Venerdì 14 Novembre 2025 11:11
Nuova intimidazione contro il “Montespaccato Calcio”


La società sportiva gestisce l'impianto confiscato nel 2018 ai Gambacurta, ribattezzato Centro Don Pino Puglisi. Il presidente Monnanni: «Atti di vandalismo che si ripercuotono sul quartiere»
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Nuova, gravissima e inquietante intimidazione contro il “Montespaccato Calcio”, la società sportiva che gestisce l’impianto confiscato nel 2018 al clan mafioso dei Gambacurta, trafficanti di droga legati alla ‘ndrangheta. Ribattezzato col nome di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso da “Cosa nostra”, è diventato un bellissimo simbolo concreto di riscatto di un territorio. Una presenza che, evidentemente, la criminalità non tollera. Cosi colpisce. Più volte.
Nella notte tra il 20 e il 21 agosto 2024, come scrivemmo allora, venne completamente devastata la sala polifunzionale dell’impianto, utilizzata per le attività di studio, laboratori e corsi. Fortemente danneggiati anche il campo di calciotto e gli spogliatoi. Questa volta, sempre di notte, tra martedì 11 e mercoledì 12 novembre, nel mirino sono finiti nuovamente gli spogliatoi dove sono in corso importanti lavori di miglioramento. Sono state spaccate le mattonelle nuove che dovevano ancora essere sistemate negli ambienti e poi versati a terra sacchi di calce e cemento, sui quali è stata poi buttata acqua. Così la mattina, quando è stata scoperta l’azione criminale, i materiali erano già seccati e più difficile da togliere. Evidentemente un atto ben studiato.
«Ancora una volta atti di vandalismo contro il “Montespaccato Calcio e che si ripercuotono contro tutto il quartiere – denuncia il presidente Massimiliano Monnanni -. Con tanti sacrifici stiamo lavorando per migliorare il Centro “Don Pino Puglisi” e renderlo sempre più bello e utile per tutti i bambini e i ragazzi che lo frequentano insieme alle rispettive famiglie. A chi dà fastidio tutto questo? Perché questo accanimento continuo?». Ma la risposta è come un anno fa molto netta. «In ogni caso chi si nasconde dietro atti di questo tipo sappia che tutti questi anni di impegno, sacrificio, passione e successi non potranno mai essere fermati, noi ci siamo, ben determinati, con Talento & Tenacia».
Il riferimento è al programma “Talento & Tenacia. Crescere nella legalità”, che fa leva sullo sport come strumento di inclusione sociale e costruzione di percorsi di cittadinanza attiva, rivolti a bambini e giovani, attraverso il riutilizzo a fini sociali dei beni sequestrati. Un programma promosso dall’Asilo Savoia, l’azienda pubblica regionale presieduta da Monnanni, che ne gestisce le attività sportive a valenza sociale, a Montespaccato come alla “Palestra della legalità” a Ostia. Con grande successo e sempre nuove iniziative. Attualmente sono in corso importanti lavori, oltre agli spogliatoi, per rinnovare completamente il campo di calcio in erba sintetica, anche per rispettare i regolamenti del calcio per partecipare ai campionati. Il “Montespaccato Calcio” maschile infatti milita in Serie D e quello femminile addirittura in Serie C. Un ottimo risultato. Quando era in mano ai mafiosi veniva regolarmente retrocesso nelle serie inferiori. E anche questo è un segnale di concreto cambiamento.
I lavori saranno terminati tra il 15 e il 20 dicembre, «in tempo per fare una grande festa a Natale per il ritorno “a casa” delle squadre che in questi mesi sono state costrette a giocare in campi di altre società, anche molto lontano», ricorda Monnanni, anche se sempre seguite da un tifo in crescita. Evidentemente i responsabili dell’intimidazione volevano rovinare la festa. Ma, come detto, non ci si ferma. Saranno messe delle telecamere, così come nel bar-ristorante che ora è gestito da un’impresa sociale di ragazzi del quartiere. Altro importante risultato. Resta però un ultimo e grave timore. Si è, infatti, in attesa della sentenza della Corte d’appello sul ricorso del figlio del boss Gambacurta che vuole rientrare in possesso dell’impianto sportivo. E forse l’intimidazione non è stata una coincidenza.
14 novembre 2025
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