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Giovedì 28 Maggio 2020 11:05

Dopo il coronavirus, 86 milioni di bambini poveri in più nel mondo


Lo studio di Save the Children e Unicef sulle ricadute economiche della pandemia. L'aumento più significativo potrebbe riguardare Europa e Asia centrale

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Fino a 86 milioni in più entro la fine del 2020, pari a un incremento del 15%: è il dato relativo all’aumento dei bambini in condizioni di povertà familiare legato alle ricadute economiche della  pandemia di Covid-19, stimato nello studio lanciato oggi, 28 maggio, da Save the Children e Unicef. Secondo il rapporto, senza azioni immediate per proteggere le famiglie dalle difficoltà finanziarie causate dalla pandemia, il numero totale di bambini che vivono sotto la soglia di povertà nazionale nei Paesi a basso e medio reddito potrebbe raggiungere i 672 milioni entro la fine dell’anno.

Circa 2 su 3 di questi bambini vivono in Africa subsahariana e Asia meridionale ma l’aumento più significativo potrebbe verificarsi nei Paesi di Europa e in Asia centrale: fino al 44% nella regione. L’America Latina e i Caraibi potrebbero vedere un aumento del 22%. Nelle parole del direttore generale Unicef Henrietta Fore, «la pandemia di coronavirus ha scatenato una crisi socio-economica senza precedenti che sta prosciugando risorse per le famiglie di tutto il mondo». I bambini, aggiunge Inger Ashing, ceo di Save the Children International, «sono particolarmente vulnerabili anche quando soffrono la fame e la malnutrizione per periodi brevi ma che potrebbero potenzialmente colpirli per tutta la vita. Se agiamo ora e con decisione – prosegue -, possiamo prevenire e contenere la minaccia pandemica che incombe sui Paesi più poveri e su alcuni dei bambini più vulnerabili».

Prima della pandemia, due terzi dei bambini del mondo non avevano accesso ad alcuna forma di protezione sociale, rendendo impossibile per le famiglie resistere agli shock finanziari quando colpite e favorendo il circolo vizioso della povertà intergenerazionale. Solo il 16% dei bambini in Africa è coperto da protezione sociale. La regione del Medio Oriente e del Nord Africa, con il numero maggiore di bambini in difficoltà a causa del conflitto, ha i tassi più alti di disoccupazione fra i giovani, mentre circa la metà di tutti i bambini nella regione vive in situazione di povertà multidimensionale.

Per rispondere e mitigare gli impatti del Covid-19 sui bambini nelle famiglie povere, Save the Children e Unicef chiedono «un’espansione rapida e su larga scala dei sistemi e dei programmi di protezione sociale, fra cui trasferimenti in denaro, alimentazione scolastica e sussidi per l’infanzia».

28 maggio 2020

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