Venerdì 7 Agosto 2020 12:08
MetroC - La prima talpa arriva a piazza Venezia
Riportiamo parzialmente
il comunicato del General Contractor MetroC
che indica anche una data per l’inizio dello scavo della seconda galleria, dopo ferragosto.A partire da questi giorni sono in corso le attività di sigillatura della testa fresante della prima TBM. I lavori di scavo della galleria binario pari riprenderanno presumibilmente il giorno 18 agosto 2020, a seguito del completamento delle suddette opere di sigillatura e messa in sicurezza e dell’ulteriore Ordine di Servizio alla ripresa delle attività.
Successivamente, a scavo terminato, le componenti più piccole delle talpe verranno fatte viaggiare all'indietro verso la stazione di Amba Aradam per poi essere estratte. Gli scudi invece verranno lasciati sotto piazza Venezia e saranno estratti durante la realizzazione dell’omonima stazione. Per quest’ultima sarà presentata entro l'anno la domanda per accedere ai finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La vicenda del prolungamento dello scavo delle gallerie sotto piazza Venezia, che porterà notevoli benefici (e minori costi) per la prosecuzione della linea verso Roma nord, sottolinea come i problemi della costruzione MetroC siano perlopiù politici ed amministrativi.
Le due talpe meccaniche, giunte sotto i Fori rispettivamente a fine ottobre 2019 ed a metà dicembre 2019, hanno subito uno stop di circa 7 mesi, causando anche ritardi sull’intera tratta T3, nonostante i comitati avessero già iniziato dal 2018 a lanciare appelli per evitare un loro tombamento sotto i fori ed il 5 luglio 2019 il sindaco Raggi avesse twittato che "le talpe sarebbero PRESTO ripartite" per prolungare lo scavo delle gallerie sino a piazza Venezia.
I 9 milioni necessari erano già stati finanziati (con un iter davvero rapido) a dicembre 2019, anche se la pubblicazione della delibera CIPE in Gazzetta Ufficiale arrivò a marzo 2020. Il Comune di Roma ha poi impiegato ben 3 mesi per l’approvazione della delibera per il via libera alla prosecuzione degli scavi.
È inutile nascondere che questi ritardi squisitamente politico-amministrativi si sarebbero tranquillamente potuti evitare.
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