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Lunedì 17 Gennaio 2022 19:01

Ponte Milvio, pedane e dehors sotto la lente

A inizio estate del 2020, abbiamo visto fiorire ovunque pedane e dehors, sedie e tavolini su strade e marciapiedi. Ne abbiamo assaporato tutti i benefici, potendo mangiare e brindare all’aperto e in compagnia, anche se la ricerca del parcheggio si è fatta sempre più accanita. La possibilità data ai locali di espandersi su suolo pubblico […]

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A inizio estate del 2020,
abbiamo visto fiorire ovunque pedane e dehors
, sedie e tavolini su strade e marciapiedi. Ne abbiamo assaporato tutti i benefici, potendo mangiare e brindare all’aperto e in compagnia, anche se la ricerca del parcheggio si è fatta sempre più accanita.

La possibilità data ai locali di espandersi su suolo pubblico gratuitamente per accogliere un maggior numero di clienti fu una scelta del Campidoglio per aiutare bar, ristoranti e locali duramente colpiti dalle misure adottare da Governo nel contrastare la pandemia da Covid-19. La concessione arrivò a luglio 2020 con scadenza al 31 ottobre 2021; poi nell’aprile del 2021 la Giunta Raggi la prorogò al 31 Dicembre, giorno in cui la neo Giunta Gualtieri ha adottato una delibera spostando la data di scadenza al 31 marzo 2022.

In questo fiorire di pedane sui parcheggi blu o bianchi e sui marciapiedi c’è chi si è allargato oltre il dovuto, o per eccesso di misure o perché non poteva proprio farlo.

Stando a un’inchiesta del quotidiano Il Messaggero, che cita report dei municipi e della Polizia Locale, “quasi un locale su 5, il 18% del totale ha piazzato troppi tavoli sull’asfalto, sconfinando rispetto alle concessioni legate al Covid, oppure ha sistemato i trespoli dove proprio non avrebbero dovuto essere: sui parcheggi dei disabili o sulle strisce pedonali, comprese quelle col segnale per i ciechi“.

Nel prorogare la gratuità delle occupazioni di suolo pubblico fino al 31 marzo, pare però che il Campidoglio voglia mettere ordine all’eccessiva deregulation. E’ pronta una task force della Polizia Locale di Roma formata da 150 agenti (7 per ogni municipio e 35 del comando centrale) che avrà il compito di porre un freno al dilagare oltre misura e oltre regola delle pedane. Il via all’operazione dovrebbe essere dato mercoledì 19 gennaio.

Il fenomeno dell’esplosione dei dehors trova maggiormente riscontro nelle piazze della movida anche se pedane sono visibili anche in altre zone, ovunque ci sia un locale di somministrazione. In zona Ponte Milvio, in via Flaminia, via Riano, viale Tor di Quinto, insomma nel quadrante della movida di Roma Nord le pedane hanno occupato gran parte delle aree pubbliche.  Ne parliamo con l’assessore al commercio del Municipio XV Tommaso Martelli.

Assessore, ha evidenza di irregolarità nel territorio del XV?
“No, personalmente non ho evidenza di situazioni irregolari. Mi incontrerò con la Polizia Locale e faremo comunque un piano dei controlli da effettuare. Ci tengo subito a dire che l’approccio non sarà da caccia alle streghe, ma se troveremo irregolarità prenderemo subito provvedimenti”.

Cosa accadrà al 31 marzo, tutte le pedane andranno rimosse o cesserà solo la gratuità?
“E’ presto per ipotizzarlo, sarà il Campidoglio a darci indicazioni. Il mio parere personale è che sia giunto il momento di far cessare la gratuità. L’occupazione di suolo pubblico deve tornare a pagamento e dovranno essere rivisti i parametri delle concessioni per riportarle ai limiti antecedenti alla ‘deregulation’“.

La liberalizzazione ha portato a casi limite. A Ponte Milvio in via Flaminia, per esempio, ci sono pedane una di fronte all’altra riducendo la carreggiata a una strettoia dove fermarsi per far scendere una persona è quasi impossibile. E’ lecito pensare che a queste situazioni verrà comunque posto rimedio?
“Sì, è lecito. Come dicevo prima a mio avviso dovranno essere rivisti i parametri di occupazione del suolo pubblico, ciò significa anche evitare situazioni limite come questa da lei descritta o eccessive riduzioni di posti auto. Insomma, occorrerà ritrovare il giusto equilibrio fra interessi dei locali di somministrazione e quelli dei residenti“.

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