Servizi > Feed-O-Matic > 122837 🔗

Martedì 15 Giugno 2021 14:06

Le spoglie di Enrichetta Beltrame Quattrocchi nella basilica di Santa Prassede



L'ultima figlia dei coniugi beati Luigi e Maria era sepolta al cimitero del Verano. Il 23 giugno alle 10.30 la benedizione del sarcofago e la tumulazione nella Cappella di San Pio X. Alle 11 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia

L'articolo
Le spoglie di Enrichetta Beltrame Quattrocchi nella basilica di Santa Prassede
proviene da
RomaSette
.

leggi la notizia su RomaSette





Un “mestolino” nelle mani di Dio. Amava definirsi così Enrichetta Beltrame Quattrocchi, l’ultima figlia dei coniugi beati Luigi e Maria, di cui è in corso la causa di beatificazione e canonizzazione. Una vita, la sua, che «fu un forte richiamo a vivere nel quotidiano i valori dello Spirito, con cuore dilatato nella continua ricerca di Dio e nella sollecita attenzione di carità verso tutti gli uomini, nostri fratelli», dichiara il postulatore, padre Massimiliano Noviello. Un «mirabile e originale esempio di vocazione al servizio del bene familiare, con l’assistenza gioiosa e generosa ai genitori, ai fratelli e a quanti ebbero bisogno di aiuto materiale e spirituale, guidando anche giovani coppie di fidanzati. Nella sua casa, santuario domestico, sia a Roma che a Serravalle di Bibbiena, accolse e sostenne, con umile zelo, prelati, religiosi e vocazioni attraverso la preghiera, il consiglio e l’esempio», conclude il religioso.

Il prossimo 23 giugno le spoglie della serva di Dio verranno traslate dal cimitero del Verano alla basilica di Santa Prassede, dove andava ogni giorno a pregare. Come una testimonianza  ininterrotta, accanto agli uomini e alle donne del popolo di Dio nella città. Alle 10.30 ci sarà la benedizione del sarcofago e tumulazione nella Cappella di San Pio X; seguirà, alle 11, la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia.

Nata il 6 aprile 1914 e deceduta il 16 giugno 2012, all’età di 98 anni, Enrichetta è vissuta di preghiera e di carità verso gli ultimi. Laureata in Lettere moderne alla Sapienza di Roma, si specializzò in Storia dell’arte, che insegnò in diversi istituiti liceali della Capitale e che, dal 1966, mise a frutto presso l’Istituto Nazionale della Grafica, dove fu Soprintendente, realizzando mostre e curando pubblicazioni. «Si dedicò a un’incessante attività di volontariato, cattolico e laicale – sottolinea il postulatore -. A partire dal 1936, accompagnò in numerosi viaggi i treni di ammalati dell’Unitalsi diretti a Lourdes e a Loreto. Dal 1938, entrò a far parte delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, presiedendo un gruppo di “damine” che prestava assistenza nelle zone di Trastevere e della Montagnola, allora molto degradate. Nel pieno del secondo conflitto mondiale, Enrichetta e il suo gruppo contribuiscono alla rischiosa attività di soccorso ai fratelli ebrei, ai perseguitati politici, ai soldati, ai rifugiati, cui si prestava, in contatto con il monastero di Subiaco, l’intera famiglia Beltrame Quattrocchi. Seguendo l’esempio materno e insieme con lei, dal 1939 presta assistenza come volontaria presso la Croce Rossa, diplomandosi infermiera nel 1940».

Non è mancato, nella vita di Enrichetta, il desiderio di farsi suora ma «un accurato discernimento – prosegue padre Noviello – le fece comprendere che la sua vocazione era dedicarsi al servizio generoso dei suoi familiari». A partire dal 1994 si dedicò totalmente al processo di beatificazione dei genitori. «Enrichetta – aggiunge il religioso – intensificò ulteriormente la sua attività di diffusione del messaggio di fede della coppia, maturando con consapevolezza e forza d’animo il suo ruolo di depositaria della loro memoria, di continuatrice delle loro opere e divulgatrice dei loro valori, che testimoniava negli incontri con le famiglie organizzati dalle diocesi di tutta Italia, nelle conferenze, negli spettacoli teatrali che li rappresentavano, come una staffetta portatrice della loro luce».

15 giugno 2021

L'articolo
Le spoglie di Enrichetta Beltrame Quattrocchi nella basilica di Santa Prassede
proviene da
RomaSette
.

Questo sito utilizza cookie tecnici, anche di terze parti, per migliorare i servizi offerti e ottimizzare l’esperienza dell’utente. Si prega di leggere l'informativa sulla privacy. Chiudendo questo banner si accettano le condizioni sulla privacy e si acconsente all’utilizzo dei cookie.
CHIUDI