poveri sono messi ai margini – scrive il Papa -, come se fossero colpevoli della loro condizione, allora il concetto stesso di democrazia è messo in crisi e ogni politica sociale diventa fallimentare». Occorre, in sostanza, mettere al bando l’indifferenza: «Non si tratta di alleggerire la nostra coscienza facendo qualche elemosina ma piuttosto di contrastare la cultura dell’indifferenza e dell’ingiustizia con cui ci si pone nei confronti dei poveri» afferma il pontefice.

La Giornata mondiale dei poveri, – ha spiegato Fisichella, «sarà accompagnata da un’intensa settimana di iniziative che avranno lo scopo di porre alcuni segni di carità e solidarietà nei confronti di alcune categorie particolari. Una goccia d’acqua nell’oceano della povertà ma pur sempre una testimonianza di vicinanza che almeno in questi giorni diventerà più tangibile per dare sostegno concreto a chi ha più bisogno. Come si ricorderà, lo scorso anno furono distribuiti 5mila pacchi per le famiglie delle parrocchie di Roma più disagiate e 350mila mascherine per le scuole della periferia romana». Nei prossimi mesi saranno definite le iniziative che saranno messe in atto. Si stanno già preparando ma l’arcivescovo ha spiegato che sarà bene «attendere le decisioni che saranno prese a livello mondiale» per il contrasto al Covid. L’arcivescovo ha fatto riferimento a un progetto del dicastero «con cui dopo l’estate vorremmo dare un segnale con il Santo Padre», per «riprendere il cammino interrotto» dalla pandemia. Sicuramente, ha concluso, è prevista il 14 novembre «la Messa a San Pietro ma oggi non siamo in condizione di poter dire se ci saranno limitazioni».

14 giugno 2021

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