Venerdì 14 Novembre 2025 09:11
Libera fa il punto sul riuso pubblico dei beni confiscati


Nella sede di ExtraLibera una giornata di studio per «tracciare le sfide e gli impegni che ci attendono, dal punto di vista istituzionale e sociale». La raccolta firme nei 30 anni della legge
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Guarda al 2026, Libera, quando si celebreranno i primi 30 anni della legge 109/96, per il riuso sociale dei beni confiscati a mafie e corrotti. «Una legge che ha segnato un cambio di passo fondamentale nella legislazione antimafia e nella crescita sostenibile delle nostre comunità – ricordano in una nota -. In questi anni le esperienze di riuso pubblico e sociale sono diventate un presidio di legalità e di economia, sostenendo e dando energie al dibattito anche europeo per l’implementazione della normativa».
Se ne parla questa mattina, 14 novembre, nella sede di ExtraLibera, in via Stamira, nel “Forum sul riuso pubblico dei beni confiscati”. Un momento di studio sul tema della confisca e del riuso, «che possa aiutarci a tracciare le sfide e gli impegni che ci attendono, dal punto di vista istituzionale e sociale con tre diversi panel con i soggetti gestori, le istituzioni coinvolte e il mondo dell’accademia», spiegano dall’organizzazione.
Nell’occasione Libera presenterà “Diamo linfa al bene”, la nuova grande mobilitazione di raccolta firme nel trentennale della legge 109/96, quando «con un milione di firme l’Italia scelse di restituire alla collettività ciò che le mafie avevano sottratto. Una firma e una cartolina – anticipano – per far vivere i beni confiscati nel Paese».
14 novembre 2025
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