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Sabato 4 Settembre 2021 14:09

Gara Roma TPL, il Comune smentisce l’assessore e congela il procedimento





L’ennesimo stop alla seconda gara

Dopo il fallimento della prima gara per sostituire Roma TPL, il consorzio privato che gestisce il 20% del trasporto pubblico locale, il Comune di Roma ci aveva riprovato con una seconda gara bandita il 24 novembre scorso. 

I nuovi operatori del servizio sarebbero dovuti subentrare a febbraio del 2021, ma la gara è stata nuovamente impugnata presso il TAR del Lazio. Nel mirino del Tribunale era finito il metodo di calcolo dei corrispettivi chilometrici, giudicati dai ricorrenti inadeguati per prestare servizio nelle congestionate strade della Capitale. 

Il 3 agosto scorso, infine, il TAR aveva rigettato le istanze cautelari, accogliendo invece la trattazione di merito in un’udienza pubblica che si terrà il 17 novembre prossimo.

Il trionfalismo dell’assessore Calabrese

“Il bando di gara per i servizi di Tpl periferici di Roma Capitale andrà avanti fino alla scadenza fissata dall'amministrazione per la presentazione delle offerte a settembre prossimo”, aveva festeggiato sul proprio profilo facebook l’assessore ai trasporti Pietro Calabrese, “il Tar del Lazio ha respinto infatti i ricorsi presentati dalle società ricorrenti, riconoscendo, in sostanza, le ragioni dell'amministrazione. 

È un dato di fatto ormai inoppugnabile”. Ma alla i fatti hanno smentito le promesse.

Il Comune congela la gara

È arrivata infine nella giornata di ieri la missiva urgente dal Dipartimento Mobilità e Trasporti: l’ordine perentorio è quello di congelare tutto in attesa dell’udienza del 17 novembre e così è stato. La seduta pubblica fissata per la giornata di oggi, durante la quale sarebbero state vagliate le offerte, è stata sospesa fino all’emanazione della sentenza del TAR.

La rabbia degli autisti

Nel frattempo nei depositi di Maglianella, Valleranello e Costi di Roma TPL è montato il malumore e la delusione degli autisti, che lamentano condizioni di lavoro sempre peggiori. 

Dopo il blitz dei delegati del Comune a bordo degli autobus, durante il quale è stata certificata la mancanza di manutenzione sulle vetture, poche decine di autobus sono stati riparati. 

Il problema resta quello dell’età media del parco veicolare, raddoppiata nel giro di soli quattro anni, e dell’incognita sul futuro del servizio. 

A meno di possibili ulteriori inciampi, a maggio del 2022 scadranno i quattro anni entro i quali è possibile concedere la proroga del servizio. E se i nuovi operatori non saranno individuati entro questa deadline, bisognerà procedere con un nuovo contratto-ponte.

da Repubblica





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