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Mercoledì 22 Maggio 2019 13:05

Roma Lido: subito la metropolitana. Poi la Metrovia

Metrovia linea M9
La Roma Lido va trasformata in metropolitana. Serve subito. Noi l’abbiamo chiamata M9, altri la chiamano Metro E. Al di là del nome ci preme appoggiare l’iniziativa presa dai comitati Metro x Roma e Salviamo la Metro C di richiedere a gran voce la trasformazione della Roma Lido in metropolitana, con una manifestazione che si […]

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Metrovia linea M9
La Roma Lido va trasformata in metropolitana. Serve subito.

Noi l’abbiamo chiamata
M9
, altri la chiamano Metro E. Al di là del nome ci preme appoggiare l’iniziativa presa dai comitati
Metro x Roma
e
Salviamo la Metro C
di richiedere a gran voce la trasformazione della Roma Lido in metropolitana, con una manifestazione che si terrà venerdì 24 maggio ad Acilia.

Abbiamo parlato di trasformazione non a caso; adesso la Roma-Lido è un servizio ferroviario un po’ ambiguo: sembra una metropolitana, ma non lo è davvero. Ci manca poco, qualche sforzo, qualche investimento ulteriore per adattare, potenziare, integrare, intensificare.

Se ne parla dal lontano 2000, quando la linea è passata sotto la gestione di Met.Ro spa, ma dopo vent’anni poco è cambiato e siamo ancora qua a chiederla con insistenza.

Soprattutto continua a non piacerci questo stop and go che l’attuale giunta ha legato quasi esclusivamente alle sorti dello Stadio della Roma: se si fa lo stadio, si riprende il progetto della linea; se non si fa, si riprende la porta del dimenticatoio. Come se l’esigenza di un adeguato collegamento con Ostia si manifestasse solo di domenica, a causa dell’afflusso dei tifosi a Tor di Valle.

Non scherziamo. Tra Porta San Paolo e Ostia viaggia ogni giorno l’intera popolazione di una media città di provincia. E il servizio attuale non regge: da una media di 100.000 passeggeri si è infatti scesi a 55.000, con quasi la metà del carico potenziale che ha preferito la propria auto all’insufficienza e alle disfunzioni della linea.

Appena 13 fermate, spalmate su 30 km, lasciano scoperte molte zone abitate o in via di espansione. I treni passano (nelle sole ore di punta) ogni 10 minuti, e tale scarsa frequenza incide anche sull’affollamento e sul tempo di sosta alle stazioni, spesso superiori al minuto per consentire in sicurezza le operazioni di sbarco e imbarco. I rotabili sono convogli metropolitani di seconda mano, adattati alla larghezza ferroviaria delle banchine. Si rompono spesso e d’estate, senza aria condizionata, impongono ai viaggiatori un bagno turco non desiderato. Tanto da vincere ogni anno il
Premio Caronte di Legambiente

Insomma c’è tanto da migliorare, ed è ora che si faccia subito. Meglio se all’interno del quadro generale di nuove metro di superficie proposto dal sistema Metrovia, che avrebbe il vantaggio di inserire la Roma Lido-M9 in un contesto risolutivo e molto più attrattivo, di medio-breve periodo. Perché a fronte delle tante beghe in cui è impantanato il discorso (finanziamenti, gestione, tipo di esercizio, rotabili etc.) è proprio la prospettiva di concorrere a un disegno possibile e di forte impatto su tutta la mobilità, la molla capace di sbloccare le cose.

Quindi anche noi chiediamo con forza di dare avvio concreto alla trasformazione della Roma Lido. Detto questo, ci preme anche mettere l’accento su cosa veramente serve.

Non serve la sola fermata di
Acilia sud
, ma tutte le 11 fermate aggiuntive presenti sulla M9 di Metrovia:

  • Garbatella
    e
    Marconi
    , che scambiano con MB/
    M2
    e intensificano le frequenze sulla tratta Piramide-Eur Magliana;
  • Europa
    ,
    Torrino
    ,
    Torrino Sud
    ,
    Mezzocamino
    e
    Tevere Sud
    , in parte già previste, che servono quartieri residenziali già densi o in espansione;
  • Giardino di Roma
    e
    Stagni di Ostia
    , agglomerati importanti, penalizzati da una ferrovia che ad oggi li ignora;
  • Romagnoli
    , con la doppia funzione di servizio al Cineland e di nodo strategico per un collegamento con Fiumicino.
Serve inoltre lavorare sul nodo
Piramide-Ostiense
per migliorarne l’accessibilità: quantomeno valorizzando l’ingresso da piazzale dei Partigiani (oggi inservibile); migliorando la visibilità su quello di via delle Cave Ardeatine; estendendo il collegamento aereo fino a via Bossi, per abbreviare la distanza dal versante di via Ostiense.

Questo quello che va fatto subito, per trasformare la linea in metropolitana vera.

Non ci convincono una serie di proposte emerse sul PUMS e dagli stessi comitati, relativamente a estensioni e destinazioni aggiuntive della Roma Lido. Riteniamo che il progetto Metrovia offra, a riguardo, soluzioni ben più vantaggiose.

Ma ci sarà occasione di tornare sul tema. Oggi ci preme unire la nostra voce a quella dei tanti che chiedono con forza: basta chiacchiere, abbiamo aspettato troppo. La metropolitana per Ostia serve subito.

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