Conclusa l'edizione 2021 del concorso che vede impegnati un gruppo di volontari a visitare le rappresentazioni allestite da parrocchie, famiglie, palazzi, negozi, scuole

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Tradizione consolidata, quella del concorso di presepi nel quartiere Monte Sacro, nel III Municipio: da 18 anni un gruppo di volontari, guidati dall’ideatore e promotore dell’iniziativa Antonio Pasquale, visitano e valutano in vista della premiazione le rappresentazioni sacre realizzate dalle parrocchie e dalle famiglie del territorio, ma anche quelle preparate ed esposte nei negozi e nelle scuole. «Nelle settimane prima del Natale – spiega Roberto, uno dei membri della giuria –, visitiamo le opere amatoriali, dando loro un voto e stilando una classifica». Quattro le categorie di premiati – parrocchie, case, scuole, negozi -, più quella speciale dei condomìni che comprende sia i portierati, «con portieri di palazzi che realizzano appunto il presepe nelle loro guardiole», sia il “segno per i viandanti”, ossia «le luci e i simboli che singoli condòmini pongono all’esterno delle loro abitazioni, sulla strada, richiamando a chiunque passi di là il senso profondo del Natale e un messaggio di speranza», aggiunge Mauro, un altro dei giudici.

Ieri pomeriggio, 16 gennaio, si è svolta la cerimonia di premiazione nella chiesa di San Giovanni Crisostomo, nel quartiere Monte Sacro Alto, una delle 26 parrocchie del III Municipio che prendono parte alla gara e che a turno ospitano di anno in anno la giornata conclusiva del concorso, con la consegna dei premi. Dopo un momento musicale curato dal coro dei giovani di Comunione e liberazione, l’accoglienza del parroco di San Giovanni Crisostomo, don Massimo Tellan, che ha evidenziato come «il presepe oltre al mistero dell’incarnazione richiama e rimanda allo stare insieme e al clima di famiglia, come quello che viviamo oggi, in sicurezza, nonostante le varie restrizioni, certi che noi cristiani non abbiamo bisogno di vedere la luce in fondo al tunnel perché la luce è sempre con noi».

Anche Paolo Marchionne, presidente del III Municipio, ha portato il suo saluto sottolineando «la bellezza di questa iniziativa, occasione per incontrarci, conoscerci ancora meglio e rinforzare così la rete del territorio, al fine di operare insieme per la nostra comunità alla luce dei valori della solidarietà e della condivisione». Quindi è stata la volta delle premiazioni: a tutti i partecipanti, oltre un centinaio, è stato consegnato un diploma, poi per ogni categoria sono stati assegnati i singoli premi, ossia delle medaglie commemorative del Natale e del presepe. Tra i criteri che hanno portato alla scelta dei vincitori l’originalità dell’ambientazione, la creatività nella selezione dei materiali e delle scenografie, la spiritualità e la centralità della Natività.

Menzione speciale per il presepe realizzato dagli alunni della scuola Maria Montessori, che «ha coniugato la Natività con il paesaggio armonioso – hanno spiegato i giudici -, caratterizzandolo in particolare con il ponte Nomentano, luogo della venuta a Roma di Carlo Magno, unendo così sacro e profano e rendendo il presepe più attuale». Ancora, segnalata la realizzazione sacra di Mimmo, che oltre che al presep nella propria casa lo ha realizzato anche al lavoro: «Ho portato quest’arte antica presso il gabinetto del ministro Lamorgese», ha spiegato. Infine, la particolarità della parrocchia di San Gelasio I, «che ogni anno realizza due presepi durante il tempo di Natale, uno più tradizionale e l’altro più legato ad un tema di attualità, e poi uno a Pasqua, ripercorrendo la Passione, secondo una tradizione propria del Sud Italia», ha detto il parroco don Domenico Romeo.

17 gennaio 2022

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