Giovedì 9 Aprile 2020 14:04
Ancora fermi i lavori per la Metro C
I lettori ricorderanno il nostro articolo del 13 marzo scorso in cui davamo la bella notizia con questo titolo “Metro
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I lettori ricorderanno il nostro articolo del 13 marzo scorso in cui davamo la bella notizia con questo titolo “
Scongiurando quindi Il rischio del tombamento delle due macchine scavatrici.
Metro C. Il Cipe finanzia prolungamento Colosseo-Venezia. Il rischio del tombamento delle due macchine scavatrici nel tunnel è ufficialmente superato
” e davamo notizia della pubblicazione da parte del Cipe della delibera che approvava e finanziava il prolungamento dei tunnel della linea C dalla stazione Colosseo a piazza Venezia, stazione esclusa. E quindi affermavamo che non c’era più alcun ostacolo amministrativo per far ripartire le ‘talpe’ che, compatibilmente con l’emergenza Coronavirus avrebbero potuto essere riattivate entro 3-4 settimane.Scongiurando quindi Il rischio del tombamento delle due macchine scavatrici.
Invece apprendiamo che nonostante la solerzia del CIPE, Roma Capitale non ha ancora proceduto a dare il via alle opere.
Ogni giorno di ritardo rispetto alla pubblicazione della Delibera in Gazzetta Ufficiale comporta un danno erariale consistente da parte dell’ente pubblico e un consumo di cassa per Metro C.
Ogni giorno di ritardo rispetto alla pubblicazione della Delibera in Gazzetta Ufficiale comporta un danno erariale consistente da parte dell’ente pubblico e un consumo di cassa per Metro C.
Questa infatti la timeline degli eventi:
– La
delibera CIPE
del 20 dicembre 2019, pubblicata il 12 marzo 2020 in Gazzetta Ufficiale, dispone la continuazione dell’opera di scavo delle TBM verso Piazza Venezia e il finaziamento di circa 10 milioni di euro da parte del MIT;– Secondo la
Legge Obiettivo del 2001
e il dlgs successivo del 2002
che la attua, sta al Soggetto Aggiudicatore (ovvero Roma Capitale, e in particolare il Dipartimento Trasporti) disporre l’atto amministrativo che permette al Contraente Generale (Metro C) di continuare i lavori;– Metro C ha più volte chiesto l’intervento dell’amministrazione con diverse lettere di sollecito rispetto ai suoi obblighi amministrativi, in particolare con le lettere del 19 e del 25 marzo.
Quindi Roma Capitale che non ha ancora proceduto a dare il via alle opere, deve evitare di arrecare un danno erariale consistente da parte dell’ente pubblico e un consumo di cassa per Metro C.