Venerdì 29 Maggio 2020 08:05
Coronavirus, dai giovani cristiani del Pakistan un Banco alimentare per i più poveri
L'iniziativa nel Punjab. A beneficiarne, ogni sera, cento indigenti. Il segretario del gruppo: «Anche i nostri amici musulmani e indù ci sostengono attivamente»
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Nel Punjab pakistano – a Sahiwal, precisamente – un gruppo di giovani cattolici offre quotidianamente pasti serali a cento persone indigenti ogni giorno. Un’attività di solidarietà che continuerà fino a quando le crisi legata al
Covid-19
non finirà. A parlarne all’Agenzia Fides
è il segretario del gruppo giovanile Ashiknaz Khokhar. «Stiamo raggiungendo i senzatetto, in particolare quelli che dormono per strada, privati di ogni possibilità di sostentamento, stanziati sotto gli alberi ai bordi delle strade – riferisce -. Abbiamo creato un banco alimentare nella chiesa cattolica di Sahiwal con la collaborazione dei sacerdoti nella nostra parrocchia, per raggiungere coloro che sono emarginati, i più poveri tra i poveri. Abbiamo un gruppo attivo di giovani cristiani – prosegue – ma anche i nostri amici musulmani e indù ci stanno sostenendo attivamente la distribuzione di alimenti».Anche il gruppo giovanile “Way of Life” a Karachi ha preso un’iniziativa simile per sostenere le persone più povere. Dopo aver consegnato a 800 famiglie cristiane, indù e musulmane scorte di cibo per 20 kg ciascuno, nella fase successiva offrono ogni giorno ortaggi freschi a 100 famiglie. Michael Bhatti, il leader del gruppo, spiega che «in questo momento le persone sono confinate in casa, impossibilitate a guadagnare per prendersi cura dei loro bisogni quotidiani. Molti sono operai a giornata o hanno perso il lavoro. Facciamo quotidianamente una colletta in denaro, grazie tante persone generose: poi andiamo al mercato, acquistiamo verdure fresche, le laviamo e le poniamo in sacchetti da 3 kg». Ancora, «invitiamo quotidianamente un sacerdote a pregare per le nostre opere di carità, poi iniziamo la distribuzione. È nostro desiderio – conclude Bhatti – aiutare i poveri e i bisognosi senza distinzione di fede, cultura, etnia, come ci insegna il Vangelo».
29 maggio 2020
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