Sabato 16 Maggio 2020 16:05
Mapparte: la geolocalizzazione di spazi creativi
Mapparte, ideata dall’attrice e performer Simona Verrusio, è una piattaforma che geo-localizza gli spazi dove poter fare attività creative, un
… Continua...
leggi la notizia su Cultura - ABITARE A ROMA
Mapparte, ideata dall’attrice e performer Simona Verrusio, è una piattaforma che geo-localizza gli spazi dove poter fare attività creative, un censimento di luoghi a disposizione dell’arte, delle pratiche di movimento, delle prove musicali, di danza e di teatro … Mapparte localizza e valorizza gli spazi per performance, per la presentazione di libri e reading, spazi di incontro, cioè permette, a chi cerca un luogo adatto alle sue esigenze, di trovarlo con facilità –
www.mapparte.com
.Mapparte è, con la sua community, formata da ‘fruitori’ di spazi e ‘gestori’ di spazi, facilitando la diffusione capillare di queste possibilità. Molti spazi li guardiamo ora, al tempo del coronavirus, con occhi diversi, come fossero spazi magici da ri-conquistare, però l’arte è sempre più necessaria e la creatività ha sempre più bisogno di uno spazio fisico adatto alle proprie esigenze, ma anche di un modo veloce per trovarlo. Con Mapparte è più facile trovare questi spazi e prenotarli, per un corso, un workshop, un incontro, non solo a Roma, ma in tutta Italia.
Un esempio fulgido: le tournée nelle case private dell’artista Mariella Fabbris che ne ha fatto la sua cifra artistica e stilistica, proponendo una performance teatrale e cibo preparato insieme alla famiglia ospitante, per una cena ‘dopo teatro’. E ancora, un salotto senza pianoforte diventa spazio yoga, anche questo mappabile sulla piattaforma geo-referenziata.
Soprattutto in questo periodo di reclusione abbiamo visto come l’intimità di una casa sia potenzialmente aperta al mondo, grazie a una diretta su FB o su youtube. La tecnologia, con la possibilità di videoconferenze e meeting on line (Skype, Whatsapp, Zoom, Teams) ci sta aiutando a tenerci in contatto visivo e uditivo, mentre il corpo, da rarefatto e recluso, ritorna protagonista con le sue performance, non più dal balcone ma direttamente dal proprio salotto. Così alla virtualità, ma anche alla realtà delle azioni fisiche che vengono svolte ‘a distanza’, Mapparte dedica, in un “tempo di sospensione”, una programmazione per raccogliere altri dati sugli spazi privati e pubblici, luoghi potenzialmente associativi da far conoscere, attraverso uno strumento gratuito, agli artisti ed ai praticanti di attività creative.
Poi ancora, quanti conoscono le molte possibilità di prenotare una spazio ‘pubblico’ per le proprie performance o mostre? A Trieste per esempio la ‘Sala Comunale d’arte’ in Piazza Unità d’Italia, al civico 4, una delle più belle piazze d’Italia, può essere utilizzata gratuitamente. Si compila una domanda e il Comune si occupa anche di stampare i flyer e della comunicazione per promuovere l’evento. Una possibilità dedicata principalmente ai residenti in Friuli Venezia Giulia, ma aperta a collaborazioni a più ampio raggio.
Mapparte avrà anche una sezione con i link per accedere a questi luoghi pubblici di fatto prenotabili, non solo a Roma, ma in tutta Italia come ad esempio https://www.comune.trento.it/Citta/Servizi/Sale-e-spazi-pubblici
Infine ci sono gli spazi abbandonati da utilizzare e riutilizzare, da rivitalizzare creativamente. In Italia varie sono le piattaforme che censiscono questi luoghi, come ad esempio https://www.riusiamolitalia.it.
Mapparte potrà darà anche un valore aggiunto a queste informazioni, essere un punto di aggregazione ma anche un motore di rilancio e di informazione con la sua pagina fb https://www.facebook.com/Mapparteam – ed un futuro blog.
https://it-it.facebook.com/piedinudiaps/
e brevettato una dispositivo tecnologico performativo itinerante: una maschera tecnologica dal nome Vj Janus con cui riprende con una telecamera e proietta in tempo reale su uno schermo posto sulla schiena ciò che vede. Ha pubblicato due libri scritti a quattro mani con Alter: il primo ‘La Folta Schiera – la labirintite del potere‘ e il secondo ‘Io Tarzan, tu Cita’. Nel marzo 2019 ha realizzato una installazione video, multimediale ed interattiva, nel Museo del Satiro Danzante di Mazara del Vallo dal titolo ‘Ciò che vedo’.