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Mercoledì 2 Ottobre 2024 09:10

l luoghi dello spirito bi-personale di Luigi Salvatori e Antonio Servillo

da 02/10/24 a 11/10/24

Palazzo di Montecitorio (sede della Camera dei Deputati - Parlamento)

Apre al pubblico mercoledì 2 ottobre 2024 l’esposizione I luoghi dello spirito bi-personale degli artisti Luigi Salvatori e Antonio Servillo, a cura di Roberto Luciani, Alberto Moioli, Giuseppe Oddone e Andrea Salvati,  promossa da ICAS Intergruppo Parlamentare Cultura, Arte, Sport e su iniziativa del Presidente della Commissione Cultura Onorevole Federico Mollicone, dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e del MIC e la collaborazione dell’Archivio Paolo Salvati.
Un’esposizione articolata che si divide in due percorsi espositivi differenti, da una parte troviamo I volti dell’anima di Luigi Salvatori, dall’altra I Templi nel mondo di Antonio Servillo in simbiosi espositiva ed artistica che mette in dialogo i singoli stili dei due artisti.
Un parallelismo artistico che risponde ad alcuni interrogativi che l’uomo si pone sin dall’antichità: qual è il senso della vita?  Qual è il senso e lo scopo della mia vita? Perché esisto? Sono domande comuni alle quali ognuno tenta di dare una risposta, seppure personale e unica, per trovare così la sua strada, il percorso da seguire, seguendo le varie religioni esistenti nel mondo e nei luoghi dove lo spirito si manifesta.
Luigi Salvatori con I volti dell’anima espone un ciclo di opere realizzate tra il 2019 e il 2024. Nel 2019, l’artista si considerava entrato nella terza età della vita, ritenendo conclusi gli anni della spensieratezza e della successiva età media. Rappresenta i suoi sentimenti attraverso la sua produzione artistica. Il cromatismo, subisce una evoluzione, passando dai vivaci colori di rossi, gialli e verdi dei paesaggi, ai colori delle terre dalle tonalità ambrate.
Nel periodo della pandemia, l’isolamento e le quarantene forzate hanno permesso a Salvatori di riscoprire stimoli e suggestioni della cultura passata del Rinascimento, recuperando la passione per il disegno a matita.
Nel Rinascimento la realtà viene rappresentata senza deformazioni e simbologie che avevano caratterizzato i periodi precedenti del medioevo; le figure umane sono attentamente studiate sotto il profilo anatomico; l’uomo è sempre inserito in un ambiente reale, grazie anche alla sempre maggiore attenzione posta nella raffigurazione del paesaggio. Vengono abbattuti gli schemi iconografici medievali per far posto all’osservazione dal vero e al naturalismo, all’interesse per l’uomo e allo studio della figura umana e ai suoi movimenti.
Luigi Salvatori ha orientato la sua sperimentazione artistica nella rappresentazione di una bellezza interiore, considerata più grande di quella esteriore, ritenendo le immagini delle sue opere espressioni dell’anima e del ricordo, rivelatrici di una dimensione che va oltre la realtà del visibile.
Portando a compimento il suo desiderio dell’invisibile che ha caratterizzato le sue opere dal 2010 in poi.
Dietro la materia finita si cela lo spirito infinito, lo spirito dell’uomo che fin dall’antichità si è sempre posto la domanda: qual è il senso della vita?  Qual è lo scopo della vita? Perché esisto? Sono domande comuni alle quali ognuno tenta di dare una risposta, seppure personale e unica, per trovare la propria strada, il percorso da seguire, nei luoghi dove lo Spirito si manifesta.
Con le sue opere Luigi Salvatori narra il suo percorso personale,  attraverso la ricerca nei volti dell’uomo della sua interiorità, rispettandone la libertà, dignità e uguaglianza altrui. Dal volto dell’uomo traspare il suo amore, come atto di donazione, o la sua sofferenza come atto di violazione dei suoi diritti. Nei volti dell’uomo Salvatori vede il simbolo della sua interiorità che si manifesta come Tempio dello Spirito di Dio, e come tale deve essere rispettato nelle sue condizioni di vita, a partire dalla sua dignità, dalla libertà, dalla giustizia e dall’uguaglianza tra gli uomini. Dal volto dell’uomo traspare il suo amore, come atto di donazione, o la sua sofferenza, come atto di violazione dei suoi diritti.
Antonio Servillo con I Templi nel mondo  rappresenta i luoghi dello spirito delle varie religioni nel mondo. Ognuno di noi avverte il bisogno di raggiungere la pienezza della vita, le aspettative e i traguardi. Servillo li  rappresenta secondo la sua tecnica pittorica, con un filo conduttore unico e irripetibile che rappresenta la ricerca, uguale per tutti, della verità e del valore della vita.

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