Il presidente ucraino Zelensky parla di «raid ben calcolati», che «hanno fatto 4 morti». Incendi e decine di palazzine danneggiate. Tajani (Farnesina): «A breve nuovo pacchetto di aiuti a Kiev»

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Notte di raid missilistici e droni russi su Kiev e sull’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky parla di attacchi «ben calcolati» che «hanno causato la morte di almeno quattro persone». Un attacco «deliberatamente calcolato – aggiunge -, il cui obiettivo era di causare la massima sofferenza alla popolazione e il massimo danno alle infrastrutture civili».

Il ministero della Difesa russo ha confermato di avere lanciato la notte scorsa un «massiccio attacco» con droni e missili, anche ipersonici, «contro obiettivi del complesso militare-industriale e dell’energia dell’Ucraina, che ne garantiscono il funzionamento». I raid, si legge sul canale Telegram del dicastero, sono stati compiuti «in risposta agli attacchi terroristici dell’Ucraina contro obiettivi civili nel territorio della Russia».

Diverse le esplosioni segnalate a Kiev a partire dalle 00.45 ora locale, secondo testimoni. Il sindaco Vitali Klitschko riferisce che i detriti di un drone hanno colpito un edificio residenziale di cinque piani nel quartiere Dniprovskiy. Un incendio è stato segnalato anche in un palazzo nel distretto di Podilskyi. Interruzioni di corrente vengono segnalate in diversi quartieri della città. L’Aeronautica militare ucraina parla di decine di droni che stanno prendendo di mira le regioni centrali, meridionali e orientali del Paese. Emessi allarmi antiaerei per l’intero Paese.

Conferme arrivano da Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare della Capitale ucraina, che sui suoi social – citati dai media – riferisce di «molti grattacieli danneggiati in tutta Kiev, quasi in ogni distretto». I servizi di emergenza ucraini, aggiunge, «hanno salvato decine di persone in tutta la città». La polizia ha dichiarato che 30 edifici residenziali in nove distretti sono stati danneggiati. Alcune parti dei quartieri di Desnyansky e di Podil, entrambi sul fiume Dnipro, sono rimaste temporaneamente senza riscaldamento, ha reso noto il sindaco Vitaly Klitschko, aggiungendo che comunque le interruzioni di emergenza locali causate dall’attacco sono state risolte entro la mattinata. Parzialmente bloccati i trasporti, con ritardi di autobus e tram.

Colpite dall’attacco di un drone anche alcune zone nella regione meridionale di Odessa, dove si contano almeno 2 morti e 7 feriti nell’attacco a un mercato di Chornomorsk. «Alcuni sono in gravi condizioni», riferisce su Telegram il governatore regionale. Danneggiata anche una piazza.

La premier ucraina Yulia Svyrydenko scrive su X che «ogni attacco di questo tipo sottolinea una verità chiara e urgente: l’Ucraina ha bisogno di difese aeree e di misure decisive per aumentare la pressione sull’aggressore. La tanto attesa decisione sul congelamento dei beni russi deve procedere senza indugio – incalza -. Questa è una necessità strategica». Quindi, riferita alla «raffica senza precedenti di missili e droni» che si è abbattuta sul Paese nella notte, aggiunge: «Giustizia arriverà. Giustizia per ogni vita persa, ogni casa distrutta, ogni famiglia distrutta. Il mondo deve agire».

Affidato a X anche il commento della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che scrive di «scene terribili a Kiev. Tutti i miei pensieri sono rivolti alle vittime – aggiunge -, tra cui bambini, e alle loro famiglie. Altre persone innocenti sono state costrette a pagare il prezzo più alto per la guerra illegale della Russia. Non permetteremo all’indifferenza di insinuarsi e non accetteremo mai la normalizzazione dell’aggressione. Il Parlamento europeo continuerà a stare al fianco del popolo ucraino nella lotta per la propria libertà», assicura.

Dall’Italia intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani interviene sul tema degli aiuti a Kiev, assicurando che «è già pronto un nuovo pacchetto che firmeremo nelle prossime ore». A margine del tavolo interistituzionale di coordinamento anti corruzione internazionale, che si è svolto a Roma, ribadisce: «Dobbiamo lavorare per costruire la pace e siamo assolutamente convinti che su questo si possano fare dei passi avanti».

14 novembre 2025

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