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Martedì 7 Giugno 2022 11:06

IL BAGNO_ Fabiana Iacozzilli

da 12/07/22 a 13/07/22

Teatro Biblioteca Quarticciolo

SEMPRE PIÙ FUORI
eventi all’aperto del Teatro Biblioteca Quarticciolo

IL BAGNO
3°atto della trilogia Da soli non si è cattivi
dedicato a Matteo Latino

di Tiziana Tomasulo
regia Fabiana Iacozzilli
con Francesca Farcomeni, Francesco Zecca
aiuto regia Francesco Meloni
assistenti alla regia Federico Spinelli, Silvia Corona, Gianmarco Vettori, Francesca Sansone
scene Fiammetta Mandich
costumi Gian Maria Sposito, Davide Zanotti
trucco Simona Ruggeri, Laura Alessandri
disegno luci Valerio Geroldi
collaborazione artistica Riccardo Morucci, Alberto Bellandi, Giada Parlanti
una produzione Lafabbrica e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello
in collaborazione con Centro Artistico Internazionale Il Girasole, Associazione Ex lavanderia, Centro Internazionale La Cometa, Sycamore T Company

con il sostegno di Teatro Stabile del Veneto, Kollatino Underground, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Scup Sport e Cultura Popolare,Clossa Lab

Cosa accade quando la follia del quotidiano travalica i limiti della razionalità, invadendo ogni sentimento, ogni primordiale istinto?

Un principe azzurro che stura un cesso e una Biancaneve in all star rosse che lo osserva, seduta su un bidet. Questi due esseri umani sono i resti/carcasse di una favola felice, sono ciò che resta del tempo che fu. L’uomo stura il cesso come se cercasse di sturare qualcos’altro, di stappare qualcosa che ha a che vedere con gli inceppi e le cadute di una storia d’amore, della fine di una storia d’amore. Mentre l’uomo cerca una via di fuga la donna rinuncia a qualsiasi espressione di sé trasformando la relazione in un amore claustrofobico. E finiamo per chiederci insieme a lei  Ma è questo l’amore? Questo mio amarmi attraverso gli altri? Solo attraverso gli altri? Questo mio bisogno degli altri per amarmi?

IL BAGNO è il terzo capitolo della trilogia DA SOLI NON SI È CATTIVI tre atti unici, tre storie, tre quadri visionari legati dal filo rosso di relazioni amorose complicate, ironiche, in perenne crisi, in cui ogni giorno con l’altro è un massacro. Il lavoro s’interroga sull’amore, sull’importanza che ha l’approvazione dell’altro per riuscire a amare noi stessi. Dunque l’amore è visto come esercizio di potere, come unica possibilità di autolegittimazione.

I testi di Tiziana Tomasulo attraverso un’ironia raggelante ci imprigionano all’interno di un mondo claustrofobico fatto di ossessioni, manie di grandezza e desideri di vendetta. I protagonisti di questi tre episodi sono in realtà incapaci di amare. Desiderosi e bisognosi di farlo ma terrorizzati dal reale incontro con l’altro.  Dietro alla loro incapacità si nasconde la vergogna per quello che sono, insieme alla frustrazione per la prospettiva di una vita destinata alla solitudine.

Il programma potrebbe subire variazioni

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