Una missione umanitaria della Comunità di Sant'Egidio ha fermato una protesta che destabilizzava l'intera regione, portando viveri e aiuti umanitari

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Viveri e aiuti umanitari hanno fermato una rivolta a Bouar, nel distretto occidentale della Repubblica Centrafricana, dove da alcuni mesi un gruppo di ex miliziani, isolati e senza risorse per vivere a causa della di Covid-19, aveva bloccato le vie di accesso alla città, snodo sulla principale arteria commerciale del Paese. Una protesta che destabilizzava l’intera regione al confine con il Camerun.

La Comunità di Sant’Egidio, impegnata da anni per favorire la pace nella Repubblica Centrafricana, è intervenuta portando viveri e aiuti messi a disposizione grazie ad un finanziamento del Fai (Fondation assistance internationale). L’operazione, svolta in collaborazione con la presidenza della Repubblica Centrafricana, riferiscono dalla Comunità, ha avuto l’effetto di fermare la rivolta, riaprire l’accesso alla città e ristabilire la fiducia nel disarmo, in un Paese dove operano ancora diversi gruppi armati. La solidarietà, dunque, ha  portato alla pace.

Il presidente Faustine Archange Touadéra e le autorità locali hanno espresso gratitudine per l’intervento risolutivo in una situazione che rischiava di degenerare. , che dal 2017 partecipa al programma di disarmo nazionale, continuerà l’invio di aiuti anche in altre prefetture e villaggi del Paese, assicurano.

31 luglio 2020

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