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Mercoledì 12 Novembre 2025 11:11

Da Caritas Roma e Bcc un centro per l’inserimento socio-lavorativo dei neomaggiorenni



La struttura di semi autonomia presso il Polo della carità "Don Pino Puglisi", al Tiburtino Terzo. Due appartamenti per i giovani adulti usciti dai centri di accoglienza, con educatori e volontari

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Un luogo accogliente e un tempo in cui formarsi al lavoro, ma anche sperimentare la convivenza e imparare la gestione delle risorse economiche e dei lavori domestici. Una struttura di semi autonomia per i giovani neomaggiorenni promossa da Caritas Roma presso il Polo della carità “Don Pino Puglisi”, al Tiburtino Terzo, e realizzata con il contributo della Banca di credito cooperativo (Bcc) di Roma. Il centro è stato visitato ieri, 11 novembre, dal presidente della Banca di credito cooperativo di Roma Maurizio Longhi, e da Francesco Liberati, presidente della Fondazione Bcc Roma che ha sostenuto il progetto, accompagnati dal direttore della Caritas diocesana di Roma Giustino Trincia.

«La struttura – due appartamenti – ospita giovani adulti, sia stranieri che italiani, che dopo essere stati in centri di accoglienza vivono il momento critico del passaggio alla maggiore età – spiegano da Caritas Roma -. Attraverso il sostegno di educatori e volontari, garantisce loro il raggiungimento dell’autonomia in termini lavorativi, economici, abitativi e personali». Grazie al contributo della Banca di credito cooperativo di Roma, informano, è stato realizzato l’allestimento di uno dei due appartamenti e si è provveduto ad arredare la camera da letto, la cucina e il bagno, reperendo i mobili necessari, nonché tutto quello che si rende necessario per la gestione quotidiana di una casa.

Di qui la gratitudine espressa dal direttore Trincia al presidente di Bcc Roma Maurizio Longhi per il sostegno al progetto. «È una scelta molto significativa – ha sottolineato -, anzitutto perché offre a questi ragazzi un percorso di crescita verso l’autonomia e una risposta al loro bisogno di integrazione. In secondo luogo, perché è un esempio tangibile di come una banca del territorio possa essere tale, proprio rafforzando i suoi legami con la città di Roma, continuando a contribuire allo sviluppo della cultura dell’accoglienza e di valori essenziali per la sua coesione sociale».

Ribadito da Longhi il sostegno convinto a «questa importante iniziativa solidaristica, capace di incidere a favore di ragazzi che correrebbero altrimenti un grave rischio di marginalizzazione sociale. Il rapporto di collaborazione instaurato con la Caritas romana, facendo tesoro degli insegnamenti del suo fondatore don Luigi Di Liegro – ha aggiunto – si inserisce in un più ampio contesto di interventi di sostegno che stiamo portando avanti in questi mesi con molte realtà che lavorano quotidianamente al fianco di chi ha più bisogno. Un modo concreto, riteniamo, di interpretare la nostra missione di Banca cooperativa e mutualistica, che restituisce ai territori una parte della ricchezza costruita in anni di gestione oculata e attenta al benessere delle comunità».

12 novembre 2025

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