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Mercoledì 12 Novembre 2025 14:11

La Capitale divisa, tra rinascita urbana e nuove povertà

la povertà a roma, la città di cristallo, colaiacomo, gualtieri, reina, maselli, trincia, 12 novembre 2025
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Presentato l'VIII Rapporto Caritas "Povertà a Roma: un punto di vista", intitolato "La città di cristallo". Cresce il dato sulla deprivazione materiale e sociale. La crisi abitativa resta la crepa più evidente. Cresciuta l'occupazione ma anche il lavoro povero

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Nell’anno del Giubileo della Speranza Roma ha brillato più volte in tv e sulle prime pagine dei giornali internazionali per la perfetta riuscita dei grandi eventi e la rinascita urbana seguita ai lavori, grazie all’impulso dei fondi Pnrr. La Capitale si presenta come un cristallo luccicante, ma a guardarlo da vicino si notano le incrinature. Basta sollevare un po’ il velo e la sua fragilità si rivela in tutta la sua drammaticità. Con un reddito medio pro capite di 31.316 euro – ben sopra la media nazionale di 24.830 – si potrebbe pensare che Roma sia una città benestante. Eppure gli indicatori di deprivazione svelano un’altra verità portata alla luce dall’ottava edizione del Rapporto “La povertà a Roma: un punto di vista”, intitolato “La città di cristallo” realizzato dalla Caritas diocesana e presentato oggi, 12 novembre, nella sala Ugo Poletti del Vicariato.

la povertà a roma, la città di cristallo, colaiacomo, gualtieri, reina, maselli, trincia, 12 novembre 2025
presentazione rapporto povertà caritas, gualtieri, reina, 12 novembre 2025
Il rischio di povertà, stando ai dati del 2023, riguarda il 15,8% della popolazione, in aumento rispetto all’anno precedente. Così come cresce il dato sulla deprivazione materiale e sociale che coinvolge il 3,2% degli abitanti. La crisi abitativa resta la crepa più evidente sul cristallo romano. Problemi strutturali, di sovraffollamento, mancanza di bagni o acqua corrente, riguardano il 6,9% dei cittadini. L’8,4% vive in famiglie in cui il costo delle abitazioni supera il 40% del reddito. Oltre 114mila i nuclei in condizione di fragilità abitativa; tra questi, 22mila vivono una situazione di emergenza grave. Il paradosso è che a Roma ci sono 200mila appartamenti sfitti o trasformati in b&b. In lista d’attesa per un alloggio popolare ci sono 16.346 famiglie, di cui oltre 7mila attendono da oltre dieci anni. E non si arrestano le ordinanze di sfratto. Sono 5.286 quelle eseguite nel 2024, spesso per morosità incolpevole. Aumentano quelle per “fine locazione” dovuta alla conversione degli immobili in affitti turistici. Oltre 2.500 persone vivono in abitazioni occupate e 22.162 per strada, senza dimora.

presentazione rapporto povertà caritas, trincia, 12 novembre 2025
Altra grande falla, il capitolo del lavoro povero e precario. Se è vero che il tasso di occupazione ha raggiunto il 65,8%, con una disoccupazione scesa al 6%, lo è altrettanto il fatto che i nuovi impieghi riguardano i settori domestico, assistenziale e dell’edilizia dove la stabilità è un miraggio e il salario non copre il costo della vita, tanto è vero che il rischio di povertà anche per chi lavora è aumentato, raggiungendo l’8,5%. A colpire non è solo l’incidenza del lavoro povero pari al 13,5%, valore più alto rispetto al Lazio e all’Italia, ma soprattutto il persistente divario di genere. A Roma le donne guadagnano in media 781 euro in meno al mese rispetto agli uomini, pari alle spese di un mese di affitto e utenze in zone periferiche. Il part-time involontario coinvolge il 10,9% dei lavoratori e quasi il 20% ha un contratto a termine da almeno cinque anni.

E come le crepe si propagano sul vetro, la povertà investe anche i giovani. Il tasso di Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, sfiora l’11% a livello cittadino e supera il 30% in alcune periferie. Allarmante il fenomeno della dispersione scolastica. A Roma, la percentuale di popolazione senza licenza media è del 2,3%. Passando ai servizi erogati dalla Caritas, nel 2024 le tre mense diocesane – “Giovanni Paolo II” a Colle Oppio, “Gabriele Castiglion” a Ostia e “Don Luigi Di Liegro” a via Marsala – hanno accolto 12.294 persone, con un incremento dell’11% rispetto al 2023. I pasti serviti sono stati 320.184. Colpisce il fatto che quasi un terzo degli ospiti (32,5%) si sia rivolto alle mense per la prima volta nel 2024.

presentazione rapporto povertà caritas, colaiacomo, gualtieri, reina, 12 novembre 2025
Tra le nuove povertà, spicca sulla scena romana quella peruviana. Al 31 dicembre 2024, i residenti peruviani a Roma erano 15.327. Nelle sole mense sociali, gli accessi sono passati da 131 persone nel 2015 a 1.746 nel 2024. A fronte di questo dilagante disagio sociale, risposte concrete arrivano quotidianamente dalla rete territoriale capillare, composta da tre Centri di ascolto diocesani e 247 centri parrocchiali. Nel 2024 hanno realizzato 54.700 interventi a fronte di 12.231 persone accolte. La più erogata quella degli aiuti alimentari, con oltre 32 mila interventi, pari al 58,5% del totale (buoni spesa, pacchi viveri, tessere mensa/emporio). La seconda macro-area è il segretariato sociale (accompagnamento per pratiche amministrative), con 11 mila interventi (20% dei casi). Il sostegno economico diretto (pagamento bollette, affitto, farmaci) è stato fornito in 2.500 casi.

Il Rapporto però non si ferma alla denuncia. Mette sul tavolo 7 proposte, tra le quali l’adozione di politiche inclusive e coordinate che superino le limitazioni dell’Assegno di inclusione; il potenziamento della rete territoriale e del personale per la salute mentale; il contrasto dell’azzardo patologico con prevenzione, cura e controlli; lo snellimento delle procedure per migranti e richiedenti asilo.

12 novembre 2025

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