Il Rapporto annuale sul sito del ministero della Salute. Erogate 11.039.492 prestazioni: 14,2 per paziente. Di sesso femminile il 53,8% dei casi

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Nel 2018 sono state 837.027 le persone con problemi di salute mentale assistite dai servizi specialistici (mancano i dati della provincia autonoma di Bolzano); di queste, 323.707 sono entrate in contatto per la prima volta durante l’anno con i dipartimenti di Salute mentale. Il 93,4% di loro ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (pari a 302.392 unità). Sono i dati contenuti nel , disponibile online sul sito del ministro della Salute.

Di sesso femminile il 53,8% degli utenti. La composizione per età invece riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (68,3%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni (soprattutto nelle femmine) mentre la più alta concentrazione si ha nella classe 45-54 anni (25,0% nei maschi; 23,1% nelle femmine); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe over 75 anni (7,5% nei maschi e 12,3% nelle femmine).
Le prestazioni erogate nel 2018 dai servizi territoriali, si legge ancora nel Rapporto, ammontano a 11.039.492 con una media di 14,2 prestazioni per utente.

Per quanto riguarda le patologie, i tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (29,2 per 10mila abitanti nei maschi e 48,6 per 10mila abitanti nelle femmine).

31 luglio 2020

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