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Lunedì 1 Giugno 2020 16:06

Monterotondo, tartaruga azzannatrice ritrovata nel fiume Tevere

La tartaruga azzannatrice (detta anche Chelydra serpentina) è una chelidride originaria del Nord America, ma diffuso anche in altre zone geografiche del pianeta. Un esemplare è stato rinvenuto ieri a Monterotondo, vicino le rive del fiume Tevere. Tartaruga azzannatrice a Monterotondo: il ritrovamento l Carabinieri del Raggruppamento CITES hanno recuperato...

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La tartaruga azzannatrice (detta anche Chelydra serpentina) è una chelidride originaria del Nord America, ma diffuso anche in altre zone geografiche del pianeta. Un esemplare è stato rinvenuto ieri a Monterotondo, vicino le rive del fiume Tevere.

l Carabinieri del Raggruppamento CITES hanno recuperato l’esemplare lungo le rive del fiume Tevere nella zona di Monterotondo. La testuggine, viva e in buone condizioni, è stata in seguito affidata a un centro autorizzato alla detenzione di animali pericolosi dal Ministero dell’Ambiente. A oggi, sono una decina gli avvistamenti di questa specie molto particolare e curiosa e soprattutto così rara in Italia.

Il peso della tartaruga azzannatrice può variare passando dai 4,5 ai 6 kg. Addirittura, alcuni esemplari allevati in cattività possono arrivare a superare perfino i 30 kg di peso.  Corpo robusto, carapace incrostato e coda più lunga rispetto alle altre razze: queste le principali caratteristiche di un animale a dir poco fuori dal comune per le nostre zone. Infatti, la sua origine è il Nord America.

Il suo nome deriva dall’inusuale velocità con la quale si difende e attacca le sue prede. Di norma, le testuggini sono animali considerati lenti, quasi apatici. Quando quest’ultima attacca, risulta essere letale e in grado di cogliere di sorpresa chiunque la sottovaluti. Il suo sguardo incute non poco terrore. Movimenti che ricordano uno scorpione o più propriamente un serpente. Quando si trova fuori da quello che è il suo habitat naturale, risulta essere ancora più pericoloso poiché maggiormente sulla difensiva. Infatti, la Chelydra serpentina vive soprattutto in acqua.

Negli ultimi anni in Italia sono stati circa 10 gli avvistamenti di questo animale. Date le dimensioni e il peso abbondante dei ritrovamenti, si presume che fossero nel nostro Paese cresciuti in cattività. Facile presumere siano riusciti a scappare o addirittura abbandonati dai precedenti proprietari.

Possibile che questa sia una delle ipotesi che hanno portato al ritrovamento dell’ultima tartaruga azzannatrice a Monterotondo, nei pressi del fiume Tevere e più precisamente sulle zone della riva. Motivo per il quale è stato anche più facile avvistarla e catturarla.

Foto di repertorio

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