I rifiuti di Roma andranno anche a Torino. Il nuovo sbocco è in discussione in queste ore, la Regione sta perfezionando la delibera tra Ama e la Trm Spa di Gerbido, nel torinese. Rifiuti di Roma anche a Torino L’accordo prevede che Roma conferisca al termovalorizzatore del Gerbido fino a 1.100 tonnellate di rifiuti. L’operazione…

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I rifiuti di Roma andranno anche a Torino. Il nuovo sbocco è in discussione in queste ore, la Regione sta perfezionando la delibera tra Ama e la Trm Spa di Gerbido, nel torinese.

L’accordo prevede che Roma conferisca al termovalorizzatore del Gerbido fino a 1.100 tonnellate di rifiuti. L’operazione avrà un costo. La società Trm Spa, che gestisce l’impianto in Piemonte, riceverà 200 euro a tonnellata per un totale di circa 220 mila euro. La collaborazione dovrebbe durare 60 giorni, un tempo che Ama e Campidoglio ritengono ragionevole per trovare nel frattempo altre soluzioni, in particolare dopo il rogo che ha reso inutilizzabile il Tmb1 di Malagrotta. A Gerbido i rifiuti saranno sia trattati che smaltiti.

Tra le altre soluzioni che il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ha adottato, c’è l’aumento di conferimenti nelle aree di trasferenza a Ponte Malnome e Ostia. Si tratta però di provvedimenti tampone. Le aree di trasferenza infatti non sono altro che depositi temporanei attrezzati dove l’immondizia viene scaricata temporaneamente in attesa di finire in impianti per lo smaltimento e il trattamento.

Intanto è in arrivo una delibera di giunta regionale del Lazio che prevede un aggravio del 5% dei costi per i comuni che smaltiscono i rifiuti al di fuori del proprio ambito territoriale ottimale (Ato).

l provvedimento era programmato già nel piano rifiuti regionale del 2020 e ora ha trovato forma in una delibera che impone un addizionale per l’accesso agli impianti di smaltimento in Ato diverse.

Su base territoriale l’unica discarica attiva, seppur verso esaurimento, è quella di Viterbo: equivale a dire che Roma, Latina, Rieti e Frosinone dovranno onorare il costo di eventuali conferimenti. L’aggravio andrà calcolato sulla quantità e qualità di rifiuti indifferenziati conferiti.

La fase realizzativa dei cantieri per i due biodigestori a Roma «sarà intorno al 2023». Lo ha detto il sindaco Roberto Gualtieri a margine dell’evento di questa mattina di Anci “Missione Italia 2021-2026. Pnrr dei Comuni e delle Città”, al centro congressi La Nuvola.

«Abbiamo partecipato al bando del Mite sull’economia circolare con dei progetti fondamentali come i biodigestori anaerobici e i centri di raccolta – ha spiegato Gualtieri -. Aspettiamo gli esiti di questo bando impegnati a realizzare i progetti. La fase realizzativa dei cantieri – ha sottolineato – sarà intorno al 2023. Questo vale per tutto il Pnrr, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2024. Stiamo studiando – ha proseguito – le tecnologie più innovative per completare questa serie di impianti, anche con la realizzazione di un distretto dell’economia circolare che utilizzi queste nuove tecnologie per il riutilizzo delle emissioni Co2 e la produzione di energia pulita e per gli eventuali scarti della termovalorizzazione per realizzare materiali. Faremo tutto questo – ha concluso – anche con risorse complementari».

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