Martedì 9 Dicembre 2025 07:12
Metro C: verso l’apertura di Colosseo, la storia della terza metropolitana
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Da dove nasce la linea C? Quanto ci è voluto per trasformare
la terza metropolitana in realtà? In vista dell’apertura della tratta T3 San
Giovanni-Colosseo della linea C ripercorriamo la storia della linea verde.
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LE ORIGINI
L’idea di una terza metropolitana a Roma nacque già negli
anni ’60 con il P.R.G., che prevedeva una linea est-ovest dalla Gianicolense
alla Prenestina. Per decenni però la priorità fu data ad altre opere, come la
linea A, i cui lavori cominciarono nel 1964, e i prolungamenti della B.
Negli anni ’80 la legge 910/1986 finanziò l’ammodernamento
della tratta Giardinetti-Pantano del trenino della Casilina, origine della
futura linea G. Nel 1990 fu approvato il tracciato della metro G Pantano-Colosseo
e nel 1992 il progetto della tratta prioritaria San Giovanni-Grano. A metà anni
’90 partirono gli studi per il prolungamento verso il Centro Storico e con
l’Agenda dei Trasporti la linea G fu trasformata nella “linea C”, mantenendo la
“G” per la futura metrotramvia Termini-Pantano.
A causa dei dubbi sulla tratta centrale, che sarebbe dovuta
passare sotto via del Corso, piazza Cavour, Prati e Vigna Clara/Tor di Quinto,
il progetto della terza metropolitana fu rimandato a dopo il Giubileo del 2000
e rivisto più volte nel corso degli anni successivi, fino alla Legge Obiettivo
che nel 2001 segnò la prima fase operativa.

Nel 2003 fu definito il tracciato fondamentale da San
Giovanni a Pantano; l’anno successivo nacque Roma Metropolitane e venne fissata
la ripartizione dei costi (70% Stato, 18% Roma Capitale, 12% Regione Lazio). La
Regione impose l’automazione integrale, separando definitivamente i destini
della linea C, che assorbì il tracciato Giardinetti-Pantano, e linea G.
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Le varianti in corso d’opera portarono a contenziosi e
rallentamenti, superati con un accordo transattivo nel 2013 e, nel 2020, da un
giudizio presso la Corte d’Appello. La linea aprì progressivamente: Pantano-Centocelle
nel 2014, Centocelle-Lodi nel 2015 e San Giovanni nel 2018.

UNA NUOVA PARTENZA
Solo dal 2020 in poi ripartirono le progettazioni e i
finanziamenti: 4 miliardi di risorse sono arrivati con le Finanziarie 2022 e
2023 per le tratte T2 Venezia-Clodio e Clodio-Farnesina. Nell’agosto 2022 entrava
in esercizio il pozzo Sannio, eliminando il servizio a binario banalizzato. Nel
giugno 2023 aprono, dopo 10 anni di stop, i cantieri della stazione Venezia.

Purtroppo la Legge di Bilancio 2026 prevede lo storno di 50
milioni di residui dal quadro economico, che verranno tolti se il progetto
definitivo della T1 non verrà consegnato entro il 31 dicembre 2025.
La storia della linea C, da qui in avanti, è ancora tutta da
scrivere.
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