Giovedì 13 Gennaio 2022 13:01
Vite di Ginius
17/01/22
Teatro Sala Umberto
MAX MAZZOTTA
in
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VITE DI GINIUS
installazioni video Max Mazzotta
assistente alla regia Angela Candreva
responsabile tecnico e struttura scenica Gennaro Dolce
costumi Giada Falcone/Moema Academy
consolle luci e video Serafino Sprovieri
consolle audio Francesco Malizia
produttore esecutivo/amministrazione Gianluigi Fabiano
organizzazione Iris Balzano
produzione Libero Teatro
scritto e diretto da Max Mazzotta
assistente alla regia Angela Candreva
responsabile tecnico e struttura scenica Gennaro Dolce
costumi Giada Falcone/Moema Academy
consolle luci e video Serafino Sprovieri
consolle audio Francesco Malizia
produttore esecutivo/amministrazione Gianluigi Fabiano
organizzazione Iris Balzano
produzione Libero Teatro
scritto e diretto da Max Mazzotta
Max Mazzotta, fondatore e direttore artistico di Libero Teatro, da vent’anni attivo in Calabria con progetti nati in sinergia con l’Università della Calabria, per cui cura laboratori teatrali in collaborazione con il dipartimento di studi umanistici dell’ateneo e allievo di un mostro sacro del teatro come Giorgio Strehler, con il quale ha lavorato all’interno delle sue ultime produzioni, ma anche volto noto per aver interpretato il ruolo di Enrico Fiabeschi nel cult cinematografico Paz! (2002).
Vite di Ginius è il suo primo monologo scritto, diretto e interpretato per Libero Teatro.
Vite di Ginius è il suo primo monologo scritto, diretto e interpretato per Libero Teatro.
Lo spettacolo è il viaggio di purificazione e consapevolezza che l’anima di Ginius, corpo morto giunto al capolinea, intraprende in una dimensione spazio-temporale sconosciuta. Come il Sommo Poeta di cui quest’anno ricorre il sette centenario dalla morte, l’anima si ritrova nella barca di Caronte, una sorta di navicella spaziale. Da qui Ginius percepisce una misteriosa voce che la aiuta ad andare oltre il tempo concepito dai mortali. Costretta a scavare dentro se stessa, l’anima di Ginius deve ricordare l’esperienza di alcune sue vite incarnate: un monito a ricordarci chi siamo stati per riconoscere chi siamo diventati davvero.
Lo spettacolo interseca diversi linguaggi. Corpo, suoni viscerali, musicali, e video si amalgamano sul palco senza soluzione di continuità. Il lavoro di scrittura drammaturgica viene esaltato dalla sua fusione con una lingua di per sé musicale, ritmica, onirica. Straordinaria proprio come il viaggio del protagonista nelle sue vite passate.
Produzione Opera
Lo spettacolo interseca diversi linguaggi. Corpo, suoni viscerali, musicali, e video si amalgamano sul palco senza soluzione di continuità. Il lavoro di scrittura drammaturgica viene esaltato dalla sua fusione con una lingua di per sé musicale, ritmica, onirica. Straordinaria proprio come il viaggio del protagonista nelle sue vite passate.
Produzione Opera
Il programma potrebbe subire variazioni
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