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Giovedì 23 Settembre 2021 14:09

Elezioni nel XV: Badaracco, Martelli, Signorini e Torquati a confronto

Dei nove candidati alla presidenza del Municipio XV (qui l’elenco), con tutto il rispetto per chi non abbiamo coinvolto è indubbio che a contendersi concretamente la poltrona da minisindaco sono Irene Badaracco (M5S), Tommaso Martelli (Lista Calenda), Andrea Signorini (Lega, candidato del centrodestra) e Daniele Torquati (PD, candidato del centrosinistra). Con l’obiettivo di fornire ai […]

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Dei nove candidati alla presidenza del Municipio XV (
qui l’elenco
), con tutto il rispetto per chi non abbiamo coinvolto è indubbio che a contendersi concretamente la poltrona da minisindaco sono Irene Badaracco (M5S), Tommaso Martelli (Lista Calenda), Andrea Signorini (Lega, candidato del centrodestra) e Daniele Torquati (PD, candidato del centrosinistra).

Con l’obiettivo di fornire ai nostri lettori una panoramica delle loro ricette, abbiamo chiesto ai quattro candidati di rispondere a cinque domande su temi caldi del territorio: mobilità/viabilità, grandi opere incompiute, politiche sociali, commercio, ambiente. Ecco le risposte.

Badaracco    La ricetta, in armonia con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Roma Capitale, è quella di pensare la mobilità ponendo l’accento su: ciclabilità, pedonabilità, trasporto pubblico, senza trascurare la digitalizzazione, la sicurezza stradale e l’accessibilità universale, tematiche quest’ultime trasversali che devono essere presenti in qualsiasi intervento.

La periferia, come il centro, deve essere oggetto di programmi di riqualificazione e sviluppo che investano anche il processo della mobilità e viabilità garantendo la qualità dello spostamento.

Per il XV Municipio, nel piano degli investimenti 2021-2023 di Roma Capitale è già finanziato il progetto del collegamento tranviario Piazza Mancini – Via Flaminia – Corso Franca – Stazione Vigna Clara, con un importo di euro 490 mila, da impiegare entro il 2021, per incarichi professionali esterni, progettazione, studio e ricerca (IPE).

Inoltre, Roma Capitale, in collaborazione con la Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, continua a lavorare per il potenziamento dell’anello ferroviario, per il quale sono stati stanziati progetti per oltre 800 milioni di euro, tra i quali la riapertura della tratta Vigna Clara – Ostiense.

Nel nostro programma per il Municipio XV ci impegniamo a farci promotori affinché Roma Capitale si doti delle risorse finanziare per il completamento della Metro C con le tratte T1 (Clodio – Farnesina), C2 (Farnesina – Grottarossa), che non è stato possibile reperire con l’emendamento alla legge bilancio 2021. 

Martelli   Abbiamo scritto un programma su cui abbiamo lavorato per oltre un anno che presenteremo al Comune. Partiamo dalla “Roma Nord”, eletta peggior linea dai pendolari nel 2019, e su cui la Regione Lazio non ha ancora speso i 337 milioni di euro stanziati: vogliamo trasformarla in una linea metropolitana, facendo passare la competenza alla Città Metropolitana.

Poi dobbiamo sbloccare la stazione di Vigna Clara, snodo fondamentale per chiudere l’anello ferroviario e dare ai cittadini della zona un reale collegamento col resto della città.
Per quanto riguarda il trasporto su gomma, introdurremo un maggior numero di linee express ad alta capacità e linee a chiamata per le aree meno popolose, in modo da snellire e velocizzare i collegamenti tra tutte le zone del Municipio. A queste si aggiungerà una rete ciclabile sicura e integrata, dando priorità agli assi radiali e al GRAB.

Per quanto riguarda le strade interverremo con un sistema di controlli fissi sulla Cassia (come Cassia Nuova-via Oriolo Romano), e con modifiche alla viabilità per quanto riguarda l’incrocio con via Cortina-via Cassia Antica. Le precedenti amministrazioni hanno vissuto con la paura di sbagliare e fare torto a qualcuno. Se si vogliono cambiare le cose qualcuno dovrà essere scontentato: serve coraggio che ormai non vedo più nella classe politica. 

SignoriniSarà necessario prolungare la Metro C fino a Roma Nord, prima almeno fino a Farnesina (Stadio Olimpico) e poi lungo la Cassia fino a Grottarossa. Ultimo tassello è il capolinea alla Giustiniana per collegare la Metro C con la linea ferroviaria FL3 Roma-Viterbo.

Per quanto concerne le situazioni di pericolo rimaste irrisolte, se eletto, vorrei, fin da subito, costituire un gruppo interdisciplinare di concerto con il Dipartimento Mobilità, i tecnici della U.O.T. e la Polizia Municipale, così da essere operativi in tempi rapidi e approntare le giuste soluzioni.

A proposito, mentre vi scrivo, sembrerebbe prossima l’apertura della stazione Vigna Clara, come da recente video girato dal sottoscritto e postato sui social: potenza della ormai imminente tornata elettorale.

 TorquatiE’ necessario coniugare i progetti di lungo periodo con quelli di medio periodo. Assumere la Presidenza del Municipio vuol dire anche esserci sui grandi temi di livello romano. Occorre quindi difendere la legittima rivendicazione di avere la metro C sull’asse della Cassia che si unisce alla stazione della FL3 “La Giustiniana”: deve essere una richiesta trasversale della classe dirigente territoriale, a cui aggiungere la chiusura dell’anello ferroviario e l’apertura della stazione di Vigna Clara.

E inoltre portare avanti gli accordi con l’Ospedale Sant’Andrea per il varco sul Raccordo Anulare, alleggerendo di fatto l’uscita Flaminia: non è più rimandabile l’adeguamento di Via di Grottarossa.

Per le rotatorie ci sono difficoltà storiche, anche dovute a progetti nati male: penso a via Cortina d’Ampezzo, ma anche a via Oriolo Romano. Noi, nei tre anni in cui abbiamo amministrato (2013-216), siamo riusciti a finanziare e ad iniziare la rotatoria nel quartiere de “La Giustiniana”. Per Cortina D’Ampezzo e Oriolo Romano vanni ripresi i vecchi progetti e modificati per renderli esecutivi. Il tema poi dalla “Braccianese bis” è ormai improrogabile.

Mezzi pubblici: non possiamo negare che tutto sia legato alle sorti di ATAC, situazione che in questi cinque anni è nettamente peggiorata. Una questione però possiamo dirla: una delle prima cose che ho intenzione di fare è ripristinare il percorso della linea 301 che noi avevamo prolungato fino a piazza Augusto Imperatore e che invece oggi è stato ridotto.

Badaracco  Il territorio di Cesano è da decenni abbandonato a causa della strutturale mancanza di risorse finanziarie sufficienti e necessita di un importante intervento di riqualificazione urbana.

Credo che i cittadini di questo quadrante abbiano atteso molto e meritino il completamento delle opere già iniziate, penso al palazzetto dello sport ma anche alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, il parco giochi inclusivo e la riqualificazione della Piazza Antonio Basso. Per quest’ultima è previsto nel piano degli investimenti municipale 2021-2023 lo stanziamento del finanziamento di 185 mila euro.

Pertanto, alla sua domanda rispondo: il palazzetto dello sport in Cesano.

Martelli  Da abitante del Fleming/Ponte Milvio direi di getto il Collettore Alto Farnesina, ma sono candidato presidente di un Municipio più grande del comune di Milano e per questo non possono essere fatte scelte campanilistiche: ogni zona avrà le sue priorità.

Quindi lavori pubblici per la sicurezza idrogeologica, nuove strutture per lo sport e l’integrazione della comunità, come per il palazzetto di Cesano e la mai realizzata Casa Lazio Bob Lovati.

SignoriniSono tre priorità e quindi agirò da subito senza stilare nessuna classifica. Nei primi due casi, di concerto con il Campidoglio, vorrei coinvolgere, considerati i miei buoni uffici, CONI e ICS: ho già un paio di idee interessanti, senza voler ripartire da capo. Sarà comunque centrale l’opera del consiglio municipale e del Dipartimento  Sport Capitolino.

Il caso invece del Collettore Alto della Farnesina rappresenta la cartina di tornasole dell’amministrazione grillina: l’opera è stata affidata a gennaio del 2021, dopo una gestazione durata esattamente due anni per quel che riguarda l’adozione del disciplinare e il conseguente bando. Ad oggi, inspiegabilmente i lavori non sono ancora partiti: ci faremo carico anche di questa. Sarò una spina nel fianco. Ogni giorno.

 TorquatiPriorità assoluta alle opere di risanamento idraulico. Il tema del rispetto dell’ambiente e della cura delle periferie passa per la concretezza, per esempio, di far vivere la cittadinanza senza la paura di avere le case e luoghi di lavoro allagati nei giorni di pioggia.

Nei venti anni precedenti alla nostra amministrazione non era stato fatto nulla. Noi abbiamo ottenuto invece investimenti utili allo scopo: il finanziamento dell’impianto di Via Procaccini a Prima Porta, l’adeguamento di Via Frassineto, ma anche gli interventi su Corso Francia, nonché la soluzione che trovammo per il collettore alto della Farnesina. Poi il niente. Il risanamento idraulico va ripreso e in fretta.

Per i due palazzetti poi sarebbe stato sufficiente, come per il risanamento idraulico, continuare sulla strada tracciata da noi allora. Per quello di Cesano abbiamo lasciato un finanziamento di un milione e 700 mila euro che oggi ci dicono sia insufficiente e per il Colli d’Oro credo sia urgente un tavolo di concertazione che porti ad un progetto di rigenerazione urbana.

Badaracco  Per il tema delle politiche sociali l’Assessore Avv. Paola Chiovelli nel XV Municipio ha avviato progetti sperimentali che sono oramai divenuti strutturali e insopprimibili per l’integrazione sociale, penso a Da.Con.Per, il centro giovani e famiglie in Labaro, con laboratori artistici e sportivi, sostegno allo studio e sostegno alla genitorialità, e il nuovo centro anziani in Via San Felice Circeo, quest’ultimo semplicemente da inaugurare.

Il mio impegno è quello di proseguire nel lavoro intrapreso dall’Assessore Chiovelli implementando i progetti e servizi dedicati ai giovani, alle donne, ai disabili e agli anziani secondo l’indirizzo di sostegno e reinserimento ma anche di assistenza domiciliare, ricomprendendo anche il progetto Studio XX.

Ricordo per le donne l’apertura del primo centro antiviolenza (CAV), nel XV Municipio, intitolato ad Alda Merini, in Via Cassia n. 8, che dall’8 marzo 2021 accoglie donne per superare ogni tipo di violenza di genere: psicologica, fisica, economica, domestica, intra ed extrafamiliare.

Lavorerò affinché gli interventi di politica sociale realizzino il principio di sussidiarietà e, dunque, generino percorsi virtuosi di partecipazione attiva dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, nei processi di definizione, realizzazione e implementazione del servizio.

Martelli  La questione di Studio XX è il classico esempio di conflitto di competenze: una scaricabarile che alla fine danneggia solo i cittadini. Da ragazzo ho fondato una start up legata alla musica e ai giovani emergenti, quindi so bene quanto questa sia una tematica potente e aggregante: aspettando che vengano risolte le questioni burocratiche sugli immobili contesi, se ne dovranno trovare di altri da affidare alla gestione di gruppi di ragazzi.

Ridisegniamo il meccanismo di assegnazione dei servizi: bandi più lunghi, maggiore attenzione nella fase di progettazione e più controllo della qualità del servizio con un maggior decentramento delle competenze e dei relativi budget ai Municipi, revocandoli in caso di cattiva gestione.

Infine permettetemi un’osservazione. Mi piacerebbe non parlare di anziani e giovani in maniera separata e distante: i centri per anziani possono essere trasformati in centri diurni aperti anche ai giovani, con attività ricreative e culturali, favorendo anche il dialogo inter generazionale.

Signorini I giovani vanno coinvolti con progetti ed attività a loro destinate. Studio XX va restituita alla fruizione dei cittadini: si elabora un progetto, si predispone un bando e si procede all’assegnazione. Non ci vuole molto. Burocrazia e lentezze amministrative, producono danni seri sotto il profilo sociale dei nostri quartieri.

Nei CSA invece, metterò in campo tutta la mia esperienza pregressa: vedrete saranno uno dei fiori all’occhiello del Municipio. Poi, se vorranno, li sfiderò anche a briscola e tressette.

 TorquatiQuesto tema non può che passare per un buon utilizzo del patrimonio pubblico in attività culturali e sociali. Penso ai progetti per il “Dopo Di Noi”, ma anche a quelli dello “Studio XX” a Labaro, a quelli del polifunzionale di Via Sulbiate, nonché quelli per il Castello di Cesano a piazza Caraffa e a quelli delle case cantoniere di Osteria Nuova.

Poi ancora l’ex Asl di Via Offanengo –  locali che potrebbero essere convertiti in una nuova biblioteca per esempio – e quelli del Punto Verde Qualità “Olgiata”, attualmente una grossa criticità per il nostro Municipio. Durante il nostro scorso governo infatti, dopo che nel 2015 di concerto con Roma Capitale venne revocata la concessione e i locali dell’Olgiata Shopping Plaza tornarono ad essere patrimonio del Comune di Roma, inaugurammo la nuova sede della Croce Rossa del Municipio XV e nello stesso periodo, votammo poi un atto per far trasferire l’ufficio anagrafico di La Storta. Oggi purtroppo la struttura è nel più completo stato d’abbandono, con le attività commerciali chiuse a causa di una diatriba interna tra Comune ed ex Provincia per l’autorizzazione al depuratore, e gli uffici anagrafici mai spostati.

I giovani hanno ragione: sono anche loro ad aver pagato un prezzo alto durante i mesi del Covid. È giusto restituire loro socialità. La pandemia ha lasciato uno stravolgimento che proseguirà anche nel futuro, aumentando le disuguaglianze e facendo emergere difficoltà economiche e sociali. Dobbiamo lavorare a questo tema, ovvero sanare, per quanto possibile nella dimensione municipale, le disuguaglianze ricostruendo nuove politiche sociali, aiutando le famiglie, diminuendo la burocrazia di accesso ai benefici economici, facilitando l’accesso ai servizi di sostegno.

Dobbiamo costruire una “rete sociale” che tenga insieme Istituzioni, cittadini ed enti di Terzo settore sociali e culturali.  Attori fondamentali di questa rete sono i giovani che, con le loro idee ed energie, possono fare la differenza. Anche sui Centri Anziani credo si possa fare di più: i nostri anziani vogliono attività sociali, sanitarie e culturali che impreziosiscano i loro centri.

Badaracco  Avvierei un progetto partecipato coinvolgendo cittadini e negozianti per raccogliere le istanze di entrambi, contemperando e bilanciando le esigenze tenendo conto delle peculiarità del territorio.

la crisi economica acuita dai provvedimenti emergenziali assunti per il contrasto alla diffusione della pandemia hanno inflitto un duro colpo all’economia esponendo i commercio al riscio dell’infiltrazione mafiosa, che intendo contrastare in ogni modo. 

Martelli  Gli interventi prioritari per il settore della ristorazione riguardano l’occupazione di suolo pubblico (OSP). Al riguardo il Comune deve prevedere la stabilizzazione dei tavoli all’aperto concessi per via della pandemia, dove possibile, in un quadro di regole chiare – prevedendo il regolare pagamento del COSAP – che andranno fatte rispettare grazie ad un aumento dei controlli da parte della Polizia Locale.

Allo stesso tempo il Comune deve rivedere la classificazione delle strade, soprattutto nelle aree ad alta densità commerciale, per permettere l’occupazione del suolo pubblico nelle strade che oggi il PGTU considera di “viabilità principale” e rimuovere le circa 60mila macchine abbandonate presenti a Roma che occupano il suolo pubblico in maniera indebita. In questo modo verranno liberati spazi auto sufficienti.

Nel nostro Municipio, sicuramente la zona più interessata è Ponte Milvio: oltre all’intensificazione dei controlli e il rispetto delle regole dovrà essere ripresa la questione della concessione del parcheggio di via di Tor di Quinto e il ripristino dell’area dell’ex deposito della Farnesina che potrebbe aiutare a decongestionare il traffico in zona ed essere un prezioso aiuto alle attività commerciali e agli abitanti del quadrante. 

Signorini Lì esiste una delibera d’indirizzo capitolino che lega le OSP al perdurare dello stato di emergenza COVID: vediamo prima se sarà prolungato. Dopodiché magari il Campidoglio delegasse completamente tale prerogativa ai Municipi: a quel punto sarà essenziale conciliare i sacrosanti diritti dei residenti, con gli altrettanti legittimi interessi dei commercianti, che hanno pagato, è il caso di dirlo, un conto salato a causa della pandemia.

 TorquatiLe richieste di autorizzazioni sono per il 90% nella zona di Ponte Milvio. Nel 2013 uno dei miei primi atti approvati fu quello di eliminare la direttiva di Giacomini sugli allora famosi “marciapiedi fai da te” di Ponte Milvio. Quell’ordinanza aveva creato disparità tra gli esercizi commerciali e, in mancanza del piano di massima occupabilità, molta confusione, ma oggi la situazione è diversa.

Il piano, nonostante l’atteggiamento rigido dell’attuale amministrazione, ma soprattutto grazie alla nostra impostazione dei tre anni di governo, è stato approvato e per le nuove autorizzazioni credo che non si possa più prescindere dalla salute delle attività commerciali messe in seria difficoltà dalla pandemia.

Se il Campidoglio delegasse la decisione al Municipio saremmo pronti a prenderci la responsabilità: decideremo insieme valutando la situazione e coinvolgendo le attività commerciali e i residenti senza più creare una frattura tra loro. Sarà l’occasione anche per riaggiornare il piano e magari far conoscere questa opportunità a tutto il resto del territorio. Credo ci sia un grande bisogno di concertazione e condivisione anche in questo campo.

Badaracco  il tema dei rifiuti è posto al primo punto del programma politico per il XV municipio avendo il Movimento 5 Stelle, con la sindaca Virginia Raggi, investito risorse e competenze per il risanamento dei bilanci della municipalizzata Ama e presentato dopo decenni il piano industriale recentemente approvato per un importo di 340 milioni di euro, di cui 170 milioni gia’ impegnati per nuove assunzioni, acquisto di mezzi e cassonetti.

All’esito di uno studio particolareggiato del territorio e delle esigenze contingenti, in linea con il piano industriale di Ama, mi adopererò affinché anche nel XV municipio vengano raggiunti gli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti previsti dal piano.

In tale ambito di studio e ricerca non escludo che in alcuni quadranti la modalità di raccolta del rifiuto porta a porta (pap) possa meglio soddisfare le esigenze di mantenimento del decoro e sanitarie. Mi adopererò per l’individuazione di una nuova area idonea all’insediamento di isola ecologica, che garantirà un più efficiente ed efficace servizio di raccolta differenziata, nonché implementerò il servizio dedicato alla raccolta degli ingombranti.

Circa la discarica abusiva di via del Baiardo rammento essere una vicenda nota che si trascina da quasi dieci anni senza soluzione con rimpallo di responsabilità da parte della Regione Lazio, designata custode giudiziaria dalla Procura della Repubblica nel 2016.
Noi siamo senz’altro dalla parte dei cittadini e ci adopereremo per sollecitare una risposta adeguata da parte delle autorità competenti alla domanda di bonifica, avendo a cuore la tutela della salute e dell’ambiente.

Martelli  Nelle ultime tre amministrazioni (cdx, csx e 5stelle) non è stato fatto nulla: non lo dico io, è sotto gli occhi di tutti i cittadini. A questo si è aggiunto il problema endemico della burocrazia romana: il conflitto di competenze paralizza la città. La colpa è sempre di qualcun altro perchè “la competenza non è la mia”. Basta! Al cittadino non interessa che la sponda sia della Regione Lazio, dell’Ente Bacino del Tevere o del Comune. Il cittadino vuole solo che la questione venga risolta!

Per questo la questione della discarica  di via del Baiardo sarà una delle mie priorità, cominciando dalla proposta sulla viabilità che abbiamo fatto per la zona del laghetto di Tor di Quinto: creare un percorso ad anello a senso unico che dovrà passare proprio sulla discarica e che quindi dovrà essere bonificata.

Poi prenderò l’impegno personale di andare a piantare una tenda fuori dalla Regione Lazio, fino a quando il governatore non verrà a risolvere di persona questa vicenda a dir poco vergognosa.

Signorini Lì serve la collaborazione di tutte le istituzioni, senza rimpallo di competenze: curioso che questi ultimi otto anni coincidano proprio con la somma delle due precedenti giunte municipali e capitoline a guida PD e 5S. Sarà un caso? Non lo so, ma non vorrei intestarmi anch’io questo record poco edificante. Mica sarà impossibile bonificare un’area, custodirla e renderla fruibile, no? Per l’Ama invece sarò un vero e proprio assillo, mi creda.

 TorquatiDurante il nostro mandato (2013-2016), dopo oltre 20 anni, abbiamo portato la raccolta dei rifiuti “porta a porta” a 48.000 abitanti su 158.000 residenti. Da cinque anni è tutto fermo. Estendere la raccolta differenziata “porta a porta” è un obbligo e deve essere anche percepito come una convenienza. Consente, infatti, non solo di diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati estremamente costosi da trattare (e pertanto di diminuire anche i costi a carico dei contribuenti), ma aiuta anche ad avere quartieri più puliti e una coscienza collettiva di rispetto per l’ambiente.

È inoltre necessario implementare i servizi con la realizzazione di una nuova isola ecologica. La tutela ambientale è sensibilità ormai diffusa e la questione della transizione ecologica è una delle sfide più suggestive del futuro: credo che anche i Municipi in questo senso possano essere protagonisti.

Claudio Cafasso

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