Sabato 11 Gennaio 2025 05:01
Ma i treni della Roma Nord e della Roma Lido sono veramente “Treni Fantasma”?
Presentati a Caserta, presso lo stabilimento della Titagarh Firema, i due nuovi treni (prototipi) destinati alla Roma Civita Castellana Viterbo e alla Roma Lido per conto della Regione Lazio. Nel frattempo, finalmente, rientra dopo quasi tre anni il primo treno Alstom andato in manutenzione.
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Lo scorso 27 dicembre 2024 ci siamo recati alla presentazione dei nuovi treni per le ex concesse Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo, organizzato dalla Comin & Partners per conto della Titagarh Firema, insieme all’Assessore ai Trasporti della Regione Lazio Fabrizio Ghera ed altri rappresentanti politici locali e sempre della Regione Lazio; abbiamo potuto constatare il grande senso di appartenenza dei dipendenti dell’azienda Titagarh Firema, orgogliosi non solo del proprio lavoro, ma anche di rappresentare una realtà che affonda le sue radici nella prima linea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici, inaugurata nel lontano 1839.
La domanda a questo punto diventa: sono reali i Treni “fantasma” della Regione Lazio? Cerchiamo di capire.
L’incontro, annunciato per il 20 dicembre dall’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione tramite un lancio di agenzia, è stato posticipato di una settimana rispetto alla data inizialmente prevista a causa degli impegni inderogabili nell’agenda regionale che l’Assessore Fabrizio Ghera non poteva evitare. Un rinvio che, tuttavia, non ha cambiato l’essenza dell’evento stesso. L’elemento più significativo è stato constatare che i primi due convogli delle travagliate ferrovie ex concesse (uno per la Roma Lido ed uno per la Roma-Civita Castellana-Viterbo) fossero una realtà concreta, così come lo fossero circa una sessantina di casse (le strutture in alluminio che danno origine al vagone) che occupano un intero capannone alle loro spalle, pronte per essere allestite e assemblate. Un chiaro segnale dell’impegno dell’azienda e dell’avanzamento della produzione.
I nuovi convogli presentano un nuovo design con la caratteristica livrea Cotral, accessibilità alle carrozze per tutti i passeggeri, sistema di videosorveglianza per garantire elevati livelli di sicurezza, sistema informativo audio visivo con mappa della linea ed annunci prossima fermata, sistema di climatizzazione a pompa di calore con gas CO2 che consente una drastica riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas a effetto serra ed anticipa gli obiettivi previsti dalla normativa F-Gas al 2030: sono questi gli elementi distintivi dei nuovi veicoli.
Sono previste tre diverse configurazioni dei rotabili, che nonostante la differente tensione di alimentazione, in ogni caso a corrente continua, di 1,5 kV per la Roma−Lido di Ostia e di 3 kV per la Roma Viterbo e anche della tipologia di servizio nel primo caso di tipo interamente metropolitano e nel secondo in parte metropolitano e in parte interurbano, hanno richiesto l’esigenza di semplificazione e omogeneità della gestione della flotta dei nuovi rotabili: da 6 carrozze per la linea Roma Lido di Ostia con capienza di oltre 1.330 passeggeri a convoglio per servizi di tipo metropolitano e a 4 carrozze per la linea urbana Roma Viterbo, con una capienza di oltre 800 passeggeri per servizi di tipo metropolitano e oltre 680 per quelli di tipo regionale (che non abbiamo potuto vedere completo). Tutti i nuovi treni sono conformi alle ultime norme di sicurezza, con un design moderno e “maggiore comfort” per tutti i passeggeri. Sono previste due aree, collocate vicino a ciascuna cabina di guida, dedicate ai passeggeri con mobilità ridotta su carrozzina.
Rappresentano, di fatto, un’evoluzione tecnologica dei modelli entrati in servizio, dal 2022, sulla ferrovia Circumetnea di Catania, un’altra importante commessa, naturalmente con adattamenti specifici per le esigenze delle linee ferroviarie laziali. Le unità di trazione sono bidirezionali, intercomunicanti e dotate di casse in lega di alluminio, sinonimo di leggerezza, efficienza e sostenibilità. I nuovi convogli sono equipaggiati con motori e carrelli ad alte prestazioni, studiati per affrontare qualsiasi tipo di tracciato, anche quelli più complessi, come si presenta l’extraurbano della Roma-Civita Castellana-Viterbo, caratterizzato da curve strette e pendenze di un certo rilievo. La cabina di guida offre una buona visibilità e il banco di manovra è dotato di una plancia ampia e di comandi semplici e intuitivi, ideali per una gestione efficiente del sistema, con il “fungo di emergenza” posizionato, finalmente, sul lato del capotreno, per garantire un intervento rapido e sicuro in caso di necessità.
“Siamo orgogliosi di presentare questi nuovi treni, frutto dell’impegno e della competenza della nostra squadra”, ha dichiarato a margine l’Ad di Firema Didier Pfleger, “nonostante le sfide poste dal contesto geopolitico internazionale, Firema è determinata a contribuire al miglioramento all’efficienza e al miglioramento della qualità del servizio sulle tratte ferroviarie regionali. Il nostro obiettivo è fornire soluzioni tecnologicamente avanzate e sostenibili per i cittadini del Lazio”.
La lunghezza totale della Metro Roma Lido, da respingente a respingente, è di 108 metri, mentre quella del treno urbano della Viterbo (4 casse) è di 71 metri e dell’extraurbano (3 casse) circa 65 metri (anche se non allestito e presente durante la visita). Le prime due tipologie di treni presentano un arredo interno tipico di una metropolitana, con 4 porte per fiancata, di tipo ad espulsione e scorrimento. La terza tipologia, invece, ha 3 porte per fiancata e l’arredo interno di un treno regionale a lunga percorrenza. Va ricordato infine che questi nuovi treni arrivano pronti per la nuova tecnologia ERTMS di segnalamento da considerarsi tra le più significative innovazioni introdotte nel panorama del segnalamento ferroviario, che consente la circolazione di treni sulla base di informazioni scambiate dai sottosistemi di terra e di bordo, definite con un linguaggio comune e gestite con componenti interoperabili. Ad oggi, purtroppo, tale sistema, ancorchè già finanziato dalla Regione Lazio, non è ancora stato implementato sulla ferrovia Roma Viterbo e vedremo quindi cosa deciderà ANSFISA al riguardo.
Consegna a primavera 2025 alla Regione Lazio?
L’Accordo Quadro sottoscritto nel 2022 tra la Regione Lazio e Firema comprendeva, va ricordato, la fornitura di 38 nuovi treni e la manutenzione decennale dei mezzi, con un investimento complessivo di 315 milioni di euro. Nella prima tranche, del valore di 100 milioni di euro (di cui 56 milioni già anticipati dalla Regione), era prevista la consegna di 11 convogli (5 per la Lido e 6 per la Viterbo nella tratta urbana) che sarebbero dovuti arrivare a partire da gennaio 2024. A novembre 2024 Firema ha attribuito i ritardi nella fornitura a difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e all’aumento dei costi, aggravati dal contesto geopolitico internazionale. Tuttavia, durante l’incontro a Caserta non è stata fornita una data precisa per il loro arrivo. Questo perché si tratta dei “pazienti zero”, ovvero dei prototipi, che dovranno superare una serie di test approfonditi per verificare la conformità tecnica e apportare eventuali perfezionamenti al fine di ottenere il nulla osta alla circolabilità da ANSFISA, prima di essere immessi in linea e avviare la produzione in serie.
Firema, intanto, ha sottolineato l’imminente avvio dei suoi test in linea, il che rende ragionevole ipotizzare che i convogli possano arrivare sulle rispettive linee tra l’inizio e metà della primavera 2025 (completando anche i documenti tecnici necessari che accompagneranno i treni per la verifica sempre da parte di ANSFISA). Una volta consegnati, i mezzi dovranno poi affrontare il consueto rodaggio in linea, che durerà circa due mesi. A conti fatti, se tutto procederà regolarmente e senza intoppi, i pendolari potrebbero salire a bordo dei nuovi treni già a partire dall’anno 2026 almeno sulla tratta urbana. Su quella Extraurbana dovremo attendere la fine dei lavori di raddoppio che dovrebbero iniziare intorno a giugno 2025.
C’è ancora tanto tempo che deve passare ma restiamo fiduciosi.
Intanto abbiamo potuto constatare che sta rientrando il treno Alstom inviato in manutenzione generale/revisione circa tre anni fa.
La prima cassa siamo riusciti ad avvistarla a Magliano su un carro pianale in direzione di una delle due officine a disposizione di Cotral per il relativo assemblaggio. Restiamo in attesa che arrivino le altre per il completamento del treno e la messa in prova lungo la linea. Purtroppo il vagone è stato già vandalizzato con scritte da qualche sconosciuto.
A questo punto attendiamo anche il rientro del secondo treno andato in revisione anch’esso quasi tre anni fa e speriamo di vederli presto in circolazione a supporto degli affaticati altri treni che continuano a dare problemi di tenuta.
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