Martedì 11 Gennaio 2022 12:01
I Siciliani di Cettina Donato e Ninni Bruschetta
Avvisati per tempo dalla nostra insegnante di Kyūdō, Olga Ferri, sabato 8 gennaio ci siamo recati in via Merulana n°
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Palazzo Merulana: l’avevamo lasciato polveroso e sporco edificio, sede dell’Ufficio di Igiene (proprio così cari lettori, non meravigliatevi) e l’abbiamo ritrovato splendido museo di arte contemporanea.
A farcelo apprezzare Eleonora Di Fortunato, direttore artistico: la calda accoglienza è in portico con reparto caffetteria (con macchina da caffè non funzionante!) e le sculture di Lucio Fontana, Pericle Fazzini, Antonietta Raphael.
Bernardo Siciliano – Ritratto di Elena e Claudio Cerasi
Sempre dal pian terreno si può accedere direttamente in un terrazzo-giardino, lontano dall’assordante traffico, oppure, tramite le scale o l’ascensore, ai piani superiori per apprezzare ben 90 opere della scuola romana del Novecento: Fausto Pirandello, Giacomo Balla, Mario Sironi, Giorgio De Chirico, Antonio Donghi, Mario Mafai, Antonietta Raphael, Giuseppe Capogrossi. Gli ambienti sono ben illuminati, raffinati e con numerose poltrone e divani.
Un luogo adattissimo anche ad eventi culturali come quello al quale abbiamo assistito sabato 8 gennaio 2022: I Siciliani.
La grande amicizia tra Antonio e Ninni Bruschetta è il filo conduttore dello spettacolo, impreziosito dai virtuosismi di Cettina Donato, autrice delle musiche.
Cettina Donato, padrona assoluta del pianoforte, ammalia per bellezza e bravura, difficile rimanere insensibili a tale concentrazione di qualità, ha diretto il complesso jazz non con i cipigli, ma con i sorrisi.
Ammaliatore della stessa pasta è Ninni Bruschetta (non per niente i due provengono dallo stretto di Scilla e Cariddi) con la sua calda voce baritonale, dote naturale, ma frutto, anche, di molti anni di studio.
A completare il gruppo jazz, di assoluto valore artistico: il batterista Mimmo Campanale, il contrabbassista Dario Rosciglione, il sassofonista Dario Cecchini (in realtà Sax Soprano, Sax Baritono, Flauto Traverso-vocalist in contemporanea!): un ensemble da rimanere incantati per l’affiatamento e le armonie.
La parte delle siciliane è stata interpretata dall’attrice-cantante Celeste Gugliandolo.
Commovente è la descrizione che Ninni fa dell’amico Antonio: un sognatore, al tempo stesso cinico e romantico, che regalava a chiunque i suoi quadri, poesie, i bigliettini da visita dipinti a mano.
Antonio spesso rimproverava Ninni di aver fatto della recitazione una professione, ma, per fortuna nostra, Ninni non gli dette mai retta.
Numerosi gli aneddoti narrati dall’attore-professionista, ricordi agrodolci (non per niente siamo nella terra degli agrumi) dell’amico ed interpretati con una tale passione da far vedere quasi la sua anima passeggiare per la sala: è stato proprio un bel Pasticciotto agrodolce de via Merulana.
Ecco il tabellone degli eventi