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Mercoledì 12 Novembre 2025 09:11

Coppia di fidanzati truffa 37 anziani in quattro mesi: bottino da 800mila euro. Arrestati due giovani di Casalnuovo

Partivano da Casalnuovo di Napoli a bordo di auto a noleggio per truffare anziani in...

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Partivano da Casalnuovo di Napoli a bordo di auto a noleggio per truffare anziani in tutta Roma. In soli quattro mesi, tra febbraio e maggio 2023, erano riusciti a raggirare 37 vittime con il trucco del finto parente in difficoltà, accumulando un bottino di oltre 800mila euro tra contanti, gioielli e preziosi.

Ora i due giovani – Anna D.P., classe 2005, e Antonio D.F., 26 anni – sono stati arrestati con l’accusa di truffa ed estorsione. La ragazza, all’epoca dei fatti, aveva appena compiuto 18 anni.

Secondo le indagini, condotte dagli investigatori del VII Distretto San Giovanni di Polizia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, la coppia partenopea aveva messo a punto un piano criminale tanto semplice quanto efficace.

Da Viale Bonelli a Bravetta, dal Trullo a Centocelle, fino ai Parioli, Trastevere, Tor Bella Monaca e Nomentano, i due mettevano in scena la stessa truffa: telefonavano agli anziani fingendosi “nipoti in difficoltà” o “corrieri postali”, inventando incidenti, pacchi da ritirare o debiti da saldare per evitare presunti procedimenti giudiziari.

Una volta convinte le vittime, il giovane si presentava a casa spacciandosi per un incaricato a ritirare denaro e preziosi. In pochi minuti, il raggiro era compiuto e la coppia spariva, pronta a colpire altrove.

In uno dei casi accertati, l’uomo – dopo aver già ottenuto soldi e gioielli – è tornato a casa della vittima, sostenendo che la cifra non bastasse per “salvare il nipote”, riuscendo a farsi consegnare anche la fede nuziale dell’anziana donna.

Gli inquirenti parlano di una coppia “senza scrupoli”, con un modus operandi rodato e spiccata freddezza. A bordo di utilitarie a noleggio percorrevano la Roma-Napoli cercando di passare inosservati ai controlli predisposti per contrastare le truffe agli anziani.

Le indagini sono state rese possibili grazie a un lavoro meticoloso di incrocio dei tabulati telefonici, ai filmati di videosorveglianza e ai sistemi di tracciamento satellitare delle auto utilizzate. Determinante anche il contenuto dei cellulari sequestrati, dove gli investigatori hanno trovato foto del denaro e dei gioielli sottratti alle vittime.

Le immagini, insieme ai riconoscimenti delle vittime, hanno consentito di ricostruire il quadro probatorio e confermare l’identità dei due responsabili. I magistrati ipotizzano che la coppia agisse per conto di un’organizzazione criminale più ampia, alla quale consegnava parte del bottino.

Conclusa l’indagine, il gip del Tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.

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