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Mercoledì 27 Maggio 2020 08:05

Il primo giugno riapre il Colosseo

Coronavirus, Roma deserta, Colosseo un tempo difficile
Biglietto ridotto pomeridiano, obbligo di mascherina, termoscanner, due i percorsi proposti. Protocollo con la Asl Roma1

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Coronavirus, Roma deserta, Colosseo un tempo difficile
Sicurezza è la parola d’ordine per la riapertura del Parco archeologico del Colosseo. Dal primo giugno cancelli aperti in uno dei monumenti più famosi del mondo, con garanzie per il personale e per i visitatori, grazie a un protocollo di intesa con l’Asl Roma 1 che garantirà, tra l’altro, un presidio medico-sanitario sulla piazza del Colosseo.

 Nuovi percorsi e differenti modalità di accesso. Cambieranno gli orari, attualmente compresi tra le 10.30 e le 19.15 (ultimo ingresso alle ore 18.15). Due le tipologie di biglietto previste por le visite al Foro Romano-Palatino e al Colosseo. Resta attivo il biglietto ordinario di 16 euro valido 24 ore, ma arriva per la prima volta un biglietto ridotto per coinvolgere il maggior numero di visitatori: A.R.T. (Afternoon reduced ticket) al prezzo di 9,50 euro, sarà  acquistabile online e usufruibile tutti i giorni a partire dalle ore 14 e fino alla chiusura del Parco. Un’agevolazione rivolta, in primo luogo, ai cittadini romani.

I biglietti saranno tutti smaterializzati, acquistabili online dal sito ufficiale
www.parcocolosseo.it
e dal sito del concessionario
www.coopculture.it
(dal 28 maggio) e collegati ad un’app gratuita che consentirà, già da casa, o al più tardi all’ingresso nell’area archeologica, di scaricare le mappe dei percorsi, i contenuti storici e tutte le informazioni utili alla visita in sicurezza. Prima di varcare gli ingressi al Colosseo e all’area archeologica del Foro Romano e del Palatino (la Domus Aurea per il momento resterà chiusa al pubblico), i visitatori, già dotati di mascherina, dovranno obbligatoriamente sottoporsi alla misurazione della temperatura mediante termoscanner. Al Colosseo il biglietto prevede la prenotazione obbligatoria a orario predeterminato.

L’accesso, inizialmente, avverrà soltanto dal cosiddetto “Sperone Valadier” e sarà utilizzabile da singoli o gruppi di massimo 14 persone, adeguatamente distanziate, che entreranno ogni 15 minuti e saranno sempre accompagnati lungo tutto il percorso. Due i percorsi proposti: “Il Colosseo si racconta”, che prevede l’affaccio ai sotterranei dal I ordine, la salita al II ordine, la visita dell’esposizione permanente, l’affaccio dalla terrazza Valadier sulla piazza del Colosseo (tempo stimato 45 minuti); “Colosseo-Arena”, che si snoda lungo il I ordine fino alla porta Libitinaria e da qui sul piano dell’arena (tempo stimato 40 minuti, percorso ridotto, acquistabile con il biglietto pomeridiano A.R.T.). Unico ingresso al Foro Romano e Palatino, lungo via dei Fori Imperiali, in Largo della Salara/Largo Corrado Ricci. Da qui il pubblico, senza prenotare per un orario preciso, potrà seguire 4 percorsi differenziati.

Quanto all’aspetto della sicurezza, il protocollo d’intesa sottoscritto tra il Parco archeologico del Colosseo e la Asl Roma 1 garantirà un supporto su due fronti: dal punto di vista tecnico-scientifico e formativo, per l’attuazione delle misure necessarie alla fruizione del PArCo in sicurezza (anche attraverso la definizione di criteri e linee guida) e dal punto di vista sanitario, con un presidio aperto dalle 10 alle 19 per la gestione dei visitatori risultati “febbrili” con procedure codificate, e l’attivazione di sorveglianza su eventuali casi sospetti, oltre a un più generale intervento di primo soccorso in caso di necessità. Previsto anche materiale informativo per i visitatori, relativamente ai comportamenti corretti anti contagio da tenere durante la visita.

«Il benessere del nostro personale e dei nostri visitatori – dichiara il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo – è una priorità assoluta da sempre, e tanto più ora in questo momento di emergenza. Il PArCo ha lavorato in questi mesi per mettere in campo tutte le azioni volte alla tutela della sicurezza del proprio pubblico, fondamentale per consentirne la riapertura. La collaborazione fra le nostre istituzioni, decisiva in questa fase, si pone anche in una prospettiva di servizio di lungo periodo per la comunità di Roma, che si realizzerà attraverso iniziative finalizzate a favorire il benessere dei cittadini». Per Angelo Tanese, direttore generale della Asl Roma1, «la mission di una azienda sanitaria deve comprendere anche una funzione di supporto alle altre istituzioni, mettendo a disposizione le proprie competenze per la ripresa delle attività in sicurezza e una gestione tempestiva di persone bisognose di assistenza. Sono particolarmente lieto che questo possa avvenire in un luogo simbolo della nostra storia».

27 maggio 2020

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