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Giovedì 9 Giugno 2022 07:06

Golden Gala, Tamberi accende Roma

Si spicca il volo nella Capitale, il countdown è quasi terminato. “Una serata magica davanti a un grande pubblico”, parole di Gianmarco Tamberi, che 
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Si spicca il volo nella Capitale, il countdown è quasi terminato. “Una serata magica davanti a un grande pubblico”, parole di Gianmarco Tamberi, che nella presentazione della tappa italiana della Diamond League si presenta con le nuove scarpe da gara al collo “ma sono per i Mondiali di Eugene, sono appena arrivate. Raccontano la mia storia: fly or die”.


Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

L’azzurro è tra i più attesi dell’evento dell’Olimpico, uno stadio che lo attende a braccia aperte e che è pronto a spingerlo a un grande risultato: “Il mio inizio di stagione è stato segnato da qualche difficoltà. Ma siamo ancora a metà e il Golden Gala è la penultima uscita prima dei Mondiali di Eugene. Quale migliore occasione per fare bene? Non ho mai vinto qui, ho fatto podi. Ma non ho mai vinto. E ora mi piacerebbe tanto. Mi sento bene, voglio saltare alto davanti al mio pubblico”.


Tamberi salterà sotto la curva sud dell’Olimpico, di solito casa del tifo calcistico romanista: “Il pubblico italiano è sempre caldo con me e sono felice di tornare a saltare sotto la curva sud, dopo aver gareggiato a Roma e Firenze, in uno stadio vuoto per le misure anti-pandemia, o con poco pubblico consentito. Sono dispiaciuto per Barshim – dice Tamberi sull’amico-avversario, impossibilitato ad essere a Roma per il Golden Gala a causa di un infortunio – mi ha detto del suo problema e sapeva di non poter venire. Mi dispiace perché alla gente sarebbe piaciuto vederci saltare insieme. Spero recuperi presto per vederci ancora a Eugene. Sono dispiaciuto anche per l’assenza di Jacobs, dopo Tokyo sarebbe stato bello ritrovarci in pista insieme davanti alla nostra gente. Ora, però, è meglio che recuperi per i Mondiali. Io domani voglio vincere, ho solo questo che mi rimbalza in testa. Il 2,40? In ogni competizione provo a migliorare il season best e anche al Golden Gala proverò a sistemare alcuni aspetti tecnici. Vediamo come starò. E magari riuscirò ad arrivare alla world lead. So che tanti non vedono l’ora di tornare allo stadio, sarà magico. Una serata unica”. E sulla folta presenza azzurra (36 gli italiani nella tappa romana del Golden Gala), Tamberi – capitano della Nazionale – aggiunge: “Un segnale super positivo. Fino a poco tempo fa nelle tappe di Diamond ero solo, ora ritrovo sempre tanti compagni”.

Chi non vede l’ora di gareggiare è anche l’ostacolista olandese, 22 anni, Femke Bol, che ha iniziato la stagione sorprendendo tutti, anche se stessa: “Sarà bello tornare in uno stadio con tanta gente e un bel pubblico – dice il bronzo dei 400hs a Tokyo, reduce dal record sui 300hs a Ostrava e che al Golden Gala ha vinto l’anno scorso a Firenze. “Due situazioni completamente diverse. Certo non mi aspettavo un tempo e un inizio così, è stata una vera sorpresa. Non li avevo mai fatti i 300hs, la mia velocità stata buona ma ripeto, tutta un’altra cosa rispetto ai 400hs”, ha aggiunto.

L’Olimpico che si riempirà per l’Oro Puro dell’atletica azzurra e internazionale fa anche gli auguri alla giovane mezzofondista Athing Mu che proprio oggi festeggia i suoi vent’anni: “Essere a Roma – dice l’oro negli 800 e nella 4×400 a Tokyo – sarà qualcosa che ricorderò per tutta la vita, ho la fortuna di farlo all’inizio della mia carriera. È la a prima volta che gareggio in Diamond in Europa e fuori dagli Stati Uniti”.

I fari dei 100 metri finiscono inevitabilmente sullo statunitense Fred Kerley, eclettico sprinter (9.84 sui 100, 19.76 sui 200, 43.64 sui 400: è uno dei tre atleti nella storia dell’atletica a essere sceso sotto i tre iconici “muri”) argento a Tokyo: “Rispetto al 2018, quando vinsi i 400, niente è davvero cambiato: mi sono solo allenato per arrivare dove sono arrivato. L’assenza di Marcell Jacobs? Non è una battaglia contro di lui, mi interessa solo essere in pista e andare più forte possibile a prescindere da chi ho a fianco. Sono qui per battere il mio primato stagionale, il 9.92 di Nairobi”. Parlando in conferenza stampa all’Olimpico alla vigilia del Golden Gala Pietro Mennea, in merito alla fiducia mostrata nei post sui propri social, Kerley ha spiegato: “Lo sono perché amo tutto quello che faccio e tutte le cose che possono portarmi alla gloria sportiva. Dai 400 ai 100 metri? È come se per me avesse scelto il destino”.

Campionessa olimpica a Tokyo, vincitrice negli ultimi 11 giorni a Eugene (Usa) in Diamond League e a Ostrava (Repubblica Ceca) e a Chorzow (Polonia) nel Continental Tour Gold, Jasmine Camacho-Quinn è l’ostacolista delle barriere alte che rappresenta il riferimento in ambito mondiale. Ai Giochi sfiorò con 12.26 il record mondiale, in Polonia ha impressionato con 12.43 corso con quasi un metro e mezzo di vento in faccia: “Sono davvero molto fiduciosa – le parole della portoricana, che ha anche confessato di prediligere il rap e l’R&B come musica per ‘caricarsi’ prima della gara – con il mio coach abbiamo lavorato sui dettagli nelle ultime settimane. È la terza volta che gareggio in Italia, la prima a Roma: è un Paese che mi piace anche se sono qui soprattutto per andare forte in pista”. Jasmine sta studiando all’University of Kentucky: “Per me è stata una sorta di shock culturale spostarmi in Kentucky, ma mi ha reso molto più aperta”.

Campionessa olimpica a Tokyo e iridata a Doha, per la tedesca Malaika Mihambo Roma arriva dopo il 7,09 a Birmingham (Gran Bretagna) in Diamond League e il 6,65 a Hengelo (Olanda) lunedì scorso: al Golden Gala vinse nel 2019 con 7,07, lo scorso anno a Firenze fu seconda pur ottenendo la miglior misura in seguito alla regola che assegnava le prime 3 posizioni sulla base unicamente dell’ultimo salto. “Credo sia giusto che chi ottiene la migliore misura nel corso di tutta la gara sia il vincitore, anche per noi atleti è meglio così ed è sicuramente meglio pure per chi guarda le gare visto l’epilogo del triplo maschile lo scorso anno a Oslo, con un infortunio e un nullo negli ultimi tre salti. Anche adesso comunque per il leader della gara non è facile, perché nell’ultimo turno salta per primo e non ha ‘l’ultima parola’. Io mi sento bene, ho iniziato in modo molto diverso dalle ultime due stagioni contrassegnate dagli infortuni: essere in buona condizione è comunque una cosa, iniziare la stagione subito oltre i 7 metri è un’altra ed è stato straordinario”. L’olimpionica ha parlato anche delle sue passioni e dei suoi viaggi: “Sono stata in India e in Thailandia, pratico la meditazione e apprezzo storia e cultura di questi popoli, ma mi piacciono pure i paesaggi della Finlandia. Adoro viaggiare”.

Dopo un’Olimpiade a porte chiuse domani il Golden Gala vivrà con la calorosa spinta del pubblico: “Il supporto della folla per noi saltatori è fondamentale”, il pensiero di Mihambo, cui si “accoda” in parte anche Camacho-Quinn. Controcorrente, tra il serio e il faceto, Fred Kerley: “Preferivo lo stadio vuoto, amo la tranquillità e posso sentire meglio il mio allenatore…”.

Sfida a tutta velocità sulla pista dello stadio Olimpico, per infiammare il pubblico di Roma. Quattro stelle dello sprint pronte a volare nei 200 metri, al Golden Gala di giovedì sera: Allyson Felix, la donna più medagliata di sempre arrivata all’ultima stagione di una carriera strepitosa, e Elaine Thompson-Herah, cinque titoli olimpici per l’unica atleta capace di replicare la doppietta 100-200, ma anche Shaunae Miller-Uibo, la regina dei 400 metri due volte d’oro ai Giochi, e Dina Asher-Smith, che dei 200 è la campionessa mondiale in carica. Tutte insieme nella stessa gara, una di fronte all’altra.

Sarà l’ultima volta al Golden Gala per Allyson Felix: “Quest’anno finora ogni gara è stata speciale – racconta la statunitense – un’esperienza molto diversa da quelle che ho vissuto prima. È strano, perché le vedo da un’altra prospettiva, ma certamente proverò a fare del mio meglio. Sono grata a tutte le persone che mi hanno supportato e cerco di godermi il momento. Farò i Trials a fine giugno, ma non ho ancora deciso su quale distanza. Ed è molto probabile che questa sia la mia ultima gara in Diamond League”. Nei 200 ha un primato stagionale di 22.40 mentre domenica si è espressa in un promettente 50.71 sui 400 al meeting polacco di Chorzow. Poi torna sul proprio impegno per i diritti delle mamme-atlete, che ha iniziato a portare avanti dopo la maternità: “Tante donne prima di me hanno spianato la strada. Anche se sto per concludere la carriera in pista, per me non cambierà niente e continuerò a battermi per l’eguaglianza, nello sport e su tutti i fronti”. E a Roma torna sempre volentieri: “Adoro il cibo italiano, amo la pasta cacio e pepe, potrei venirci solo per quello!”

È una delle più grandi velociste di tutti i tempi la giamaicana Elaine Thompson-Herah, con la straordinaria stagione olimpica che l’ha portata a conquistare tre ori a Tokyo compreso il titolo nella staffetta 4×100 metri. Dopo un problema alla spalla a metà aprile, “Fastelaine” è rientrata proseguendo la striscia vincente nei 100 con quattro successi tra cui quelli in due tappe della Diamond League, a Eugene (in 10.79) e domenica scorsa a Rabat: “Corro per vedere a che punto mi trovo, anche se non sono al 100 per cento e ho ancora tanto da lavorare, ma credo di essere una vera combattente. Non mi piace parlare degli infortuni e non voglio usarli come scuse, se le gare non vanno bene. Tra i prossimi obiettivi ci sono i campionati nazionali, in programma tra un paio di settimane”. E per i Mondiali? “Ogni stagione fa storia a sé, quella scorsa è stata spettacolare. Mi piacerebbe ripeterla, ma non ho fretta. Non ho mai vinto un oro mondiale, soltanto l’argento del 2015 nei 200 metri, e anche se non dovessi aggiudicarmi il titolo avrò comunque rispetto per una medaglia da aggiungere alla bacheca”.

Non gareggia sui 200 metri dalla finale olimpica di Tokyo e sarà quindi all’esordio stagionale sulla distanza Shaunae Miller-Uibo, per la sua prima volta al Golden Gala: “Non vedo l’ora di correre – le parole della bahamense – e di vedere come andrà. C’è un campo di partenti eccezionale e penso che potremo sorprendere il pubblico”. Una carriera sensazionale, ma ancora tante motivazioni: “A volte è difficile trovarle, dopo aver raggiunto tanti traguardi. Ho vinto molto nei 400 e ne sono orgogliosa, però c’è sempre un nuovo obiettivo, come il muro dei 48 secondi (ha corso in 48.36 per il suo secondo oro ai Giochi, ndr) e quindi continuo a lavorare, ma soprattutto voglio continuare a divertirmi. Per il futuro, sui 400 mi manca solo il titolo mondiale e punto a quello”.

A detenere il record del Golden Gala è Dina Asher-Smith, oro mondiale nel 2019, che ha trionfato in 22.06 a Firenze nella scorsa edizione: “Stavolta sarà incredibile, con tante avversarie di altissimo livello. Per me è un privilegio poter essere in gara con Allyson Felix nella sua ultima stagione”. Alle Olimpiadi di Londra 2012 la britannica era una delle ragazze che portava le ceste in pista, nei Giochi dell’oro sui 200 di Allyson Felix. “È un’icona di grazia e dignità, una leggenda per le grandi prestazioni che ha fatto nel corso di tanti anni, con costanza. Quando ho gareggiato per la prima volta con lei, nel 2015, mi sono detta ‘sì, adesso sono un’atleta professionista’ e ricordo che ero così contenta… E quando ho visto che sarebbe stata qui a Roma, mi sono sentita sinceramente felice di vederla in gara, perché ha fatto tanto per noi e per lo sport. È sempre bello gareggiare in Italia, l’anno scorso a Firenze e ora di nuovo a Roma. Penso di essere molto fortunata per poter toccare città così straordinarie”.

BIGLIETTI DISPONIBILI ONLINE E NEI PUNTI VENDITA TICKETONE
Sul circuito TicketOne è possibile acquistare i biglietti per godersi lo spettacolo del Golden Gala Pietro Mennea, il 9 giugno allo stadio Olimpico di Roma. Domani, 9 giugno, i biglietti possono essere acquistati anche alla biglietteria centrale del Foro Italico (via delle Olimpiadi, 61) e alla biglietteria della Tribuna Monte Mario, dalle ore 10 alle 21.

Questi i prezzi (ai quali vanno aggiunti 2 euro di diritti di prevendita), con le rispettive riduzioni per gli under 16. Monte Mario Arrivi: 40 euro (ridotto 25 euro); Distinti Arrivi: 25 euro (ridotto 20 euro); Monte Mario Partenze: 20 euro (ridotto 15 euro); Tribuna Tevere: 15 euro (ridotto 10 euro); Curve e Distinti (escluso Distinti Arrivi): 10 euro (ridotto 7 euro).

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