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Venerdì 29 Maggio 2020 16:05

Roma Est ed i suoi tesori archeologici: nascosti, ritrovati….e in parte riperduti

In piena area metropolitana di Roma, nel territorio di Roma Est (dove numerosi sono stati i ritrovamenti negli ultimi anni), 
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In piena area metropolitana di Roma, nel territorio di Roma Est (dove numerosi sono stati i ritrovamenti negli ultimi anni), un altro tratto della storia dell’Urbe è stato riportato alla luce.


È solo di pochi giorni fa la notizia di un’importante scoperta archeologica avvenuta durante i lavori di allargamento della Via Tiburtina nei dintorni del Car di Guidonia.

Via Tiburtina, l’antica via di transito e di controllo del territorio governato un tempo dalla potente Tibur (l’odierna Tivoli), poi entrato a pieno titolo nella sfera di gestione della Città tanto da essere il luogo prescelto dall’imperatore Adriano per far erigere nel II secolo d.C. la sua splendida ed immortale villa (Villa Adriana, appunto, patrimonio dell’Unesco), ha permesso alla civiltà romana di produrre rapporti commerciali, politici, militari e molto altro ancora con tutto il territorio ad Est della capitale fin dai primi tempi della sua fondazione e molto dopo la data che nei libri di storia sancisce il termine del suo dominio, quel famoso 476 d.C. che vede ufficialmente la fine dell’Impero Romano d’Occidente e che segna tradizionalmente l’inizio accademico del Medio Evo.

E così succede che durante la cosiddetta Fase 2 della quarantena vissuta da tutti per contrastare la pandemia, Roma presenta se stessa non solo a coloro che la conoscono ( e che ne sono innamorati) ma anche a quanti pensando di procedere ad un semplice lavoro di allargamento della moderna Via Tiburtina a fini commerciali e di scambi economici, si sono imbattuti nuovamente con i resti di una parte della nostra storia passata.

Al I-II secolo d.C. (quello della massima espansione dell’Impero, della realizzazione dei monumenti che hanno contribuito a rendere immortale la Città come il Pantheon, i Mercati di Traiano, la Colonna, Villa Adriana solo per citarne alcuni) risalgono le testimonianze rinvenute:  un’importante struttura in blocchi di tufo con murature di epoche successive (IV-V secolo d.C.), laterizi e frammenti di anfore.

Un tratto di circa tredici metri di basoli (i grossi blocchi di basalto che si possono ancora vedere lungo la Via Appia ad esempio) che rappresentano il cosiddetto pavimentum ossia l’ultimo strato, quello percorribile, dell’antica Via Tiburtina, sono stati rinvenuti con tutte le caratteristiche tipiche delle grandi vie di comunicazione romane comprese le tracce lasciate dal passaggio ripetuto delle ruote dei carri, i cosiddetti carriaggi. E come sempre accade, parlando delle strade romane, che erano inserite in un contesto commerciale e politico vivo, si stanno ritrovando anche resti di murature in opera reticolata, probabilmente relative ad una taberna (una taverna ) o a un contesto sepolcrale.

Teresa Zotta, vicesindaco della Città metropolitana di Roma in una sua dichiarazione afferma che: ” Nel rispetto assoluto del lavoro della Sovrintendenza e di quanti partecipano alle attività di scavi e studi, continueremo a garantire la programmazione per migliorare la rete viaria di collegamento di una zona strategica sulla quale abbiamo investito risorse per i cittadini che amministriamo”.


Roma Est, i suoi abitanti, la sua storia, il suo futuro sono indissolubilmente legati tra loro, in una compagine stradale che ha permesso attraverso i secoli di conservare i frammenti del passato. Conservare, però, non basta, si conserva anche solo lasciando i resti archeologici sotto terra ma preservare e tramandare è un’altra storia da raccontare.

Altre volte, molte altre volte, questo territorio ha avuto i suoi momenti di notorietà grazie alle meraviglie che, spesso, molto spesso, sono state ritrovate nel quadrante est di Roma, purtroppo troppe volte la fama è stata aleatoria, è durata solo il tempo di roboanti titoli dei giornali o delle entusiastiche dichiarazioni delle diverse amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo.

La certezza è che Roma, Roma Est in particolare, è un territorio ricco di possibilità culturali, turistiche, economiche legate alla storia di Roma, la speranza è che non debba essere necessaria un’ennesima scoperta per scoprire le sue potenzialità.

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