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Martedì 6 Dicembre 2022 13:12

Guidonia Montecelio, aggressioni e minacce alla compagna davanti alla figlioletta di tre anni

Gli Agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di P.S. Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva nei confronti di S.A. di anni 42, domiciliato a Guidonia, poiché gravemente indiziato di pesanti maltrattamenti familiari perpetrati nei confronti...

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Gli Agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di P.S. Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva nei confronti di S.A. di anni 42, domiciliato a Guidonia, poiché gravemente indiziato di pesanti maltrattamenti familiari perpetrati nei confronti della convivente di anni 36 e della loro figlia di anni 3.

L’indagato poneva in essere da circa tre anni la sua compagna, condotte violente, minacciose e moleste, spesso alla presenza della figlia minore, sottoponendola a continue vessazioni fisiche e morali ed instaurando così un sistema di vita familiare abitualmente doloroso e avvilente, provocando nella vittima un forte stato di assoggettamento e paura.

Lo scorso 29 ottobre, la donna, all’apice dell’ennesima aggressione, fuggiva di casa in forte stato di agitazione riuscendo a raggiungere nel cuore della notte il Commissariato di P.S. di San Basilio. Agli Agenti riferiva che il compagno l’aveva brutalmente picchiata, così come era già accaduto tante altre volte. In quel momento, di estremo dolore, la donna è stata confortata e rassicurata dei poliziotti che l’hanno accolta. Nella circostanza, non intendeva sporgere formale denuncia nei confronti dell’autore del reato, così come spesso accade.

La Procura di Tivoli disponeva dunque un approfondimento investigativo, delegando tali attività agli agenti del pool specializzato del Commissariato di P.S. di Tivoli. Le indagini permettevano di constatare la gravissima condizione pregiudizievole in cui la donna e la figlia versavano, tanto che, una volta raccolte le testimonianze e i vari riscontri alle dichiarazioni apprese della vittima, il G.I.P del Tribunale di Tivoli emetteva nei confronti dell’indagato, una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con contestuale applicazione del dispositivo elettronico di controllo (cd. braccialetto).

Le indagini venivano svolte proprio nei giorni in cui, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), veniva avviata, da parte della Polizia di Stato, l’iniziativa denominata “Questo non è amore 2022”, che quest’anno ha visto, tra i protagonisti, anche gli investigatori del Commissariato alla sede di Tivoli.

Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, precisiamo che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

Foto di repertorio

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