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Domenica 12 Giugno 2022 09:06

L’Expo 2030 a Tor Vergata e le ripercussioni sulla mobilità

La situazione non ottimale di Tor Vergata può essere tuttavia vista come un’occasione per mettere mano ai vari progetti che interessano l’area in relazione alla cosiddetta cura del ferro.

Tra queste, spiega OQ, c’è la Metrotramvia G, ottenuta dalla riconversione della Roma-Giardinetti ed il contestuale prolungamento di 3,6 km al policlinico di Tor Vergata. L’infrastruttura è finanziata con 213,8 milioni di euro ai sensi del DM 235/2020 e dovrà essere sottoposta a breve alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presso la Regione Lazio. Ma anche la Metrotramvia H, studiata nel 2010 da Roma Metropolitane, connetterebbe le metro A e C tra Anagnina e Torre Angela passando per l’area di Tor Vergata.

La soluzione potrebbe quindi risiedere nelle tranvie?

“Il quadro della situazione attuale è dunque variegato, con alcune opere già finanziate ed in fase di progettazione ed altre né progettate né finanziate – spiega Odissea Quotidiana – su queste ultime, rispolverate in sede di commissione EXPO, è necessario considerare che è sostanzialmente impossibile che si riescano a compiere tutti i processi tecnico-amministrativi per vedere almeno uno dei due prolungamenti metro (A o C) inaugurati entro il 2030, cioè tra meno di 8 anni (7 se si considerata che l’ufficialità della città ospitante si avrà solamente ad ottobre 2023). Metropolitane che peraltro non troverebbero riscontro nei livelli di carico post-expo che, ha riportato l’assessore Patanè, sarebbero di 5.000 passeggeri in ora di punta, più consoni a delle infrastrutture tramviarie"

Da RadioColonna

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