Mercoledì 12 Novembre 2025 09:11
Un Centro riabilitativo intitolato a Giovanni Paolo I


La benedizione del cardinale Parolin: «Segno di speranza». Nella struttura, 9 studi e una palestra per trattamenti in regime ambulatoriale. Al lavoro un'equipe di neurologi, psicologi, neuropsichiatri infantili, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricità
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«Un segno di speranza e carità». Si sono aperte con la benedizione del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin le porte del nuovo poliambulatorio Centro riabilitativo Giovanni Paolo I, nella zona Sud est di Roma. È stato inaugurato ieri pomeriggio, 11 novembre, alla presenza anche del presidente del Consiglio della Regione Lazio Antonello Aurigemma, di Marco Vincenzi, delegato del sindaco Gualtieri, e della nipote di Papa Luciani Lina Petri.
La struttura, gestita dalla Cooperativa sociale Medihospes, aderente al Consorzio La Cascina, è altamente specializzata nella cura di minori e adulti con disturbi della sfera cognitiva e del comportamento, disabilità fisiche, sensoriali e psichiche. Il cardinale Parolin ha invitato a «iniziare questo percorso con il sorriso della carità, come quello di Giovanni Paolo I, che deve essere per noi ispirazione» Non basta metterne il nome, ha sottolineato, «ma occorre ispirarsi al suo modo di fare e alla sua grande carità». Il porporato ha quindi sottolineato l’importanza dell’inaugurazione. «È ancora più significativa perché avviene nell’Anno Santo – ha detto -. Questa struttura, all’interno di questa grande periferia romana, appare sempre più come un segno di speranza. Speriamo che le buone pratiche si moltiplichino e ne sorgano molte altre».
Nel Centro lavorerà un’equipe di neurologi, psicologi, neuropsichiatri infantili, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva, coordinati dalla dottoressa Daniela Di Venanzio. Si prenderanno cura degli assistiti nei circa 256 mq della struttura, che dispone di 9 studi e una palestra per trattamenti in regime ambulatoriale e riabilitativo destinati a pazienti con autismo o Dsa, disabilità cognitivo-comportamentale e disabilità complessa (sensoriale, motoria) e per patologie neurodegenerative.
Oltre alla psicoterapia individuale, alla riabilitazione cognitiva e motoria, al supporto genitoriale e alle consulenze specialistiche integrate, i punti di forza del Centro sono i tempi rapidi di risposta con presa in carico in pochi giorni, la gratuità delle prime consulenze, l’approccio personalizzato, la centralità del rapporto assistito-famiglia, la continuità terapeutica garantita nel tempo e l’integrazione con scuola, territorio e servizi sociali.
L’inaugurazione va incontro alla crescente richiesta di servizi mirati a sostegno di minori e adulti con disabilità. Dai dati sul tema dei disturbi del neurosviluppo presentati dalla Cooperativa emerge infatti che in questi ultimi anni un bambino su 77 ha ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Ma i centri pubblici e accreditati sono pochi e già saturi. Nel Lazio di attivi ce ne sono solamente 118, con lunghi tempi di attesa, difficoltà di accesso e di continuità terapeutica. Per questo motivo, «lavoriamo affinché il Centro mantenga alta l’attenzione sui bisogni delle persone che si rivolgeranno a noi con fiducia, realizzando migliori condizioni di vita per gli assistiti e per le loro famiglie», ha detto Luigi Grimaldi, direttore dello Sviluppo per la Medihospes.
Il tutto sulla scia dell’insegnamento di Papa Luciani, che, come ha ricordato Emilio Roussier Fusco, amministratore delegato del Consorzio La Cascina, «nel 1978 diede inizio alla nostra avventura con una donazione di 70mila lire. Il pontefice, oggi beato, informato dalla nipote Lina Petri, allora universitaria di medicina alla Cattolica di Roma, volle infatti esprimere la sua piena solidarietà all’opera di valenza sociale compiuta dal gruppo di giovani universitari». Una sua reliquia ex indumentis verrà custodita in una teca nel nuovo poliambulatorio. È stata donata al Centro dal cardinale Parolin e da Stefania Falasca postulatrice della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo I.
12 novembre 2025
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