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Venerdì 7 Agosto 2020 07:08

Forse non tutti sanno che … Anticoli Corrado (RM) è il “Paese degli artisti e delle modelle”

Verso la fine del XIX secolo – Anticoli Corrado, paese che domina la valle del fiume Aniene – divenne famoso 
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Verso la fine del XIX secolo –
Anticoli Corrado
, paese che domina la valle del fiume Aniene – divenne famoso come il “Paese degli artisti e delle modelle”.

Già dalla prima metà dell’’800 vi erano giunti molti pittori italiani e stranieri, soprattutto, dal nord dell’Europa.

È l’epoca del Romanticismo, del “Grand Tour” e l’Italia – l’Italia dei comuni, dei piccoli borghi, dei suggestivi paesaggi ancora incontaminati – è la meta preferita di scrittori e artisti d’oltralpe.


Basti ricordare, su tutti, il celebre “Viaggio in Italia” (scritto tra il 1813 e il 1817) di Johann Wolfgang von Goethe.
Ricercando le atmosfere tipiche della “campagna romana” e attirati dalla bellezza esotica e selvaggia (per via della discendenza saracena), dalla disinvoltura nel posare e dalla proverbiale ospitalità delle donne anticolane molti, a partire da quegli anni, affittarono le stalle del paese per farne abitazioni e studi d’arte (in un censimento del 1935, per esempio, si rileva che gli studi erano ben 55).


Tra i pittori ed artisti che giunsero e soggiornarono ad Anticoli possiamo ricordare: Pablo Picasso, Marcel Duchamp (iniziatore dell’arte concettuale, ideò il ready-made e l’assemblaggio), Jean-Baptiste Camille Corot (uno dei più famosi paesaggisti dell’Ottocento), Nino Costa (precursore dei Macchiaioli e legato ai preraffaelliti inglesi e agli impressionisti francesi), Oskar Kokoschka (pittore e drammaturgo austriaco, famosa la sua “Sposa del Vento”), lo scrittore Lugi Pirandello (che qui scrisse “I giganti della montagna”) e suo figlio Fausto, pittore (uno dei rappresentanti della cosiddetta “Scuola Romana”); il poeta Rafael Alberti (poeta spagnolo, simbolo di una poesia incentrata sull’impegno politico e civile che, qui, compose varie poesie ispirategli dalle bellezze dell’Alta Valle dell’Aniene) e sua moglie; Arturo Martini (scultore, pittore e incisore); Riccardo Assanti, Pietro Gaudenzi, Attilio Selva (scultore), Orazio Amato (pittore e politico, deputato del Regno d’Italia), Antonio Munoz (storico dell’arte e architetto), Carlo Toppi (scultore e ceramista) e tanti altri.


L’antico Palazzo Baronale, costruito nel XVII secolo nell’area dell’antico castello, e donato al Comune dal Principe Marcantonio Brancaccio oggi ospita il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della città.

Raccoglie le opere dei vari artisti che, a vario titolo, hanno soggiornato o hanno ritratto le donne anticolane.


Il primo nucleo della collezione del museo fu inaugurato nel 1935 dall’allora ministro, Giuseppe Bottai. Dopo alterne vicende, il Museo fu riaperto il 30 marzo 1985. All’inaugurazione erano presenti tra l’altro: lo scrittore Alberto Moravia, Emilio Greco, Enrico Gaudenzi.

“Le muse di Anticoli Corrado” ovvero le donne, le modelle … le quali seppero fare della loro professione un motivo di emancipazione: diventarono le “protagoniste” indiscusse dei movimenti artistici in cui si erano ritrovate quasi per caso.


Alcune di loro sposarono addirittura i maestri d’arte (per esempio, quasi tutte le sorelle Toppi o Lina Ciucci così come la sorella Pierina; anche Fausto Pirandello sposò l’anticolana Pompilia).

Le varie opere, raccolte ed esposte nel museo, oltre all’indubbia bellezza artistica celano “storie” che vanno al di là della tela, dei segni, dei colori.

 

Cervara di Roma, il “Paese degli artisti”; le “Cascate di Rioscuro” a Cineto Romano; Subiaco e il cammino di San Benedetto.

 

 

Brunella Bassetti

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