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Lunedì 14 Giugno 2021 10:06

Coronavirus: la campagna vaccinale del Lazio prosegue con gli under 18



«Ci è voluto più tempo per prenotare che a ricevere il vaccino. Sono felice, mi sento già più libera. Ovviamente continueremo a rispettare le regole ma, a prescindere dal calo dei contagi, ora ho la sensazione di risvegliarmi da un brutto incubo». Domenica 13 giugno, ore 10, Camilla è raggiante mentre lascia la Casa della […]

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«Ci è voluto più tempo per prenotare che a ricevere il vaccino. Sono felice, mi sento già più libera. Ovviamente continueremo a rispettare le regole ma, a prescindere dal calo dei contagi, ora ho la sensazione di risvegliarmi da un brutto incubo». Domenica 13 giugno, ore 10, Camilla è raggiante mentre lascia la Casa della Salute Santa Caterina della Rosa nel Municipio 5. È una delle 20mila under 18 che ha aderito al primo Open day junior Pfizer per i ragazzi dai 12 ai 16 anni, il cui richiamo è stato anticipato a 21 giorni. 43 gli hub attivi nel Lazio per l’iniziativa, in programma anche sabato e domenica prossimi, 19 e 20 giugno. Camilla, 13 anni, raggiunge il padre che l’attende in macchina e lo abbraccia. Silvia, la mamma, l’ha accompagnata fino alla postazione dove ha fatto l’iniezione. «Stava contando le ore – dice -. Le prenotazioni si dovevano aprire giovedì alle 18. Mi ha costretta al pc già dalle 16.30 ed è stata una fortuna perché le hanno avviate un’ora prima».

Nel presidio integrato Santa Caterina della Rosa, in via Nicolò Forteguerri, zona largo Preneste, non ci sono solo i ragazzi. Nel week end il centro vaccinale ha accolto sia adulti sia pazienti in età pediatrica. «Stiamo facendo un lavoro intenso – afferma Fabrizio Ciaralli, direttore sanitario del distretto 5 che fa capo alla Asl Roma 2 -. Questo è un centro vaccinale di dimensioni medio grandi. Vengono somministrate circa 700 dosi al giorno, salite a mille con le vaccinazioni dei minori». Grazie alla riattivazione della linea vaccinale del Servizio “Curare con Cura” si sono iscritti all’Open day junior anche i giovani disabili. «Nei mesi scorsi – prosegue Ciaralli – siamo stati la struttura di riferimento della Asl Roma 2 per le vaccinazioni alle persone fragili e ai loro caregiver». Attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, il poliambulatorio è dotato di sale operatorie, tac, centri dialisi. La campagna vaccinale ha comportato «nuove complessità che tutto il personale ha affrontato con grande professionalità e senso di responsabilità».

Tra i corridoi della casa della salute si incontrano soprattutto giovani accompagnati dalle mamme. Fabiola, operatrice sanitaria, è con il figlio Simone, 12 anni appena compiuti. Lui ammette schiettamente che avrebbe preferito rimanere a dormire. «Ho un po’ paura di sentire dolore quando farò l’iniezione ma sono felice che sia arrivato il mio turno», racconta. La madre, che in questi mesi ha lavorato in un centro Covid, è «felicissima. I vaccini sono sempre stati fondamentali per debellare le malattie, non vedevo l’ora che aprissero ai piccoli». Per Gemma il vaccino è il regalo di compleanno. Proprio ieri ha compiuto 16 anni e quando ha saputo dell’Open day junior ha espresso ai genitori il desiderio di aderire. «Voglio tornare in classe a settembre in tranquillità – dice -. Riavere un compagno di banco e magari poter togliere la mascherina durante le lezioni. Tanti miei amici hanno risposto all’iniziativa mentre qualcuno ha deciso di attendere». La madre Valeria ha appoggiato la decisione della figlia ma al tempo stesso ha consultato il medico di famiglia «per una consapevolezza maggiore».

Floriana ha accompagnato il figlio 15enne Francesco. «Spaventatissima dal Covid-19», ritiene che gli adolescenti e i giovani «dovessero essere vaccinati prima». Il figlio è un po’ «ansioso ma vaccinarsi è un atto di responsabilità nei confronti di tutti». Greta, 16 anni, è stata accompagnata dal papà Rocco. Lei all’inizio era «un po’ incerta» ma poi ha riflettuto sulle tante “privazioni” di questi mesi. «Ho evitato i luoghi affollati e i mezzi pubblici – spiega -. Ora sarò più tranquilla». Con Greta «tutta la famiglia è vaccinata – aggiunge il padre -. Diamo il nostro minimo contributo per poter tornare alla normalità».

Per quel che riguarda la campagna vaccinale nel suo complesso, seguendo le direttive del ministero della Salute, il vaccino Astrazeneca verrà somministrato ora esclusivamente ai cittadini over 60. A oggi sono oltre 4 milioni e 200mila le somministrazioni effettuate e stanotte si sono aperte le prenotazioni per chi ha tra i 17 e i 24 anni (nati 1997-2004). Si tratta dell’ultima fascia di età nel Lazio, dove ora non ci sono più limitazioni anagrafiche per accedere alla campagna vaccinale.

14 giugno 2021

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