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Martedì 21 Giugno 2022 11:06

Saxa Rubra, altri 22mila mq di cemento nel centro RAI?

Da giorni circola l’ipotesi che la RAI sarebbe pronta ad ampliare il Centro di Saxa Ruba con altri immobili per 22mila metri quadri da costruire in un terreno di proprietà, attualmente incolto e inutilizzato da anni, confinante le attuali palazzine. Nel nuovo insediamento dovrebbero trasferirsi le 1324 persone che attualmente lavorano nella sede di piazza […]

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Da giorni circola l’ipotesi che la RAI sarebbe pronta ad ampliare il Centro di Saxa Ruba con altri immobili per 22mila metri quadri da costruire in un terreno di proprietà, attualmente incolto e inutilizzato da anni, confinante le attuali palazzine.

Nel nuovo insediamento dovrebbero trasferirsi le 1324 persone che attualmente lavorano nella sede di piazza Mazzini, sede che verrebbe messa in vendita in quanto necessita di bonifica a causa amianto. Il costo dell’operazione è di novanta milioni, troppo per le casse dell’Azienda che sta studiando quindi di cedere il palazzo e spostare tutti gli uffici nel centro di produzione di Saxa Rubra.

A divulgare la notizia, alcuni giorni fa, è stata La Repubblica citando un documento interno della RAI, “un documento riservato – scrive il quotidiano romano – che delinea la strategia della televisione di Stato sui suoi immobili (di cui 12 solo nella Capitale)” e che “l”idea è di trasferire i 1.324 dipendenti della sede storica a Saxa Rubra. Qui l’emittente potrebbe costruire nuovi edifici per 22 mila metri quadri in un terreno di proprietà, inutilizzato da anni“.

Nei giorni successivi La RAI ha diffuso un comunicato sostenendo che “nessuna decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione in merito al prossimo Piano Immobiliare che delineerà i nuovi investimenti dell’Azienda per gli anni a venire. Anche la valorizzazione dell’immobile di viale Mazzini rientrerà in questo piano e il CdA deve ancora valutare le possibili ipotesi a riguardo“. Dunque né una conferma né una smentita.

Il centro di produzione RAI già oggi occupa una superficie di circa 19 ettari, altri 2,2 andrebbero quindi ad aggiungersi facendo diventare la cittadella dell’informazione una realtà ancora più consistente sul territorio del Municipio XV, di cui è “ospite non pagante“.

Una definizione questa coniata da Vincenzo Pira, sociologo e antropologo residente a Labaro,  sostenendo che “La RAI  usa il territorio del XV Municipio  ma non ha mai avuto un ruolo propositivo a livello di promozione dello sviluppo locale e di miglioramento sociale e culturale dello stesso“. Affermazioni datate otto anni fa, ma sempre attuali.

Risale infatti al maggio del 2014 la lettera aperta che Pira inviò ad Anna Maria Tarantola, allora Presidente RAI, per chiedere “se la RAI, la più grande impresa culturale dell’Italia, abbia doveri verso il territorio che la ospita o se ne deve solo usufruire da estranea […] La RAI, usa il territorio ma non ha mai avuto un ruolo propositivo a livello di promozione dello sviluppo locale e di miglioramento sociale e culturale di ciò che la circonda […]”

Pira propose una serie di iniziative molto interessanti sfidando la top manager RAI a “interloquire con le autorità locali e cittadine per progettare quanto possa essere utile a togliere dal degrado l’area in cui la RAI vive e lavora“. Proposte rimaste tutte nel cassetto.

RAI, ospite non pagante del XV Municipio


 

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