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Sabato 16 Ottobre 2021 18:10

Coronavirus – Diario di crisi giorno 586

Al cinema a votare, code in farmacia per tamponarsi e i Green Pass superano i 100 milioni. Il Diario di Lorenzo Pirrotta

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Coronavirus – Diario di crisi giorno 586
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Sono tornato al cinema! A dire il vero loro tre già c’erano andati questa estate io ancora no. All’Adriano vecchio posto devastato e rimodernato con il plauso del mondo della cultura tanti anni fa. Mi è piaciuto tanto, ci siamo presi anche i popcorn. Il film era una supereroica minchiatone che ci ha conquistato il giusto: Venon. I più fumettari tra voi forse conosceranno Rasputin l’amico di Corto, beh il carattere del simbionte che si impossessa del corpo del protagonista e instaura un dialogo un po’schizzoide con lui è quello del Russo barbuto amico del gentiluomo di fortuna.
Comunque a parte il solito delirio per trovare un parcheggio in Prati, per un po’ è stato pieno anche quello a pagamento sotto la statua di Cavour, per il resto tutto piuttosto normale, abbiano comprato il biglietto alle casse, ci siamo seduti accanto a degli sconosciuti che mangiavano popcorn e ridevano come degli scemi esattamente come noi e come sempre. A me e Martina è stato richiesto il Green Pass e in sala quando non sbevazzavamo e non mangiavamo tenevamo su la mascherina. Abbiamo molto riso penso ci farà bene, ridere è un piacere non trascurabile.
Tornati a casa a turno siamo andati a votare, nessun assembramento e manco una risata purtroppo, anche se un paio di battute alle scrutatrici che avevano occupato una cattedra con le carte da UNO mi è scappata.
I Green pass scaricati hanno superato quota 100 milioni, la notizia in se è notevole noi in fondo non siamo, tutti bimbi compresi, non siamo più di 60 milioni, se ne avessimo scaricato uno a testa ci fermeremmo molto prima dei 50 milioni eppure arriviamo a quota 100 mln perché se il tuo Grampasso dipende dal tampone dura poco, per la precisione 48 ore, quindi te ne serviranno tanti: 1,2,3,4,5…

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“La nostra è una voce indipendente di cui la città ha bisogno!”. No, non è vero manco questo: la città starebbe benissimo o malissimo anche senza di noi, però proviamo a raccontarti con prospettive diverse alcune delle cose che succedono e succederanno qui, dove tutto è già successo almeno un paio di volte da quando Remo litigò con Romolo.
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Nonostante il freddo per merenda Giuliano ed Ettore hanno voluto un gelato che abbiamo mangiato in una cremeria per me nuova. Ettore era seduto vicino a una bimba che protestava l’attenzione perduta del padre in quel momento attratto dalla bella mamma di un altro bambino. «Papà vieni a farmi compagnia. Sennò ti bullo… » Il padre le rispondeva che sarebbe arrivato ma continuava a stare fuori dalla gelateria con la bella signora. La bimba, bionda con un bel cappottino rosa più o meno dell’età di Ettore, continuava a chiamare il babbo ma non riusciva ad abbandonare il gelato per raggiungerlo e tentare di recuperarlo.
Alla fine il Paese non è stato paralizzato, le merci si sono mosse, chi voleva ha manifestato e chi non voleva si è vaccinato. Il D-Day tanto temuto e annunciato il 15 ottobre 2021 (mamma mia 2021 ad uno come me sembra un titolo da rivista di fumetti di fantascienza) è passato senza paralisi e senza retromarce del governo. Il Drago anzi ha passato la giornata in un Consiglio dei ministri che ha visto una veloce battaglia tra pro e contro il reddito di cittadinanza, vinta per ora dai pro, e l’approvazione del decreto fiscale con le nuove norme sulla sicurezza sul lavoro. Insomma l’intendenza seguirà.
Roma invece un il colpo del rientro di tutti gli statali un po’ l’ha sentito. Oggi l’8 che avremmo voluto prendere era così pieno che neanche in tempi pre covid avrei tentato vi farci salire Ettore e Giuliano. Alla fine ci siamo arresi e abbiamo preso un taxi. La folla che ho dovuto fendere in centro oggi tra le 16 ed le 17 facendo lo slalom in mezzo ai tavoli sempre più numerosi ed occupati, era notevole, varia e più incravattata del solito. D’altro canto questo sta facendo al felicità di tutti quelli che con pendolari, impiegati e turisti ci guadagnano.
«Papà vieni a farmi compagnia. Sennò ti bullo..» continuava e dire la bimba con il suo gelato avrei voluto dire al padre qualcosa del tipo guardi che sua figlia protesta la sua attenzione, ci ho pure pensato ma non me la sono sentita alla fine mi sembrava una inopportuna intromissione. Però con Ettore e Giuliano abbiamo notato al cosa e ne abbiamo parlato insieme ed eravamo tutti e tre dalla parte della bimba e del gelato.
Pare, lo dicono Figliuolo e Speranza, che siano aumentate le somministrazioni delle prime dosi, più 40%, sarebbe una buna cosa. Intanto in UK le cose stanno un po’ peggiorando. Nella autoritaria Russia putiniana le cose non vanno meglio: muoiono circa mille persone al dì. In Francia oggi lo stato smette di pagare i tamponi ai non vaccinati.
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Protocollo nr: 37420 – del 14/10/2021 – GABINETTO – Uffici Diretta Collaborazione Ministro Chiarimenti sulle vigenti disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nel settore dei trasporti. Così inizia quello che alle ore 18.30 del giorno della vigilia del D-day sembra l’’unica concessione del Drago al mondo dei trasporti e a quello dei no-vax o almeno no green pass, non che coincidano necessariamente ma a volte si sovrappongono.
Sostanzialmente si concede agli autisti provenienti dall’estero sprovvisti di certificazione verde o documento equipollente di entrare comunque in Italia fermarsi nei piazzali delle aziende ma senza scaricare operazione che dovrà fare altro personale.
“Per quanto riguarda gli equipaggi dei predetti mezzi di trasporto provenienti dall’estero che non siano in possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19 (o di altre certificazioni per vaccinazioni riconosciute dall’EMA o di vaccinazioni riconosciute equivalenti con circolare del Ministero della salute), si precisa che è consentito esclusivamente l’accesso ai luoghi deputati alle operazioni di carico/scarico delle merci, a condizione che dette operazioni vengano effettuate da altro personale.”
Qui la circolare nella sua interezza in PDF
.
Devo dire che questo romanzo italiano non mi spiace neanche un po’ da seguire come osservatore, peccato che poi mi ricordi che alla fine da tutto questo dipenda in parte anche il nostro destino. Il braccio di ferro con i camionisti e i marittimi non sembra una cosetta vedremo domani quando insieme all’entrata in vigore delle nuove norme sul green pass ci sarà anche il rientro di tutti gli impiegati statali in ufficio.
Qui ne parlo in articolo sul ritorno del caos a Roma.

Con Giuliano ed Ettore abbiamo fabbricato una zucchetta di Halloween al rientro da scuola. Oggi Ettore mi ha molto rimproverato perché ormai in bicicletta si è reso conto che non avevamo lavato i suoi dentini. Aveva ragione ma ormai era troppo tardi, abbiamo potuto rimediare solo nel pomeriggio.
Un mio amico che non sentivo da un po’ mi ha raccontato delle enormi difficoltà che ha avuto anche solo a vedere la moglie ricoverata per via delle norme di sicurezza contro la pandemia e ho pensato che alla fine ce la stiamo ancora vedendo con il covid nostro. Eppure c’è una parte anche fra i miei conoscenti che crede che sia stata tutta un’utile farsa al soldo delle big pharma e della finanza internazionale per un grande reset.
Mentre scrivo sento Giuliano ed Ettore che si litigano l’attenzione dell’adorata mamma che ognuno vorrebbe monopolizzare e un po’ lo vorrei anche io.

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Il freddo comincia a farsi sentire ma noi comunque se non piove andiamo in bici. Oggi mentre attraversavamo Piazza di Pietra davanti al tempio di adriano mi ha detto: «Papà sono.. Allola io sono felice, alolla.. . sono proplio contento che esiste il gelato al pistacchio!» Poi mi ha chiesto chi lo ha fatto e da quando e perché c’è il gelato. Ho provato a rispondergli raccontandogli una romantica storia sui gelatieri siciliani dell’Etna, la neve usata per fabbricare i primi sorbetti e i primi gelati, che non so quanto abbia di vero ma gli è piaciuta molto.
Oggi più di qualche anno fa moriva mia mamma e il ricordo che ho di lei somiglia molto nei colori e nello sguardo dei miei due figli. Comincio ad avvicinarmi all’età che aveva lei quando se ne andò.
Intanto il Drago e i suoi nemici si preparano al D-day , sono uscite linee guida, circolari raccomandazioni ma la sostanza è il sistema reggerò all’impatto delle nuove regole? Ci sono abbastanza tamponi per tutti i non vaccinati?
La logistica i trasporti ce la faranno? Lo sapremo solo dopo domani, a meno che alla fine il Drago non si arrenda e sposti il 15 di ottobre più in là, ma non ce lo vedo.
Ieri ho fatto una tele
Speranza di che ci sono tante prime dosi, il che significherebbe che le maniere del Drago hanno funzionato, che dire speriamo..
Ieri sono stato a pranzo fuori con un po’ di colleghi, saremo stati una tavolata di una decina di persone. Il ristoratore aveva predisposto dentro ma non c’è stato verso alla fine quando tutti volevamo mangiar fuori e fuori è stato anche se faceva un certo fresco.

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Questa mattina così:
– Papà devo fare un po’ di addominali
– Come amore mio?
– Addominali! devo fare gli addominali come Batman
L’amor mio ettoresco passa da una sconfinata ammirazione per il mio pancione: «Papà ma perché hai quel pancione? Papà quando lo avrò anche io quel pancione? Come hai fatto a fare quel pancione? Quando sarò grande voglio essere grande come te?» A quella per un altro suo grande amore BATMAN con i suoi nove addominali!
Trovare tutte le cose che servono a vestirsi d’autunno è un peso troppo poco lieve per un padre affaccendato come me. Alla fine abbiano optato tutti e due per il gilè sotto un trench io e un chiodino lui. Gli è piaciuto molto il gilè … lo guardava con occhi di bragia compiaciuti come se dentro ci potesse essere una meravigliosa sorpresa.
Roma è ancora piena di turisti, tutti infila davanti al Pantheon a formare una specie di labirintica spirale.
Mentre il 15, giorno del giudizio, si avvicina Grillo apre ai non vaccinati chiedendo per loro tamponi gratuiti, vecchia richiesta slaviniana, in nome di una riconciliazione nazionale come se questo fosse il Sud Africa post apartheid. La sua proposta non ha trovato particolare riscontro neanche tra i 5 stelle. Il punto è che la quasi totalità dei non vaccinati è di fatto un no vax e quindi facilitargli la vita significherebbe dargliela vinta e buttare soldi più utili per altro, dicono i più ortodossi. Personalmente pur essendo un convinto sostenitore dei vaccini di ogni tipo, compresi quelli per il covid, non so quale sia la strada giusta. L’obiettivo del governo deve essere: avere una popolazione protetta e un’economia in ripresa, se fosse possibile mi asterrei dall’ideologico e dal punitivo. Però io non sono il Drago a lui sta salvarci dal covid nostro e dalla stagflazione data la manifesta incapacità mostrata più o meno da tutti gli altri attori in campo. Comunque se potete vaccinatevi e smettetela di fare gli originali che tanto non sarà da questo che si parrà la vostra nobilitate. Oggi sarà l’anniversario di Montale ma tendo un po’ al citazionismo poetico perdonatemi.
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Gabbiano imperiale
La crisi sanitaria si è affievolita e molti di noi nutrono la speranza che stia volgendo verso al sua fine. Questo è stato possibile grazie alla campagna vaccinale e alle regole che ci siamo imposti. I due governi che si sono succeduti dall’inizio della pandemia, pur molto diversi, con tutti i limiti del caso (molti Conte anche umani) non avrebbero potuto fare quasi nulla senza la nostra collaborazione. In Italia non ci sono abbastanza forze dell’ordine per imporre all’intera popolazione chiusure, lockdown, dispositivi di sicurezza individuali o vaccinazioni. La stragrande maggioranza, direi la quasi totalità, di noi ha accettato i provvedimenti imposti dalle autorità più o meno di buon grado nella speranza di poter così far fronte ad un virus che stava decimando i nostri vecchi ed insidiando anche noi più giovani. La paura ha fatto molto. Abbiamo sopportato anche molte cose che non ci sono piaciute e che credevamo inutili o addirittura dannose, come la coazione a chiudere le scuole della classe dirigente del sud del paese, l’insulsa retorica sulla sanità migliore del mondo, il narcisismo di molti, provvedimenti con un impatto sociale notevole su alcune categorie ed irrisorio, quasi un premio, per altre. Abbiamo sopportato tutto questo per spirito di sopravvivenza e perché non vedevamo oggettivamente una via diversa o separata da quella degli altri. Abbiamo rinunciato a quasi tutte le nostre libertà individuali, ueh non potevamo uscire di casa, dovevamo dare una giustificazione e per ogni movimento. Ora con la vaccinazione di massa siamo tornati più o meno ad una vita normale. Eppure quel che è successo sabato in Via del Corso e in Corso d’Italia da il senso di come anche una piccola, minitissima minoranza violenta possa portare caos in una situazione grave e precaria come quella che stiamo vivendo dal marzo del 2020. Che poi se è vero che siamo uno dei paesi più vaccinati d’Europa e del mondo, e che questo è stato possibile anche grazie al lavoro di Figliuolo del governo e delle Regioni alla fine siamo stati noi ad andare volontariamente, anche con gioia a farci immunizzare.
Non so cosa succederà, chi dovrà rispondere della situazione sfuggita evidentemente di mano. Ovviamente le grottesche squadracce fasciste che hanno potuto contare nella piazza dei 10 000 no-vax, no-greenpass per galvanizzarsi ed esibirsi in quello che per loro è un grade classico: l’assalto alla sede della CGIL. A chi toccava garantire la sicurezza della città al prefetto Piantedosi? Al questore? Al ministro? Qualcosa non deve aver funzionato.
Oggi Roma è stata ripulita dalla pioggia e dal vento, bloccata dallo sciopero generale dei mezzi e da qualche altra manifestazione.
Con Giuliano abbiamo preso tram e autobus, che ha abolito due fermate lasciandoci piuttosto lontani dalla nostra meta però poi alla fine anche se in ritardo siamo riusciti, un po’ zuppi ad arrivare.
Il 15 giorno in cui entreranno in vigore le nuove regole del grampasso sarà il D-day del Drago che oggi è stato bruciato in effige insieme ad una bandiera europea da un gruppo di studenti. Lo sciopero generale di oggi è stato indetto dal variegato mondo dei cobas che pur nelle sue microdiversità è molto di sinistra e ha contestato anch’esso il green pass, bandiere rosse go go. Poi ci sono i camionisti, gli ex forconi, gli autonomi, io apro insomma ci aspetta un autunno non facilissimo. Immagino le proteste quando arriveranno le prime bollette con il super aumento.
Ettore che ha un po’ di raffreddore è a casa con la mamma e si chiede «Pelchè adesso i miei amichetti limangono consenza me?» Sì perché la nella lingua di Ettore il senza è con, un po’ come il ‘without’ degli inglesi. Ma la cosa più bella è che essendo lui, plasticamente e visivamente, il centro del suo mondo trova che siano loro ad doversi sentire soli senza di lui non il contrario.
Purtroppo devo constatare che molti degli squadristi \ assaltatori non avevano neanche la scusante della gioventù erano più o meno miei coetanei, capelli brizzolati, radicalizzati probabilmente sui social, pronti a pestare e a farsi pestare perché c’è la dittatura sanitaria. Ci troviamo di fronte a una nuova forma di radicalizzazione di cui non sappiamo ancora abbastanza, nata nella solitudine più che dal confronto.
Comunque noi questa sera ci mangeremo le prime castagne a mio avviso l’unica cosa buona dell’autunno.
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Pare, fonte Ansa, che i meno vaccinati siano i miei coetanei: quelli tra i 40-49 anni, gente che è stata bambina negli indimenticabili anni ’80, chissà per quale strana ragione. Comunque il Drago dice che grazie ai vaccini si vede finalmente la fine della pandemia. Probabilmente è così, come dicevamo ieri siamo alla quinta settimana di discesa dei casi.
Ettore era un po’ infreddolito oggi in bici, l’autunno sembra essere finalmente giunto fra noi. Nel Lazio dopo al terza dose per gli immunodepressi stanno per partire con quella per i sanitari.
Ho lavorato un sempre in ufficio e sempre al pc, non mi sono quasi mai alzato e non ho mai aperto le finestre. Questo non va bene per tante ragioni ma i primi freddi ci spingono al serrare. Il che è un errore.
Giuliano che sta in classe vicino alla finestra pure lui chiede ogni tanto di poter chiudere, me lo ha raccontato ieri mentre mi guardava con quegli occhi pieni di ammirazione ed amore del tutto immeritati.
Qui mentre si procede lentamente verso le lezioni comunali con forse la più bassa affluenza di sempre Gualtieri sembra aver incassato l’ endorsement di Calenda e quello del fiero Conte non quello della Raggi che invece incontrerà il suo avversario Michetti.
Ieri sera prima che ci cimentassimo nella visione di Black Widow Ettore ci ha tenuto a dirci: «Io sono innamolato dei supeleloi e di A.»
Altra novità importante è che dall’11 ottobre finisce il distanziamento sociale, almeno quello di un metro, per musei e luoghi di cultura. Riaperture stadi al 75% e palazzetti dello sport al 60% discoteche al 50% cinema e Teatri al 100%.
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«Papà perché le glu sono gialle?» io non so bene che rispondergli però gli dico che così si vedono meglio e sono più belle. Lo guardo mentre gioca con una gru montata su un camion giallo che gli consente di caricare e scaricare mattoncini lego. È un bel giocattolo che ha ereditato dal fratello «È anche di Giujano!» . Lo guardo e mi sembra spettacolare mentre costruisce le sue piramidi e le sue mazze, non spade, con i duplo. Saliti in bici per arrivare a scuola all’altezza di Largo Argentina, davanti alla torre, vediamo una vera gru gialla che solleva antichi manufatti sopra all’area sacra. Ettore sgrana gli occhi e me la indica tutto contento.
È la quinta settimana consecutiva che i casi diminuiscono, direi che possiamo quantomeno esserne contenti. Il 15 di ottobre si avvicina e ancora non è chiaro come si intenda risolvere, nel caso lo si voglia fare, il problema delle badanti e dei camionisti. Il rischio di finire come gli inglesi del biondissimo Jhonson un po’ c’è.
Il mondo dei TIR non è trascurabile: l’80% delle merci movimentate in Italia viaggiano su gomma. Molti camionisti sono semplicemente persone che non vogliono fare il vaccino e il greenpass, e qui diciamo che c’è poco da fare se si è stabilito che per guidare in Italia i loro mezzi devono essere greenpassati non ci sono molti margini di manovra.


C’è invece una larga fetta di autisti che proviene da paesi diversi e lavora anche in Italia. Il problema si pone soprattutto con chi viene dall’est Europa ed è vaccinato con sieri non riconosciuti in UE. Per il momento il ministero della salute ha fatto sapere con una Circolare che ha riconosciuto equivalenti, ai fini del rilascio del Green Pass, una serie di vaccini somministrati dalle competenti autorità estere: oltre a quelli con autorizzaizone UE (Pfizer BioNTech, Moderna, Janssen e AstraZeneca) anche quelli prodotti su licenza di AstraZeneca, quali Covishield (Serum Institute of India), R-CoVI (R-Pharm), Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz).
Inoltre ha precisato che, per le finalità previste dalla legge, le certificazioni di vaccinazione rilasciate dalle autorità estere sono considerate equipollenti al Green Pass purché tali certificazioni abbiano una serie di informazioni (dati identificativi del titolare, del vaccino e dell’Autorità che ha rilasciato la certificazione) e siano redatte almeno in una delle seguenti lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco, altrimenti è necessario che la certificazione sia accompagnata da una traduzione giurata.
Insomma una roba un po’ complicata quello che vi scrivo per gli autisti ovviamente vale anche per le badanti con l’aggravante che spesso le badanti hanno anche vitto e alloggio compreso nel loro contratto, ove ci sia, o comunque nel loro lavoro.
Insomma non è facilissimo. Vedremo che succederà. Intanto noi ci contentiamo del camion giallo con gru di Ettore, che non è una ruspa eh!
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In attesa del D-Day, previsto per il 15 di ottobre, quando tutti gli statali torneranno in ufficio con il green pass e dovremo ricominciare a nuotare tra le persone, qui lentamente il livello di affollamento sale. Il che è ovviamente un bene ma se dobbiamo tornare alla normalità lo dobbiamo fare con senno.
Qui un reportage fotografico sulla linea 98.

Mentre consegnavo Ettore a scuola ho sentito la dolce ATA che lo prendeva in consegna molto lamentarsi per il fatto che le persone siano potute entrare senza green pass durante il voto. Non ho capito se in polemica con il fatto in se o con il Grampasso in generale. Poi siccome dovremo fare il secondo turno la cosa si ripeterà inevitabilmente tra una decina di giorni, precisamente il 16 e il 17.


L’ottimo Drago non si ferma davanti alle proteste dello Slavini che non vuole che si rifacciano le stime catastali e cerca dopo la tremenda batosta elettorale di fermare la frana che gli sta venendo addosso. In compenso potremo andare in discoteca al 35%, per me cambia poco non ci vado da una vita e comunque non sono mai stato un gran frequentatore però pare che il movimento dei discotecari di cui Slavini si fa portavoce consideri le aperture al 35% troppo penalizzante.
Ho fatto due riunioni in presenza con persone che non frequento abitualmente, una in ufficio da me e una in una altro ufficio, e sono stato sempre con la mascherina indosso. La tentazione e il desiderio di dire che tutto è finito e che basta ora facciamo quello che vogliamo è grande ma non abbastanza da farmi abbandonare ogni remora.
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Les deux questa mattina
– Basta parlare di A. Dai basta! Ettore non se ne può più!
– No io continuo a pallale di A così lei mi sente e chiede di chi è quetta vocina?
La passione di Ettore per A non sembra doversi raffreddare troppo presto. Oggi siamo stati insieme come ai tempi del lockdown, Giuliano ha fatto un po’ di compiti, io ho scritto e lavoricchiato Ettore ha sospirato, giocato e disegnato. Grande pasta con il pesto per loro e un’insalata con il salmone, avanzato ieri, per me.
L’accademia di Stoccolma ha dato il premio nobel per la fisica a Giorgio Parisi che noi abbiamo imparato a conoscere per i suoi articoli e le sue opinioni sulla pandemia che in fondo si muoveva, e un po’ si muove ancora secondo, modelli matematici.
Roma è sempre più invasa dai turisti, sono tornati anche i pullman gran turismo, è sempre più difficile girare tra i vicoli del centro anche grazie al moltiplicarsi dei tavolini. Tutti mangiano e a tutte le ore. Quando cercheremo di capire cosa ci resta di questa dispotica esperienza ci renderemo conto che una delle cose sono proprio i tavolini, chissà se qualcuno avrà ami il coraggio di dire ai ristoratori di levarli di ritornare alla normalità. Lo dovrebbe fare se tutto va come sembra il prossimo sindaco che sarà uno tra Gualtieri e Michetti.
Una cosa me la sento di dirla a questo punto il temuto effetto scuola sull’ondata non c‘è stato e forse anche in passato si è chiuso troppo e troppo in fretta.
Questa notte e questa mattina ha piovuto il che mi ha rallegrato, era tempo!
State bene e adelante con juicio



Questa mattina mentre mi preparavo dalla porta del bagno ha fatto capolino la testa di Ettore: «Papà ho paula di peldele la mamma! Dov’è la mamma?». Martina era solo in un’altra stanza eppure il piccolo Ettore la voleva ancora un po’ per se, più vicina. È in un periodo molto mammesco. Il che non aiuta gli equilibri sia con il fratello che con me. Oggi causa la barbarie italiana che prevede che per votare si debbano chiudere le scuole sono tutti e due a casa e lo saranno anche domani. Oggi sono con la mamma domani staranno con me.
Ieri siamo andati a votare tutti e quattro insieme. Non c’era una gran fila e Giuliano si aggirava per il seggio, un tempo forse la mia classe, con grande curiosità. A parte la mascherina e il gel all’ingresso della scuola non c’era nessuna misura di sicurezza particolare, credo di avere usato la stessa matita copiativa di chi mi ha preceduto e di chi mi ha seguito. Poi però mi sono pulito le mani. Niente Green pass per il voto bastavano come al solito documento e tessera elettorale.
Ormai anche il sempre abbastanza pessimista
Cartabellotta del GIMBE
comincia a dire che la situazione in Italia è piuttosto buona e che l’ondata si è trasformata in un’ondina.

Con Giuliano ed Ettore abbiamo scoperto un angolo di Villa Pamphilj che non frequentavamo che ora ha una particolare attrattiva per via di un rinnovato campetto di basket e del playground pieno di scivoli e altalene. Quando, esausto dopo una partitella con Giuliano, ho visto lo sguardo concupiscente di un gruppetto di ragazzini filippini verso al nostra palla e gliel’ho prestata ho capito che molte delle mie paure stanno svanendo. Poi ci siamo lavati le mani e abbiano lavato anche il pallone ma solo il mese scorso non avrei prestato alcunché a degli sconosciuti, per quanto simpatici.
L’uggiosa campagna elettorale è finita e ieri il
ponte de fero ha preso fuoco
, ciliegina sulla torta, il che ha riacceso, mi si perdoni il sordido gioco di parole, la campagna elettorale nonostante il silenzio.
Mentre scrivo sono usciti i primi exit poll sembra che al ballottaggio vadano Gualtieri e Michetti.

State bene e adelante con juicio!



«Papà ti devo dile una cosa.» Mi avvicino alla porta socchiusa mi abbasso il necessario «Allola – con pausa di solennità – andale con mamma è bello! Mi piace tanto andale con la mamma.» Provo a dirgli che però anche quando a scuola va con me si diverte ma credo il mio sia stato solo un puerile tentativo destinato al fallimento.
Forse arriva il pillolone. Per uscire definitivamente dalla pandemia secondo molti tra istituzioni sanitarie ed esperti di vario genere farebbe comodo un antivirale di facile somministrazione da dare a chi si è già infettato per aiutarlo a guarire. Ricorderete tutti, oppure ve lo rammento io, che all’inizio dell’epidemia si tentò di curare molti pazienti con gli antiretrovirali usati fino ad allora per l’HIV o per l’Ebola. I risultati furono purtroppo piuttosto modesti. I monoclonali invece pare funzionino bene però sono abbastanza cari e si somministrano per via endovenosa, comunque hanno salvato molte vite e probabilmente anche quella del Trumpone allora ancora presidente degli USA.

Il Molnupiravir: una medicina  per chi si è già contagiato

È da un po’ che si sta sperimentando, anche in Italia, un nuovo farmaco che si prende per via orale e che secondo gli ottimi risultati ottenuti negli Usa ridurrebbe al mortalità dei soggetti a rischio della metà si chiama Molnupiravir. La compagnia farmaceutica Merck & Co (MSD) ha affermato in una nota che chiederà all’Fda americana e poi agli altri enti regolatori di tutto il mondo l’autorizzazione all’uso in emergenza della pillola. Però andrebbe preso subito dopo l’infezione.

 



Qui da noi le cose vanno ancora piuttosto bene, scende l’indice di contagio in tutte le regioni e solo il Lazio viene classificato a rischio moderato.
Questa settimana in Italia i cotagiati sono stati 22.416 contro i 22.815 della settimana scorsa e i deceduti 382 contro 388, una situazione quasi stazionaria. Ho notato però un gran numero di persone in fila per le farmacie di Roma per i tamponi. Al che mi sono chiesto se sono turisti, aspiranti al Grampasso provvisorio che non si sono voluti vaccinare oppure persone preoccupate di essersi infettate.
State bene e adelante con juicio!



«Lo devi costringere, obbligare, forzare gli devi imporre quello che vuoi tu.» Sembra un discorso un po’ troppo impositivo con delle sfumature maniacali eppure non lo è, perché spesso è il contesto a dare un senso a quello che diciamo. E il virgolettato è del maestro di scacchi di giuliano che cerca di insegnargli alcuni scacchi matti forzati in due mosse.

I Paesi europei che non hanno ancora raggiunto una copertura vaccinale Covid-19 sufficientemente elevata nella loro popolazione totale corrono il rischio di ripiombare nella pandemia dello scorso autunno-inverno. E’ il messaggio della nuova valutazione del rischio Covid del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Solo Malta, Portogallo e Islanda hanno vaccinato più del 75% della loro popolazione totale. Noi non stiamo malissimo ma non ci siamo ancora, siamo anche u po’ più grandi e complicati dei tre paesi campioni.
https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini
/ qui vi potete fare un’idea ma il dato è sugli over 12. Mentre sempre l’Ecdc segnala che il virus circolerà tra i nostri ragazzi e bambini under 12.
Oggi ci è arrivato il risultato del test salivare che Giuliano ha fatto a scuola: tutto negativo e non rilevato, insomma non ha il covid, cosa che a dire il vero sospettavamo ma comunque meglio così.
State bene e adelante con juicio!



«Più veloce, veloce papà.» Così Ettore mi incitava mentre percorrevamo Viale Trastevere con la nostra non potentissima bici da passeggio. Poi però quando un po’ di velocità l’avevamo presa, all’altezza di ponte Garibaldi, «Sul marciapiede papà che è il posto più siculo!»
Roma ha ripreso a girare veloce: traffico, macchine, impiegati riemersi dalle loro case di periferia, studenti, turisti, monnezza e gabbiani, cinghiali qui tra il centro e il sud della città ancora non se ne vedono.


L’economia è ripartita e Roma viene candidata dal Drago per Expo 2030, un evento di massa. L’annuncio vien dato con una lettera, o meglio lo stralcio di una lettera, che il presidente invia a tutti candidati sindaci. Ora senza indulgere in considerazioni politiche il fatto che per Roma ci sia un orizzonte di eventi di massa, il Giubileo del 2025 comunque arriverà, dà il senso che tutti cominciamo a credere nella fine della pandemia. L’Italia se la passa abbastanza bene in questo momento, le scuole hanno riaperto da un po’ e non si registrano picchi, vedremo tra un po’ ma tutto sembra andare per il meglio a tal punto che sembra di intravedere una fine della crisi. Lo stato di emergenza potrebbe non essere prorogato a fine dicembre?
Oggi le deux ritornano in piscina, li accompagna però la loro bellissima mamma. Chissà che farà Ettore, se proverà di nuovo a bere e sputare tutta l’acqua della piscina.
State bene e adelante con juicio!



«Mamma oggi voglio dile ad A. tutte le parole che conosco!» La passione del piccolo Ettore per la sua compagna continua. Cinema, teatri e stadi sono divenuti un po’ più capienti. Ieri il Comitato Tecnico Scientifico (per gli amici CTS) ha portato il limite dal 50% al 75% per stadi e luoghi aperti; nei palazzetti e nei luoghi al chiuso si sale al 50% dall’attuale 25%. Per quanto riguarda cinema, teatri e sale concerti si passa al 100% all’aperto ed all’80% al chiuso.
Restano le discoteche ancora chiuse per cui Slavini, in questi giorni un po’ in difficoltà per varie vicende, chiede la riapertura immediata di tutto e del tutto. La sua Lega gli fa il controcanto con Fedriga che parla di scelte equilibrate.
I Novax, nogreenpass perdono la loro voce più calda: il canale telegram BASTA DITTATURA, chiuso da telegram stessa per violazione dei termini di servizio. Ho imparato da tempo che quel che è vero per le buone idee è vero anche per quelle cattive: camminano sulle gambe degli uomini, quindi credo non farà una grossa differenza.
Giuliano invece ha fatto il suo test salivare per il campione della sua scuola. Pare però che non ci sia stata un grande adesione. MI racconta di un piccola spugna estratta da un fiala che deve suggere.
Qui nel Lazio da mercoledì gli ultra ottantenni potranno fare la terza dose prenotandosi su
https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/MAIN/HOME
purché abbiano ricevuto al seconda dose entro il 31 marzo 2021.
State bene e adelante con juicio!



A volte va così.
– Papà sono stanco!
– Bene amore riposati.
– NO! Facciamo un gioco.
E tutto sommato ne sono felice perché quando abbiamo voglia di giocare vuole dire che stiamo bene. Che stiamo in salute. La crisi del covid nostro sembra che piano, piano stia scivolando via, verso un’endemicità che potrebbe avere il sapore della normalità. Però, però come diciamo sempre aspettiamo l’effetto delle scuole e l’arrivo della stagione influenzale. Che chissà che sarà… Però tutto lascia credere che tra vaccini, grampassi e mascherine, sempre più rade in giro, le cose vadano verso una normalità endemica.
Abbiamo passato un bel fine settimana a csa si amici a Roma sabato e in campagna domenica. Devo ammettere che m sono lascaito andare anche al finger food che consideravo più o meno il diavolo fino a poche settimane fa. Con l’ausilio di qualche posata dai piatti comuni ma comunque finger.
L’ottimo Alessio D’Amato non si da riposo e annuncia la terza dose in un cocktail con l’antiinfluenzale suscitando qualche perplessità tra il personale medico colto un po’ alla sprovvista. “Nel Lazio pronti a partire con la terza dose di richiamo Covid, contestuale al vaccino antinfluenzale. “Non appena sarà disponibile la circolare del Ministero della Salute” aggiunge D’Amato spiegando: “Si inizierà con tutti gli over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale entro il 31 marzo 2021 (ovvero che hanno fatto la seconda dose entro il 31 marzo 2021), per poi proseguire con tutti gli altri”.
Quando Giuliano ci racconta qualcosa per lui di importante catturando così, non è difficilissimo, la nostra attenzione a tavola spesso Ettore comincia a raccontarci una storia parallela del tutto inventata che però ha un ritmo narrativo simile a quella del fratello. Il che è ance divertente e temo che a volte questo succeda anche tra i nostri meravigliosi attori istituzionali, un po’ persi nel narcisismo come Ettore, che tutto sommato è uscito dalla fase orale da pochissimo, e un po’ presi invece dalla cogente campagna elettorale romano laziale.
C’è un solo posto che ho frequentato pieno di mascherine: una struttura ospedaliera, stracolma di pazienti non covid, come richiamati dopo una lunga attesa.
State bene e adelante con juicio!



«Papà, papà guarda ho fatto un castello di carte!» Contentissimo della sua performance Giuliano mi chiama per mostrarmi la sua piccola creazione. L’adorante fratello lo guarda e ride con lui quando inevitabilmente le carte implodono.
Questa mattina mentre ero in ufficio mi è arrivato un sms dell’Asl Roma 1 che mi chiedeva l’autorizzazione per includere mio figlio nel programma di screening con i tamponi salivari. Se acconsentivo dovevo proseguire sul web ed inserire un pin che loro stessi mi avrebbero mandato via sms. Ovviamente ho acconsentito. Quando testeranno Giuliano mi avviseranno e mi faranno avere prontamente i risultati. MI apre una buona cosa spero che molti genitori acconsentano; è un modo per contrastare il covid nostro che già con l0imjuniuzzazione di massa non se la sta vedendo troppo bene. Giuliano ed Ettore ovviamente non sono vaccinati come tutti i bambini della loro età.
Il Drago prosegue senza troppi problemi il suo percorso tra le ovazioni di Confindustria. Onestamente sembra di capire che le scelte fin qui fatte su pandemia, Grampasso e quant’altro stiano pagando. Parafrasando il Pascoli meno felice: la grande depressa si è mossa.

Brunettone felice dal 15 ottobre rimanda tutti il classe, no scusate in ufficio. Quasi la realizzazione di un sogno credo per il ministro divenuto famoso per la lotta ai presunti fannulloni della PA. Per altri immagino sia invece una sorta di incubo, in ogni caso fine dello smart working.
State bene e adelante con juicio!



Oggi sono stato ucciso una trentina di volte, a pistolettate. «Mani in alto!» e poi mi sparava. Ho provato ad obiettare che non si fa così, se tengo le mani in alto sono innocuo non c’è bisogno di spararmi! Ma niente mi voleva sparare lo stesso. Alla fine abbiamo trovato un compromesso io non obbedivo alla sua intimazione e allora lui mi sparava. «Bim! Bim!» Niente nessuna pietà l’importante per lui era farmi secco e che io facessi le più strane onomatopee possibili mentre crepavo. Ieri però, il mio piccolo pistolero, in piscina ha pianto tutte le lacrime del mondo. Appena giunti negli spogliatoi, un attimo prima della lezione per limitare la permanenza in un ambiente piccolo umido e caldo, ha cominciato a protestare prima che voleva la sua piscina che quella non era la sua piscina, e poi che voleva la mamma! Mi sono fatto coraggio l’ho comunque consegnato ai maestri. Sono rimasto a sudare guardare per una decina di minuti. La situazione sembrava disperata: si era abbarbicato ad un occhialuto maestro, agitava i braccioli, cui a dire il vero non è abituato, e continuava piangere come una fontana. Poi sono andato via: spesa e fuga nella speranza che non vedendomi si arrendesse.
Quando torno lo trovo che si china sull’acqua come per berla, inizialmente non capisco poi mi rendo conto che fa le bolle, esercizio che i maestri di nuoto hanno fatto fare a tutti noi, ride si tuffa insomma si diverte. Quando esce gli chiedo cosa gli sia piaciuto di più lui mi risponde «La tellina» che dopo qualche ulteriori indagine risulta essere la stellina altro esercizio per imparare a galleggiare.
Mentre io ero alle prese con Ettore, Giuliano il lavoro, insomma con la vita, il Grampasso faceva irruzione in parlamento stabilendo che anche i parlamentari della repubblica avrebbero dovuto soggiacere alle regole che valgono per tutti noi. Moilti furbacchioni usano i Qrcode di amici o parenti, quacuno rimanda ancora il momento della vaccinazione o della confessione : non ho il Green Pass. Alcuni se ne vantano addirittura. Il tempo per cincischiare però sta per fionire dal 15 di ottobre per entrare più o meno in qualunque luogo di lavoro sarà necessario il Grampasso.
Ancora molti di dei miei compatrioti non si è vaccinato e la stagione influenzale si avvicina pericolosamente, il buio, la vita al chiuso, il freddo arriveranno e inevitabilmente le cose andranno un po’ peggio, se non ci faremo trovare pronti molto peggio. Secondo la fondazione GIMBE: la campagna rallenta: in 2 settimane -41% di nuovi vaccinati. In una settimana solo 486mila.

State bene e adelante con juicio!



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